OT : avendo lavorato nel passato nelle poste capisco bene il caos
che talora si ingenera per queste spedizioni. Quando lavoravo colà
c'erano 32 tonnellate di posta inevasa ( TRENTADUE ). Innanzitutto
la posta sbaglia a non tenere i portalettere fissi ( normalmente
stipendiati e con regolare contratto a tempo indeterminato ) : primo
errore che genera menefreghismo, troppa rilassatezza e nessuno
stimolo a lavorar con reale criterio da parte di alcuni postini ; seconda
cosa spesso nei piccoli paesi ci sono pochi impiegati che devono
fare 80 mansioni e che riescon alla fine a farne bene solo la metà ;
terza cosa una persona viene sballottata in vari punti di smistamento
e così parte del tempo lo perde tra viaggi, recuperi di pacchi ecc. .
Per ultima cosa molti Comuni sono ancora nel medioevo come
rilevamento informatico delle presenze dei residenti e, il postino che
non trovi una persona perchè o deceduta o non-più-risiedente-lì o
perchè ha altro indirizzo non riceve nessun aiuto se non quello di
sbattere il naso porta a porta e chiedere ai vicini "
Sa mica quel Tale,
dove ora risiede ? "

. Il mio Comune in queste circostanze
dava al postino un libro mastro tipo quello di
Gargamella cosparso
di sei dita di polvere, con copertina in pelle umana e grafia Seicentesca
ad inchiostro di bacche e gli diceva, con parole criptiche in politichese :
" Controlli Lei i nominativi che Le servono "

. Classico
stile Italiano : sulla carta tante belle cose ma in sostanza dietro l'angolo
sogghigna il vecchio, ilare e contorto Medioevo-Style

.
Per rimpinguare le finanze della posta in un certo momento c'era anche
da vendere porta a porta i fiori, come gli zingari. Peccato che le lezioni
di violino non me le hanno fatte fare. Una volta son caduto in moto ( con
40 Kg. di posta che - come sempre - a corse c'era da smistare ) e mi son
fatto un bruttissimo taglio lungo 20 cm. al braccio e varie escoriazioni alla
gamba perdendo molto sangue. Il giorno dopo all' infortunio vedo la mia
" capa " che bussa a casa e mi dice : "
Paolo ti ho portato il sacco di
posta da smistare, perchè non abbiamo altri postini in giro per questa
settimana. Tanto... con l'altro braccio puoi lavorare comunque ".

.
Non è una barzelletta : prima di licenziarmi è stata l'ultima cosa che ho
avuto la pazienza di sentire da quella gente.