La vera filosofia delle Dune Buggy prevede un veicolo 2x4 ( solo trazione posteriore ), con
collocazione dei pesi pressochè quasi solo al retrotreno ( dal 65% all' 80% del peso totale )
e carrozzeria / allestimento minimalista, poichè per un'ottima motricità ( e per garantire
minimi rischi di impuntamento prima e dopo i salti ) è meglio non oltrepassare un peso di
700 / 800 Kg. totale. Per solcare la sabbia fine del deserto è necessario un veicolo che
abbia dei requisiti molto specifici che possano aggirare le insidie dovute alla scarsissima
aderenza sul terreno ed inolte ai continui sbalzi di pendenza che rendon impossibile un
coerente avanzamento a veicoli fuoristrada standard, da cui la prima sperimentazione
che in California porterà dapprima alla creazione dei
Sand Bug ( dal 1920 circa in poi ),
poi dei
Sandrail ( dal 1950 in poi ), ed infine delle
Dune Buggy ( dal 1964 in poi ).
La Paris Dakar - per dar un'idea - tocca per lo più tappe desertiche con suolo fisicamente
stabile e compatto, tale da render possibile le alte velocità ; pochi anni fa quando son
stati usati i mezzi nel
deserto dell' Erg ( ove realmente la sabbia ha una cosistenza simile
all'acqua ) non c'era un solo veicolo che riusciva ad avanzare... proprio perchè tali
eran veicoli pesanti, con copertoni inadatti e con collocazione dei pesi non idonea ;
sprofondare mentre si viaggia nella sabbia vuol dire perder ogni volta più di mezz'ora
a cercare di togliere il veicolo dall'insabbiamento ; spostare un veicolo di soli 1000 Kg.
insabbiato si fatica - in proporzione - come spostarne uno di più di 3000 Kg. sull'asfalto.
Se si ha peso all'avantreno il mezzo segue tutte le direzioni offerte dalle disconnessioni
della sabbia, si impunta e perde drasticamente motricità quando ci son rincorse o
accelerazioni :
se salta la cima di una duna può impuntarsi e ribaltare. Serve allora avere
pochissimo peso sulle ruote anteriori e pressochè tutti i Kg. al retrotreno, restando però
nella totalità i più leggeri possibili :
qui dei sandrail da gara che saltano le dune : notate
come restano paralleli al suolo mentre si staccano da terra.
Ultimo Katun ha scritto:Per le Dune Buggy: negli anni '70 me ne sono interessato, venivano date anche in "scatola di montaggio" con motore del Maggiolino, usavano anche il telaio del maggiolino ma era accorciato; poi è sopravvenuta la passione per le moto e lasciai perdere, ma stavo lì-lì per ordinarla, mi pare che il tutto (meno telaio accorciato) veniva a costare circa una milionata (di lire) a parte il telaio che però potevi rimediare allo sfascio; a me frenò pure l'impegno di accorciare il telaio, che non è proprio cosa da poco, non mi ricordo se aiutavano per l'immatricolazione, doveva superare un collaudo alla motorizzazione, almeno quella venduta in scatola di montaggio, che a me piaceva per il risparmio e per la possibilità di diversificare ancora di più l'allestimento.
Si : le Buggy si potevano 1) o comperare o direttamente dall'officina costruttrice ( arrivavano allora
a casa tramite carro attrezzi o si andava a prender l'auto di persona ), o 2) si poteva comperare il
kit di montaggio ( da cui il nomignolo "
Kit Car " ) a 600.000 lire ( rispetto a 1.450.000 Lire ca. ) che
però non riguardava nè le parti meccaniche nè l' omologazione nè i componenti aggiuntivi, oppure
3) si affidava ad un'officina meccanica il Kit di montaggio e un Maggiolino da scoccare e con telaio
da accorciare ( a seconda dei modelli l'accorciamento variava da 25 cm. a 40,5 cm. con risaldatura )
per poter poi passare alla motorizzazione per il certificato di omologazione quale " veicolo unico ".
Ecco che in Italia la maggioranza delle persone si rivolgeva direttamente alla casa costruttrice e la
buggy arrivava già costruita direttamente a casa ( "
Factory Built " ), già targata e pronta per
solcare la strada o il fuoristrada. Il proprietario prima dell'acquisto poteva decidere la motorizzazione,
il colore, molti allestimenti a scelta, il tipo di gomme e copertoni ecc. , da cui ogni Buggy è pressochè
diversa da un'altra anche se della stessa marca e modello, proprio per le personalizzazioni che il
compratore decideva di fare a livello artigianale. Una nota particolare va detta sui cerchioni, di solito
creati espressamente per un certo tipo di buggy prendendo 4 cerchi del Maggiolino e 4 di una Mercedes
Benz, dissaldando le rispettive flange per montar la flangia dei cerchioni del Maggiolino sul canale
molto più largo che i cerchi della Mercedes Benz offrivano : abbiamo così di norma cerchi da 5,5 a 8
pollici di larghezza all'anteriore e da 8 pollici a 12 pollici al retrotreno, per montar gomme di solito a
bassa pressione o tassellate in stile
movimento terra / agricole. Al più, spendendo molto si potevano
montare
pneumatici da Formula 1 - o da Dragster - oppure le
Padla Trak, gomme espressamente dedicate
al galleggiamento su sabbia fine da usare solo dove c'è
soffice e cedevole sabbia ( vedi foto sotto ).
Per curvare nella sabbia fine non si usa tanto lo sterzo, ma un
doppio freno a mano che, frenando
ora solo una gomma posteriore o l'altra, permette di far girare nella sabbia la buggy proprio come
fanno i cingolati : l'azione sterzante
senza movimento del volante la potete osservare
qui dal decimo
secondo in poi del filmato.
Un Sandrail Chenowth con gomme Padla Trak