Situazioni d'emergenza su vasta scala, parliamone un pò

Ci si scambia opinioni su un po' di tutto quello che non riguarda torce e simili.
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P.P.
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Re: Situazioni d'emergenza su vasta scala, parliamone un pò

Messaggio da P.P. » 15/09/2014, 11:52

Quello che mi spaventerebbe più di tutto in caso di un possibile evento stile " guerra "
è il " come ci difendiamo da... " generalmente spalmato per settimane, mesi o più. E'
abbastanza generale infatti l'inadeguatezza individuale nel poter trovare un senso di
" normalità " in un contesto marcatamente ostile ( mancanza di mezzi / aiuti / amicizie ).
Fino a che le persone che condividono uno spazio " vicino " lavorano assieme per potersi
aiutare a vicenda tutto tende ad andar abbastanza nel verso giusto ; i grattacapi salgono
in modo esponenziale quando questo appoggio manchi per via di fazioni avversarie /
sciacalli / rappresaglie di gente armata e chiaramente oltre a non aver più un punto
stabile ove si può rimanere non esiste nemmeno più quasi il senso del motivo dello stesso
vivere ( " società distopica " ).

Un celebre film che parla di tale situazione è " i figli degli uomini ", amarissimo ma che
consiglio di vedere ( Click Qui ). Il futuro della società descritta in tale film lo si potrebbe
più o meno vedere in un altro celebre film, " The Road ".


Qui un elenco di variabili che mi era sembrato utile citare per capire le circostanze
che facessero scaturire una data esigenza di fronte al pericolo ( Thread Qui ) :
Spoiler: show
S emi O.T. : Una cosa di cui non si è parlato ma che forse è la
prima da analizzare nel contesto " B.O.B. " è il discorso dello
scenario riconoscibile in cui si manifesta l'esigenza di operare
in movimento o fughe con lo zaino : anche qui ci posson esser
necessità diametralmente diverse. Esempio :

Si può riconoscere...


A : Livelli di Cooperazione :

1) Ci si trova da soli senza alcun aiuto
2) Ci si trova in presenza di altri di buonafede
3) Ci si trova in presenza di altri anonimi
4) Ci si trova in presenza di altri in malafede


B : Livello di Tempistica :

1) In pochi minuti bisogna trovare / raccogliere l’indispensabile
2) Si ha almeno 10 / 15 minuti di agio per trovare ciò che serve
3) C’è una o più ore per predisporre il necessario
4) Si ha un giorno o più per sistemare il proprio kit


C : Livello di durata d'Autonomia :

1) Serve l’indispensabile solo per pochi minuti o ore
2) Servirà tener il kit per svariate ore
3) Servirà aver con sé il kit da uno a qualche giorno max.
4) Il kit servirà per tempo imprecisato ma senz'altro molto lungo


D : Livello di Spostamenti :

1) Serve l’indispensabile collocato in postazione fissa vicina
2) Servirà tener il kit per camminare pochi Km. ( fino a 15 )
3) Servirà aver con sé il kit per camminare o spostarsi con veicoli per molti Km.
4) Il kit servirà per fare lunghi viaggi


E : Livello di Oggettistica tecnica o di soccorso :

1) " Il minimo che dia il massimo " , per usi generali ( minimo peso ed ingombro )
2) Oggettistica di uso generale ed al più qualcosa di tecnico
3) Attrezzature di carattere tecnico ma non specialistico
4) Oggettistica prettamente tecnica / specialistica


Altra domanda capitale è se si pensa che possa servire difendersi
da qualcosa in particolare ( e qui è un capitolo tutto a parte ).


Va da sè che se non si ha cooperazione o se si intende fare un lungo
viaggio le necessità e le risorse indispensabili saliranno esponenzialmente
a seconda dei giorni di necessità, perchè non è detto che si parta al
massimo del vigore fisico e nelle migliori circostanze.

Se anche solo si cambia una variabile tra le poche presentate sopra
tutto il B.O.B. può subire una riconfigurazione generale.

Dopo questa piccola disamina il kit B.O.B. che farò io sarà - credo - adatto
per queste necessità :

A : Ci si trova da soli senza alcun aiuto
B : In pochi minuti bisogna trovare / raccogliere l’indispensabile
C : Servirà aver con sé il kit da uno a qualche giorno max.
D : Servirà tener il kit per camminare pochi Km. ( fino a 15 )
E : Oggettistica di uso generale ed al più qualcosa di tecnico


In tal caso i Kg. massimi che non voglio superare ( cibo compreso ) sono
10 / 15 max. sulle spalle ( non facile ! ), o il triplo se si sta in auto.

Un piccolo trucco utile è quello di aver oggetti che facciano più
funzioni utili al contempo.
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chenko
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Re: Situazioni d'emergenza su vasta scala, parliamone un pò

Messaggio da chenko » 15/09/2014, 23:59

A me un po' stupisce che quasi nessuno dei prepper qui dentro menzioni le cose che davvero fanno andare avanti nel lungo periodo (nel breve e medio siamo buoni tutti), ovvero si parla molto di scorte e di attrezzature e poco nulla di conoscenze e competenze.

A parte creatività e pensiero laterale, oltre alla capacità di stare in un gruppo (che i più danno per scontato, ma è cosa che si impara anche quella) ci sono delle cose da conoscere e da saper fare senza le quali non si può sopravvivere ad uno sconvolgimento socio-economico di lunga durata o definitivo.
Tra i partecipanti a questa discussione, chi si interessa di orticoltura e permacoltura, erboristeria, confezione di abiti, tecnologie primitive (e qui a fare davvero scuola è il terzo mondo, non la nostra ingegneria), alimentazione naturale (come curerete, senza ospedali e visite specialistiche, le patologie degenerative a cui è legata l'alimentazione del 95% della popolazione oggi?)…? Chi ha organizzato una biblioteca di libri, guide e saggi su down-shifting, decrescita, autosufficienza, piante officinali, etc.?

Una scorta adeguata di medicinali non l'avrà mai nemmeno il farmacista, perché sono troppi i problemi improbabili ma possibili a cui dovrebbe far fronte e che, potenzialmente, uccidono anche solo per il fattore invalidante calato nella condizione di sopravvivenza. Ad esempio, se in una situazione di caos siete colpiti da un ernia cervicale, comunque sarete bloccati per giorni prima di tornare ad essere competitivi, e questo presumendo la condizione molto privilegiata di avere cortisone, antidolorifici e siringhe, e qualcuno che vi tiene in vita nel frattempo... Altrimenti saranno lunghe settimane di dolore e incapacità di fare alcunché. Una scorta di rimedi farmacologici "per tutto" e quantitativamente valida nel lungo periodo è impossibile da organizzare con qualsiasi budget. Problemi ai denti? Funghi e psoriasi? Carenze di vitamine? Intossicazioni? Non ci sono solo virus e traumi lacero-contusi da curare come nei film di survival con antibiotici e garze/splinteraggi. Dato che la sfiga non ha antidoti, per compensare (solo in parte) all'assenza di un sistema sanitario c'é solo quel set di conoscenze che metta in grado di preparare cure partendo dalla natura al manifestarsi del bisogno.

Chi fa scorta di armi poi avrà sì le armi, ma anche l'atteggiamento mentale che lo porterà in un primo momento a difendere il proprio con esse e poi, quando sarà messo alle strette dal prolungarsi della penuria di risorse, ad usarle per scontrarsi con altri come lui più o meno armati, quindi sarà socialmente nemico di sé stesso. Bisogna fare i conti con il fatto che guerre e collassi economici sono i più probabili tra gli eventi remoti che potrebbero sconvolgere l'esistenza della società come la conosciamo, e sono determinati da paradigmi mentali UMANI e dalla incontrastata ideologia del dominio (su natura, animali, nazioni, culture, classi sociali...) che la grande maggioranza dei prepper conta di riprodurre in chiave survival anche nel post-cataclisma (in realtà non considera nemmeno l’esistenza di un’alternativa). E appunto, fattore umano a parte, anche isolati da tutti prima o poi le scorte alimentari finiscono per chi non sa coltivare, così come le medicine finiscono per chi non sa curarsi con la fitoterapia (e per chi non sta investendo in salute ADESSO il problema è molto più pressante).

Sui blog americani poi vedo un esercito di prepper carichi di armi e cibo malsano che dura per 10 anni... obesi!! Nei loro gibernaggi tattici sembrano la parodia ad alto tasso di colesterolo di Rambo, e con la patologia di cui sono affetti, che li porterà nel giro di pochii anni a soffrire QUASI SICURAMENTE di diversi disturbi clinici, loro preferiscono prepararsi per il SHTF-SCENARIO di possibilità REMOTA…! E anche dovessero essere graziati dalle malattie, comunque non possono correre 200 metri senza avere il fiatone. Io preferisco investire in salute ora, con l'alimentazione prima di tutto.

Ogni tanto penso che, unitamente al fatto che sono carichi di risorse interessanti per i disperati e danno spesso nell'occhio, molti prepper saranno i primi a morire.
Ultima modifica di chenko il 16/09/2014, 15:27, modificato 1 volta in totale.

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stefano
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Re: Situazioni d'emergenza su vasta scala, parliamone un pò

Messaggio da stefano » 16/09/2014, 1:43

Ottime considerazioni Chenko, ben pochi hanno quelle conoscenze, se poi si va a vedere la serie "I sopravvissuti" (in rete si trova http://it.wikipedia.org/wiki/I_sopravvissuti) si sono scontrati proprio con quello che dici tu, arare e seminare un campo, realizzare sapone e candele con un maiale.. tutte cose che possono sembrar facili ma..
Comunque in caso di disastro prolungato nel BOB ci si può infilare un libretto sul "digiuno terapeutico" che male non fa ;-)
In uno scenario simile gli obesi avranno o vita difficile o torneranno di corsa al peso forma per cause di forza maggiore.
In rete per chi sa l'inglese c'è doomsday prepper http://en.wikipedia.org/wiki/Doomsday_Preppers che pare contenga molte info interessanti

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Re: Situazioni d'emergenza su vasta scala, parliamone un pò

Messaggio da P.P. » 16/09/2014, 8:32

Chenko hai detto cose davvero sacrosante. Ricordo soltanto alcune scene che si son
viste quando qualche anno fa i distributori di benzina qui da noi hanno scioperato per
15 giorni : la metà della gente è rimasta impreparata all'arrivo del giorno " no benzina "
( visto che da scettici mica hanno comperato una sola tanica di benzina nei giorni
precedenti ) e buona parte dell'altra gente ha sgomitato in stile " sopravviverà la mia
auto prima della tua ! " mentre ai distributori c'erano 40 o 50 macchine in fila tra musi
lunghi, gente più o meno maleducata e a un di presso dalla rissa. In tutta questa bolgia
c'era perfino chi riusciva a mandare in tilt la macchinetta che riceve i soldi visto che
dopo tot inserimenti forzati di una banconota malconcia essa per sicurezza si bloccava
a tempo indeterminato. Provate, poi, a convincere 20 persone maleducate che il turno
è il vostro, piuttosto che il loro ( facile agire solo con autoreferenzialismo ).

Questo scenario semplicissimo e tutto sommato " nemmeno tanto survival " ha dimostrato
ancora una volta che la gente se agisce solo per " psichismo collettivo " ha comportamenti
sub-umani semplicemente animali ; questi sono rapportati a contingenze di competitività
per delle risorse di una società " organizzata ", ma i meccanismi sono gli stessi. Mi immagino
quelli che vanno allo stadio con spranghe e armi varie... se qualcuno sospendesse il calcio
per qualche mese nelle strade avremmo allora una guerriglia da intifada e questo certo non
per " sopravvivere " ma solo perchè la prepotenza di pochi - già indiscusso tarlo della società -
se non arginata all'origine avrebbe agio di manifestarsi ancor con più facilità.

Senza un'etica comune c'è poco da fare...
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Re: Situazioni d'emergenza su vasta scala, parliamone un pò

Messaggio da Renus » 16/09/2014, 18:56

beh, ma il topic è nato tanto per parlare e vedere se ne esce qualcosa di interessante credo, io un bob non cel' ho nemmeno.....

e penso comunque che essere preparati serva realmente nel caso di "piccoli" eventi tipo un terremoto, un' alluvione, un blackout di qualche giorno ecc

in effetti non credo che sia preparazione che tenga nel caso di uno sconvolgimento mondiale
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Re: Situazioni d'emergenza su vasta scala, parliamone un pò

Messaggio da P.P. » 17/09/2014, 7:58

Già Renus, sono d'accordo con te. Su un forum americano di preppers / survivalists alcuni
utenti - che mi son sembrati poco pepati in testa e generalmente attendibili - affermavano
che senza almeno un anno o due di " scuola " per imparare le tematiche sopra espresse e
almeno 15 / 20 mila Euro di attrezzature generalistiche una persona non potebbe mai farcela,
anche solo in uno sparuto gruppo di pochissimi sopravvissuti, senza altri ausilii come noi
intendiamo nella società organizzata, per un tempo comunque definito a tot mesi. In quei
soldi vien conteggiato poi mica tanto... un tendone serio, attrezzature mediche da usarsi
in presenza di almeno uno dei componenti che abbia i rudimenti della medicina, un minimo
di kit per spostarsi, proteggersi dalle stagioni, per la caccia e la raccolta e tutto quanto
concerne le esigenze generali che ci differenziano dagli animali. Contando poi anche che
bisogna difendersi da attacchi e pure - talora - dover sbaraccare per trovare un altro posto
come fanno i nomadi. Partendo da questo punto di vista è solo l'aiuto reciproco che può
dare qualche speranza di riuscita soprattutto sul medio termine ( settimane ) o lungo termine
( molti mesi ).
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Re: Situazioni d'emergenza su vasta scala, parliamone un pò

Messaggio da Budda » 17/09/2014, 11:24

uno può essere il guru universale del prepperismo, ma quando arriva er rambo di turno (che invece del prepper ammerigano con il chest rig può benissimo essere il nonnino che andava a caccia e ritirava la pensione e si mette a fare il prepotente) col cannone, c'è poco da fare.

se vi possono interessare ci sono diversi libri della paladin press, prodotti nel dopoguerra, dove si parlava di come fare coltivazioni e allevare animali col massimo guadagno in termini di carne. tali libri erano stati scritti in un ottica di apocalisse da guerra fredda
Ultima modifica di Budda il 17/09/2014, 11:33, modificato 1 volta in totale.
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Re: Situazioni d'emergenza su vasta scala, parliamone un pò

Messaggio da stefano » 17/09/2014, 11:29

Concordo con P.P ci vorrebbero un sacco di soldi per attrezzature ma ben pochi li hanno.
Poi bisogna vedere se pur avendo tali attrezzature uno sopravvive al cataclisma/guerra/pandemia che sia..
Alla fine potrebbe finire come nelle varie serie televisive dei sopravvissuti, cho scampa al disastro cerca di procurarsi le cose necessarie e vivere cercando in case,magazzini o negozi abbandonati sempre che questi siano scampati a un eventuale saccheggio precedente.

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Re: Situazioni d'emergenza su vasta scala, parliamone un pò

Messaggio da P.P. » 17/09/2014, 13:01

Il film " The Road " vede proprio questa ricerca, città per città, del " rimasto utilizzabile "
nonchè del cibo da parte di un padre e un figlio mentre fuggono davanti ad un incombente
inverno ( che - forse - sulle coste che son la loro mèta si pensa meno freddo ). Quoto
Budda... un ipotetico momento storico " senza regole " non lascia possibilità di trovare in
tempo utile il tutto per poter fronteggiare i vari eventi sinistri a cascata.
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ultrafire
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Re: Situazioni d'emergenza su vasta scala, parliamone un pò

Messaggio da ultrafire » 20/11/2014, 22:31

scusate l'intromissione, non per riesumare post,
ma volevo segnalarvi un film (anche se probabilmente l'avete già visto) che mi è capitato di vedere alcuni giorni fa, si chiama "Aftershock" questo film parla + o - del caos a cui si deve far fronte nel caso succedesse una calamità naturale. Non è un capolavoro però è guardabile.

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