io? nessuna. il made in italy è difficile che lo compri, e se lo faccio è generalmente a km 0 o quasi.
dopo il made in italy deve avere un valore aggiunto, col caxxo che pago il doppio un prodotto uguale a un altro solo per la scritta.
dammi un prodotto weleda, ferrero e il 50% in più lo posso anche pagare, visto l'immenso valore aggiunto che c'è dietro.
SureFire
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Re: SureFire
"Meno c'è, meno si rompe. Io sono un filosofo ultrafire" - "la miglior teoria è la pratica" Cit by AntoLed
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Re: SureFire
Budda ha scritto:..., visto l'immenso valore aggiunto che c'è dietro.
ma anche questo è solo un tuo pensiero...in una conferenza sul cibo in genere recente, alla fine gli esperti ci hanno detto che l'unica cosa che si può mangiare con tranquillità è lo yogurt visto che si tratta di prodotti acidi che sono privi di qualsiasi batterio...NIENT'ALTRO ne è esente...quindi non c'è marchio che tenga...nemmeno il pesce che pesco io a mare magari con tracce di mercurio

detto questo SUREFIRE x SEMPRE e me ne frego dove le producono...(a prescindere che amo per lo più quelle con almeno 15-20 anni sulle spalle ad incandescenza)
mi dispiace Fatigius non posso delucidarti oltre in merito alla produzione

senza il buio non esisteremmo....
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Re: SureFire
credo che nessuno sappia le risposte
io apprezzo molto una azienda "apple" almeno è una delle poche che è "sincera"
con una semplice ed esaustiva frase
"Designed by Apple in California Assembled in China"
sarebbe ora che tutti i produttori scrivessero la verità
nel caso surefire
" Designed by Surefire in Usa Assembled in Usa with some components made PRC"
non dite che gli americani non le comprerebbero più perché sono patriottici ahahahahah
basta vedere quanti iphone ci sono in usa
se un prodotto è valido difficilmente all'utente medio frega se è prodotto in Italia,usa o Russia
l'importante per me e che una azienda deve dichiarare la vera provenienza dei materiali l'alluminio prodotto in china costa 1/4 rispetto a quello prodotto in usa
e in tempi di crisi mondiale come ora facilmente anche in italia compra dove costa meno

io apprezzo molto una azienda "apple" almeno è una delle poche che è "sincera"
con una semplice ed esaustiva frase
"Designed by Apple in California Assembled in China"
sarebbe ora che tutti i produttori scrivessero la verità
nel caso surefire
" Designed by Surefire in Usa Assembled in Usa with some components made PRC"
non dite che gli americani non le comprerebbero più perché sono patriottici ahahahahah

basta vedere quanti iphone ci sono in usa


se un prodotto è valido difficilmente all'utente medio frega se è prodotto in Italia,usa o Russia
l'importante per me e che una azienda deve dichiarare la vera provenienza dei materiali l'alluminio prodotto in china costa 1/4 rispetto a quello prodotto in usa

e in tempi di crisi mondiale come ora facilmente anche in italia compra dove costa meno

mettiamo una pietra sopra e andiamo avanti!
- Budda
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Re: SureFire
si ma come tutti i miei pensieri si basa su dei fatti e delle rielaborazioni oggettive, del tipo:gexil ha scritto:ma anche questo è solo un tuo pensieroBudda ha scritto:..., visto l'immenso valore aggiunto che c'è dietro.
un produttore fa tutti i suoi prodotti da agricoltura biologica, anche l'alcool che usa come naturale conservante è ottenuto dalla fermentazione di materiale biologico. quando "noleggia" i terreni presso i contadini, li vincola a non usare pesticidi o concimi non naturali, pagandoli di più e parte dei ricavi lo investe sul luogo migliorando le condizioni di vita dei locali (scuole, microcredito)
uno che legge una roba del genere, scritta da me, pensa lecitamente che io sia un fan del bio. in realtà non lo sono assolutamente. se un prodotto è buono e non fa male può essere tirato fuori da una coltura cellulare e lo mangio lo stesso.
E' il valore AGGIUNTO che fa la differenza.
significa che i soldi in più che ho dovuto pagare a parità di prestazioni, devo vedere che fine fanno.
Significa che quando prendo un prodotto della marca sopra, oltre a far arricchire i tizi dell'industria, faccio vivere un po' meglio la gente che lo produce.
Significa che io sono disposto a pagare 100'000 euro per un orologio che ha lo stesso calendario perpetuo del mio casio da 3€, quando ci sono migliaia di ingenieri che crescono in scuole appositamente create da maison orologere, sviluppando un'idea che solo un Maestro Orologiaio può avere; che fanno PERFINO le viti usate con CNC di loro proprietà... so anche che se cade in terrà si romperà.
Non intendo pagare uno sproposito roba che è uscita da:
1) una CNC giapponese o tedesca o koreana (Heller, Kitamura... giusto per parlare di prodotti estremamente qualitativi) ma con gli operai che non fanno altro che mettere dentro i grezzi e togliendo i lavorati: tutti lavori che in un futuro spero quanto più prossimo vengano fatti dalle macchine. e io quando facevo l'operaio, o un cinese o un americano o un eschimese non siamo in grado di fare la minima differenza qualitativa
2) una ditta che dopo essere stata per anni sull'apice dell'innovazione, decide di rimanere indietro perché ha consolidato il suo mercato, quindi mi fa comprare un prodotto che, pur funzionale, avrei potuto acquistarlo dalla concorrenza con performance decisamente migliori.
Significa che posso pagare felicemente una torcia un'occhio della testa quando questa è un concentrato di tecnologia e di innovazione, come le Lupine o altre torce custom come quelle modificate da OTS.
vogliamo parlare di un "banale" cut off termico o di un circuito che diminuisce la potenza all'aumentare della temperatura?
di un circuito programmabile come lo può avere una predator da 100€?
di una compatibilità con più voltaggio (vedi predator)?
garanzia 10ennale su torce da 50€ (4sevens)?
So bene che oltre un certo livello non si paga il marchio... lo si strapaga.
ma l'importante è avere un minimo di serietà con se stessi e sapere quali sono le vere caratteristiche dei prodotti che compriamo.
anche lo standard di acquisizione dei militari spesso non rispecchia la sola qualità, basta vedere gli M16 che la colt mandò in vietnam, o sempre per gli USA la beretta M9 che fu data in dotazione al posto delle SIG per motivi economici e lavorativi (costava molto meno e beretta si offrì di aprire fabbriche negli usa).
ho fatto questi 2 esempi perché li ho visti scritti spesso da persone del settore.
altre volte dare in dotazione "a fondo perduto" un prodotto a un'unità di un ristretto numero di componenti rappresenta una spesa ridicola per un'azienda, paragonata poi al ricavo pubblicitario e d'immagine che si ha

non mi riferisco alle torce SF, ma anche a molte Inova, WolfEyes...
parlando di altri prodotti SF, invece (silenziatori, caricatori...)


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- Budda
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Re: SureFire
una roba del genere
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