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Prima cosa che il refresh non serve per le LiIon anzi è dannoso...
Seconda cosa il refresh per le NiMh è un "consumo" di corrente e uno stress per il charger, per lo più "inutile", se le NiMh sono buone con lo Sky Rc Mc 3000 le carichi bene e non le rovini, quindi se le NiMh che avevi prima le caricavi con un charger "giocattolo", probabilmente le hai già rovinate, se non lo hai fatto, è andata bene e quindi non serve il refresh, risparmia 36 ore di corrente, che non la regalano, a conti fatti magari spendi meno a comprarle nuove, che a "rinfrescarle"...
Riguardo i parametri di carica, per le LiIon va bene 1/2 di C, quindi a seconda della cella che inserisci fatti i conti e regola l'erogazione di conseguenza, per una cella LiIon da 3500 mAh "nominali", dato che la maggior parte dei valori riportati sulle "bucce" delle celle, sono valori "arrotondati", regolati di conseguenza, per sicurezza, "arrotonda" al millesimo inferiore, per esempio 3500 considera 3000, 2600 considera 2000 e così via, dividi per 2 quindi ottieni 1500 e 1000, imposti per la 3000 1,5 A e per la 2000 1,0 A, come tensione di "taglio" 4,2 V, con fine carica quando l'assorbimento arriva a 0,10 A, i primi tempi, alle prime ricariche di una cella, per "sicurezza", imposta una temperatura di taglio di 45 gradi e un tempo di taglio di 180 minuti, (valori comunque già impostati per default) se la cella è "buona" non ci arriverai mai, in ogni caso "Melius est abundare quam deficere", alla fine della carica "leggi" i valori di fine carica, con particolare attenzione alla resistenza della cella, è un parametro per valutare lo stato di "salute" della cella, valori sotto i 100 milliohm sono ottimali, più è alta la resistenza della cella, tanto è più vicina alla fine dei suoi giorni da batteria...
Il dato relativo alla "capacità" non è quello "reale", bensì è riferito alla "capacità" erogata alla cella durante la carica, i valori "nominali" di capacità di una cella, sono "ascritti" in funzione del voltaggio da cui è partita la carica, nessuno "volutamente" scarica la cella fino ai 2 V "canonici, anche perché a lungo andare, la chimica della cella "degenera" più velocemente, i 500 "cicli" dichiarati nelle LiIon sono "buoni" per scariche e ricariche "medie", cioè senza raggiungere la tensione minima e massima a ogni ciclo, comunque meno si va al minimo e meglio è, diciamo che è "saggio" non scendere mai sotto i 3/3,2 V, meglio portare la "famosa" cella di riserva (backup), che "strippare" la cella principale...
Un'altra cosa da guardare, è anche la tensione bersaglio e la tensione effettiva a fine carica, per esempio imposti 4,2 V ottieni 4,18 V effettivi, più si distanzia la tensione effettiva da quella bersaglio, più la cella ha una chimica "inefficiente", se poi la resistenza interna è alta, usa la cella in utilizzatori di "scarse" pretese, viceversa se la tensione effettiva è uguale (difficile) o molto prossima a quella bersaglio e la resistenza è inferiore a 100 milliOhm, puoi usare la cella in utilizzatori "voraci", fatta salva la eventuale capacità di scarica richiesta dall'utilizzatore...
Un discorso analogo lo possiamo fare per quanto concerne le MiMh, prendendo come valido il valore di 1/2 di C per le celle da 2000 mAh in su, utilizziamo 1 A di carica, tra 1000 e 2000 mAh utilizziamo da 0,5 a 1 A, per quelle sotto i 1000 mAh, come per esempio le Eneloop Pro AAA da 900 mAh usiamo 0,4 A, per le AAA meno "pregiate", per sicurezza, userei la regola dell'1/3 di C, esempio, per una cella che si "spaccia" da 900 mAh, utilizzerei al massimo 0,3 mAh, ma sempre per sicurezza, la prima volta che la carichi, ci darei ogni tanto un occhio, per vedere come "butta" la situazione, se tutto va bene, poi non ce n'è più bisogno...
Dopo gli ampere, bisogna impostare 2 "valori" cruciali, la tensione bersaglio e il delta peak, puoi "lasciarli" come da default, ovvero target Volt 1,65 V e delta peak 3 micro Volt, non ti spaventare degli 1,65 Volt se la cella è in buone condizioni, il delta peak interromperà la carica molto prima di quella soglia, intorno ai 1,51/1,52 V alcune AA Eneloop Pro al top della forma arrivano anche a 1,53/1,54 V, a volte anche "qualcosina" di più, anche qui poi c'è il taglio in funzione della temperatura raggiunta, aggiungo che la misurazione della temperatura della cella è molto preciso, quindi è praticamente impossibile "surriscaldare" la cella, oltre la temperatura di taglio impostata, di default a 45 gradi, se dovesse andare oltre quella temperatura interviene il temperature/cut...
Ribadisco, la precisione e la cura, con cui questo charger "tratta" le celle, è inarrivabile da qualsiasi altro charger in commercio, tutti i parametri sono "personalizzabili", una delle poche mancanze che ha, è nella impossibilità di fare il backup delle impostazioni, quindi l'importante è spegnerlo a ogni fine carica, meglio metterlo "sotto" interruttore, in modo da non dover sempre staccare la spina, così facendo si è sicuri che a ogni "riaccensione" è tutto memorizzato come lo abbiamo lasciato, uno spegnimento "anomalo", dovuto a una mancanza di corrente improvvisa, in alcuni casi può portare alla cancellazione di parametri impostati...

Meglio una torcia oggi che il buio domani...