[/quote]Budda ha scritto:non è il primo quesito che poni la cui risposta è indicata nella guida delle batterie, vedi di leggerla con più attenzioneclick ha scritto:la definizione 2C a cosa si riferisce?..grazie click![]()
...ok Budda


[/quote]Budda ha scritto:non è il primo quesito che poni la cui risposta è indicata nella guida delle batterie, vedi di leggerla con più attenzioneclick ha scritto:la definizione 2C a cosa si riferisce?..grazie click![]()
Dato che le celle dette erano usabili ma staccavano troppo presto l'erogazione di corrente ( PCB fallato )click ha scritto:..ciao P.P.,come e' andata a finire con le celle farlocche ?sono esplose o hanno semplicemente smesso di funzionare in anticipo? comunque qualcosina anche oggi l'ho imparata,torce con celle in parallelo e celle con PCB![]()
...grazie a tutti,click
Praticamente se hai una cella che ha come carica massima ammissibile 2.500 mAh ( es. ) e sai che è una Li-Ion di qualitàclick ha scritto:la definizione 2C a cosa si riferisce?
.....buongiorno fabio,ogni risposta una lezionefabio123 ha scritto:Le batterie, invecchiando, sviluppano una maggiore resistenza interna, quindi generano più calore al passaggio di corrente. In parallelo erogano meno corrente ma in serie è diverso. Quindi è sbagliato mettere in serie batterie di età diversa.
Se poi mettiamo panasonic e ultrafire insieme allora è peggio. L'ultrafire si scarica prima e quindi rischia di far scattare la protezione che potrebbe anche non scattare... Peggio ancora.
L'incidente dell'anziano che ha quasi perso un dito è stato dovuto principalmente al caricabatterie scadente. Lasciato una notte intera collegato ha sovraccaricato alcune batterie. Una di queste aveva probabilmente il foro di ventilazione non funzionante o del tutto assente. Quindi la batteria è esplosa.
...ok P.P.,allora vediamo se una mia deduzione e' corretta...teoricamente quando una cella e' sotto carica,e' il caricatore che stabilisce quando interrompere la carica, perche' riconosce la cella e stabilisce il limite max di carica,ma, come nel tuo caso ,puo' succedere che una cella con PCB difettoso,interrompa la carica perche' quest'ultimo(il PCB)legge male lo stato di carica della cella...ho per caso capito beneP.P. ha scritto:Dato che le celle dette erano usabili ma staccavano troppo presto l'erogazione di corrente ( PCB fallato )click ha scritto:..ciao P.P.,come e' andata a finire con le celle farlocche ?sono esplose o hanno semplicemente smesso di funzionare in anticipo? comunque qualcosina anche oggi l'ho imparata,torce con celle in parallelo e celle con PCB![]()
...grazie a tutti,click
quando erano in ricarica... le uso individualmente su torce 1x18650 senza mai metterle assieme ad altre.
Al posto di averle cariche al 100% - a fine carica - so semplicemente che son cariche non oltre il 70 o
l'80% di carica " massima ammissibile ".
......quando dici che una buona li-on sopporta 2C di carica significa allora che io posso decidere quanto caricare una cella?questa mi e' nuova e dimostra la mia confusione,perche' probabilmente significa che non e' il caricatore o il PCB a stabilire la carica(il PCB subentra in caso di anomalie?) ma "probabilmente" posso farlo o attraverso delle impostazioni,o semplicemente leggendo il display relativo alla cella in carica e "staccare" personalmente quando lo ritengo opportuno,si,c'e' un po di confusione...P.P. ha scritto:Praticamente se hai una cella che ha come carica massima ammissibile 2.500 mAh ( es. ) e sai che è una Li-Ion di qualitàclick ha scritto:la definizione 2C a cosa si riferisce?
ecco che allora questa dovrebbe sopportare picchi di assorbimento pari a << 2C >> ovvero << due volte la sua carica >> :
vale a dire che fino a ca. 5 Ampère max. essa non dà problemi di surriscaldamento. Però... dobbiamo dire che si parla
di 1) celle di qualità ( Sanyo / Panasonic ecc. : non certo delle ****fire e compagnia... ) e 2) inoltre che le Li-Ion di solito
non si usano chiedendo loro sempre assorbimenti " astronomici " ; quindi se si sa di adoperare una torcia che sempre e
comunque assorbe << 2C >> costanti da ogni cella ecco che la scelta della chimica " IMR " è consigliata perchè tali batterie
sono di natura più inclini a fornir questi assorbimenti ( una vera IMR fornisce ben oltre i << 3C >> di scarica continua ). Le
celle in parallelo sono consigliate per chi usa una torcia senza voler accompagnare ogni volta le dovute misurazioni col tester
od è alle prime armi oppure sa che non cambia ogni anno le celle ( come me ) e vuol usare pure quelle vecchie senza che queste
siano stressate troppo nel tempo : le celle invecchiando aumentano le disparità di comportamento una dall'altra rispetto a quando
sono nuove.
E' vero : gli incidenti sono rari, ma prevenire è meglio che curare... dato che nessun venditore dirà mai " fate attenzione
a questo e quello " a chi si appresta - da neofita - a comperare celle ( di quale marca ? ), carichini ( con che specifiche ? )
per poterli usare ( si, ma in che miglior modo ? ). Sarebbe come andare in farmacia e comperare medicinali sbagliati.
Ad esempio se si mettono delle celle Li-Ion a tensione diversa in una torcia con celle in parallelo in automatico dopo tot minuti
esse si pareggiano da sole alla stessa tensione ( è un gran pregio). Se si usano celle in serie è doveroso prendersi un tester
e fare a fine carica / a fine scarica degli accertamenti che almeno la tensione risultante sia simile tra queste e non varii di molto,
entro il decimo di Volt da cella a cella ( 0,1 V. ) , giacché i Volt ( nelle Li-Ion ma non in altre chimiche ) son indice dello stato di
carica della batteria.
....cavolo BuddaBudda ha scritto:attento: 2 C di Scarica, 0,5 C di carica