Oggi ho deciso di fare qualcosa di diverso dalla solita camminata di un ora.
Breve escursione sul Monte Circeo (LT) purtroppo mi sono alzato tardi e ho perso anche tempo per decidere cosa portare e cosa no, all'ultimo momento ho cambiato zaino e ho deciso per un equipaggiamento minimale per star leggero.
Alla fine ho iniziato la scalata alle 14 - per chi si vuole avventurare si arriva a Sabaudia si prosegue sulla litoranea verso il monte Circeo che è ben visibile, si parcheggia nel piazzale di Torre Paola (vicino lo stabilimento balneare Saporetti)
Si vede il sentiero che va su, si percorre per 5-10 minuti e ci si trova sulla destra un percorso che porta sull'anticima (la cima più bassa)
In alternativa se si vuole arrivare direttamente sulla cima invece di salire per l'anticima si prosegue ancora per altri 10-15 minuti e sempre sulla destra c'è il percorso che porta sulla cima più alta (541 m)
Il sentiero che va verso la cima è molto (troppo) impegnativo per la pendenza esagerata, al ritorno la discesa lì è veramente da imprecazione.
Il percorso che va diretto in cima è chiamato "quello delle scimmie" perchè l'unico modo per scendere è correre e dopo qualche metro fermarsi attaccandosi a rami o abbracciando alberi..

(sperimentato a suo tempo anche da me)
Visto che sulla cima ci sono stato 6 o 7 anni fa e non mi volevo massacrare più di tanto ho deciso per il primo sentiero che porta sull'anticima, è leggermente meno impegnativo ma molto più panoramico.
La mia intenzione era arrivare sulla cima più alta passando per quella più bassa.
Questo è il percorso che porta sulla cima più bassa, non c'è un sentiero definito ci sono solo dei segni colorati su alberi e rocce che sono vecchi di anni e in alcuni casi abbastanza scoloriti.
Salendo sulla anticima questi segni colorati son ancora abbastanza visibili.
Salendo invece sulla cima lo sono meno specie se si torna indietro perchè chi li ha fatti li ha dipinti salendo scendendo sono invece meno visibili (ed è lì nei pressi della cima più alta che si perdono in molti)
Il percorso inizale (per l'anticima) è molto ripido e i primi minuti si arranca sulla terra umida, poi il percorso diventa meno ripido ma sempre più roccioso e si cammina sopra o tra le rocce e bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi.
Dopo un pò che si sale si comincia a vedere un pò di panorama, il lago di Sabaudia.
Più si sale e più si cammina tra le rocce.. comunque è pieno di ciclamini, sono ovunque.
Salendo si inizia a vedere una bella vista dei laghi costieri (lago di Sabaudia, di Caprolace, dei Monaci) oggi anche se un pò velato era una bella giornata e sono salito in maglietta e gilet.
Si sale ancora...
Durante brevi pause ho scattato un bel pò di foto, mi sono fatto anche qualche selfie ma non lo posto perchè sembro uno che sta per morire

nella parte iniziale del percorso ho perso qualche colpo ma poi in seguito è andata meglio.
Si inizia a vedere l'anticima.
E più si sale e più il panorama diventa bello.
Non si arriva mai.. con le rocce e i sassi bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi, nonostante la prudenza ho pure sbattuto la tibia contro una roccia a punta e stasera ho un discreto bozzo.
Finalmente arrivo sull'anticima e questo è il bello spettacolo che si presenta, quelle che vedete nelle immagini seguenti è la cima (541 m) detta picco di Circe, spesso e volentieri è avvolta da una nuvola anche nelle belle giornate (dentro quella nuvola può anche piovere) alla mia prima escursione ho trovato la nuvola e sembrava di camminare nella nebbia.
Sulla cima ci sono i resti romani (solo fondamenta) del tempio di Venere, molti anni fa venne trovata una testa che ora sta in qualche museo.
Qui qualche info sul tempio
http://www.circei.it/tempio-di-circe.html
Per passare dall'anticima alla cima bisogna fare un sentiero impervio (in parte nascosto dalla vegetazione) che passa su un costone, sulla destra un bel precipizio ma anche lì un panorama da paura, sotto il precipizio ho visto ormeggiato un magnifico veliero che però non ho fotografato.
Ancora una foto scattata su quello che chiamano il precipizio, il mare era spettacolare.
Ho proseguito verso la cima, girandomi ecco l'anticima alle mie spalle.
Anche qui salendo verso la cima il panorama è stupendo e ripaga della fatica fatta per arrivare fino a li.
Questi sono alcuni escursionisti del CAI che ho incontrato, loro venivano dalla cima e scendevano verso l'anticima, nei giorni di sabato e domenica si incontrano molte persone in questo posto.
Queste sono le isole pontine (Ponza, Ventotene?)
Purtroppo sono uscito tardi e pochi minuti prima di arrivare sul picco di 541 m ho deciso di abbondare in prudenza e di rinunciare (nei pressi del picco è facile perdersi)
Mi sono aggregato a altri escursionisti che ho incontrato lì e stavano scendendo e ho iniziato il viaggio di ritorno.
Pur essendo attrezzato con Zebra H600 - Zebra H502 e Fenix PD35 e batterie di scorta non me la sono sentita di rischiare e di tornare da solo con il buio visto che son salito da solo, il posto è impervio e le cronache locali piene di storie di escursionisti che si fanno male, perdono la strada etc, essere soccorsi lì è sempre problematico, non ci sono grandi rischi ma cadere su una roccia o rompersi una caviglia è facile specie scendendo.
Peccato perchè anche se sono stato in passato sulla cima più alta arrivarci attraverso l'anticima è stato sempre un sogno nel cassetto, pazienza sarà per un altra volta.
Scendendo ho fatto un pò di pubblicità al nostro forum a una coppia che ha fatto la discesa con me (non avevano torce nello zaino)
Raccomando a chi visita la montagna di venire equipaggiato, ideale anche avere dei guanti tipo softair perchè sono utili sopratutto nella discesa quando ci si deve "calare" sulle rocce o aggrapparsi a rami e alberi per frenare la discesa nei punti con maggiore pendenza.
Portarsi dietro acqua, cibo e un impermeabile di quelli in bustina perchè la maga Circe è imprevedibile, il percorso è impegnativo anche bustine di potassio e magnesio da sciogliere in acqua sono raccomandabili.
Io mi sono portato il minimo indispensabile, mini zaino di lamelancette
http://www.lamelancette.com/catalogo/ZA ... PALLA-Nero un piccolo ma efficiente binocolo, macchina fotografica, un telo termico di alluminio comprato da Decathlon, un impermeabile di emergenza, circa 30 g di noci, mezzo litro di acqua, un pò di integratori vari e un giacchetto militare leggero.
Avendo qualche acciacco alla schiena ho optato per queste poche cose ma altrimenti avrei portato qualcosa in più.. tra le cose che ho dimenticato per la fretta l'acciarino con fischietto integrato, una batteria di scorta per il cellulare.
Anche se c'è segnale (cellulare) in abbondanza su tutto il percorso una ricetrasmittente PMR 446 vista l'altezza del luogo potrebbe essere utile in caso di emergenza ma non la ho portata per risparmiare sul peso.
Non vi dico di portarvi una torcia perchè visto che ci troviamo su un forum di torciofili non è il caso che ve lo ricordo

A livello di luminarie mi sono portato le tre torce citate prima più due 18650 di scorta - un totale di 6 Eneloop comprese le due nella piccola Nikon.
Comunque è un percorso impegnativo che richiede buone scarpe, robuste, protettive e con una buona suola, gli anfibi Crispi che porto sempre hanno dato una buona prova.
Controllate prima di partire che i lacci siano in buone condizioni, piedi e scarpe vengono messi a dura prova..
Itinerario sconsigliato a fumatori, persone sovrappeso o con problemi di cuore (ho letto di svariati escursionisti che hanno avuto malori e infarti)
Se camminate senza fare troppe soste ci vogliono circa due ore per salire sulla cima o anticima, per scendere ci vuole un pò di più che a salire
Il tragitto completo ipotizzo richieda circa 6 o 7 ore (intendo partenza da Torre Paola, salita su anticima, poi costeggiare la montagna verso la cima e ritorno sullo stesso percorso)
Spero che questa escursione sul monte Circeo vi sia piaciuta