[Calamità] Punti di salvataggio:Rallying point for Emergency

Ci si scambia opinioni su un po' di tutto quello che non riguarda torce e simili.
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BASISCO
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[Calamità] Punti di salvataggio:Rallying point for Emergency

Messaggio da BASISCO » 06/01/2014, 20:34

In questo topic , volevo , insieme a voi valutare in maniera seria i Punti di raduno qualora ( sfortunatamente ) una dei nostri scenari apocalittici si realizzassero e magari stabilire sempre con vostro aiuto una frequenza-radio con la quale settare le trasmittenti per parlare ....
Normalmente ci saranno punti\luoghi diversi per ogni città\paesino , e qualora la "cosa" fosse veramente grave una città come "Punto di raduno "...
Ora per capirci meglio definisco "gli scenari apocalittici " = Faccio riferimento sempre allo stesso film...The walking Dead :mrgreen: quindi contaminazione .... diffusione di zombi e ... (spazio alla fantasia .. :P :lol: )

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stefano
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Re: Rallying point for Emergency

Messaggio da stefano » 06/01/2014, 20:40

I punti di raduno è difficile valutarli se non si sa che tipo di evento apocalittico ci può essere.
In caso di maremoti sicuramente non vicino alle coste :D
In uno scenario simile anche spostarsi potrebbe essere problematico, scarsità di carburante, panico e ingorghi sulle strade, restrizioni alla circolazione imposte dalle autorità..
Altri tipi di eventi potrebbero creare problemi alle trasmissioni radio, visto l'elevato assorbimento in caso di scenario critico le batterie AA/AAA per le radio penso andranno usate con cautela perchè potrebbero servire di più per altre cose

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P.P.
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Re: Rallying point for Emergency

Messaggio da P.P. » 07/01/2014, 9:55


C
ambiato il titolo per renderlo più comprensibile. Bel Thread, concordo con Stefano.

Come prima cosa sarebbe penso da valutare il tipo di pericolo e diciamo l'entità del pericolo stesso
( poco allarme ? medio allarme ? super-allarme ? ) tanto da porsi l'interrogativo seguente : meglio
stare al chiuso in sicurezza... o meglio scappare ( perchè non c'è luogo sicuro al chiuso ? ). Dopo
aver trovato la risposta sarebbe da valutare quali oggetti raggruppare che si ritiene senz'altro
indispensabili : a seconda della stagione, del numero di persone che si è ecc. ci son 1000 variabili.
Si parte tutti, oppure si difende una posizione ? ( dato che credo non si vorrebbe abbandonare
nessuno... ). La tempistica qui è determinante : se ho molto tempo posso ragionar con calma, se
ho poco tempo si ragiona di istinto e non per esperienza " accumulata mentalmente " : va da sè
che prima si salva la pelle meglio è... . Oltre a ciò dovrei capir se le persone che troverò all'esterno
degli abitati siano " amici o meno " : se è un'occupazione incivile dovrò guardarmi di avvicinare le
persone ; se invece è un terremoto / inondazione ecc. va da sè che le persone saranno impaurite
e probabilmente non violente ma solo desiderose di sicurezza. Se è notte poi mi comporterò in un
modo diverso dal giorno.

Nella " scaletta " metterei come priorità : trovare chi si ama e raggrupparsi - a seconda del tempo
disponibile trovare tutto il minimo necessario - chiamare aiuto in qualche modo.

Nei pericoli sopra citati metto anche i casi di disordini civili in cui una manifestazione socio-politico-sportiva
apparentemente tranquilla diventi - per chi sta in un bar o in strada - un'autentica scena da far-west... .

I punti di raggruppamento sarebbero forse da intendersi - a seconda dei casi - dove esista un rifugio il
più possibile stabile... ; senza la tecnologia l'uomo retrocede di millenni nel trovar risposte ai bisogni
primari e, differentemente dai nostri ex-ex-avi... noi non abbiam esperienze dirette per risolvere
al volo problematiche di sopravvivenza, se si parte " dall'aver nulla con sé ". Il senso di " tribù " ( che
supplisce ad un eventuale bisogno del singolo ) nella nostra società individualistica manca, dunque non
so proprio in certi casi come si farebbe facilmente a gestire una situazione " seria ".


C'è un film del 1974 ( " Terremoto " in Italiano ) che rappresenta in tutte le sfaccettature una corsa
disperata di varie persone verso la salvezza ( nessuno sa cosa fare ) lungo vari giorni : film realissimo
che consiglio, perchè mostra molti errori mai da compiere in date situazioni. Infatti col terremoto
si assiste anche a molte altre calamità : allagamenti, disordini civili, malattie, razzie e sciacallaggio.
Click qui. Vedendolo ho capito perchè sia " obbligatorio " in date evenienze aver con sè abiti, una torcia,
un coltellino svizzero, una corda lunga 20 metri e molto cibo. L'errore grossolano che nel film uccide più
persone è quello, per loro, di credere che " qualcuno oggi verrà a salvarci " : ognuno allora mantiene le
sue abitudini routinarie e non accettando il pericolo da esso vien man mano sopraffatto. Scusate se
mi son dilungato !
...Sentire la luce scorrere nelle proprie vene...

ultrafire
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Re: [Calamità] Punti di salvataggio:Rallying point for Emerg

Messaggio da ultrafire » 06/02/2014, 22:14

Discussione interessantissima, io penso che per qualunque emergenza in cui ci sia bisogno di scappare, mancherà il carburante, quindi la prima cosa da avere in casa, è una tanica da 25 litri del combustibile usato dalla nostra automobile.
Ma poi pensate: siete disposti a lasciare indietro qualcuno a voi caro, (io non lo so), perchè noi non possiamo rimanere indietro siamo forse gli unici in famiglia ad avere abbastanza conoscenze sulla sopravvivenza, quindi sarebbe buona cosa insegnare anche ad'altro membro della nostra famiglia le basi di: pronto soccorso, sopravvivenza, accendere un fuoco con l'acciarino...

BASISCO
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Re: [Calamità] Punti di salvataggio:Rallying point for Emerg

Messaggio da BASISCO » 08/02/2014, 19:57

ultrafire ha scritto:Discussione interessantissima, io penso che per qualunque emergenza in cui ci sia bisogno di scappare, mancherà il carburante, quindi la prima cosa da avere in casa, è una tanica da 25 litri del combustibile usato dalla nostra automobile.
Ma poi pensate: siete disposti a lasciare indietro qualcuno a voi caro, (io non lo so), perchè noi non possiamo rimanere indietro siamo forse gli unici in famiglia ad avere abbastanza conoscenze sulla sopravvivenza, quindi sarebbe buona cosa insegnare anche ad'altro membro della nostra famiglia le basi di: pronto soccorso, sopravvivenza, accendere un fuoco con l'acciarino...
Buon consiglio ... !
Ma almeno troviamo un sistema per metterci in contatto in caso di necessità ad esempio una frequenza radio .. :evil: ( non sono esperto in questo .. ;) )

ultrafire
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Re: [Calamità] Punti di salvataggio:Rallying point for Emerg

Messaggio da ultrafire » 08/02/2014, 20:51

BASISCO ha scritto:
ultrafire ha scritto:Discussione interessantissima, io penso che per qualunque emergenza in cui ci sia bisogno di scappare, mancherà il carburante, quindi la prima cosa da avere in casa, è una tanica da 25 litri del combustibile usato dalla nostra automobile.
Ma poi pensate: siete disposti a lasciare indietro qualcuno a voi caro, (io non lo so), perchè noi non possiamo rimanere indietro siamo forse gli unici in famiglia ad avere abbastanza conoscenze sulla sopravvivenza, quindi sarebbe buona cosa insegnare anche ad'altro membro della nostra famiglia le basi di: pronto soccorso, sopravvivenza, accendere un fuoco con l'acciarino...
Buon consiglio ... !
Ma almeno troviamo un sistema per metterci in contatto in caso di necessità ad esempio una frequenza radio .. :evil: ( non sono esperto in questo .. ;) )
sono daccordo con te, ma per metterci in contatto via radio, servono apparecchi radio molto sofisticati (e costosi) pensa, che io mi trovo in sicilia come faccio a mettermi in contatto con gli altri del forum

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Ultimo Katun
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Re: [Calamità] Punti di salvataggio:Rallying point for Emerg

Messaggio da Ultimo Katun » 14/02/2014, 1:24

Effettivamente per sapere cosa fare bisognerebbe conoscere il problema; se avviene un crollo della struttura sociale, piuttosto che un evento climatico, i comportamenti e gli strumenti necessari possono essere differenti.
Riguardo agli apparecchi di comunicazione ho diversi Walkie Talkie su banda PMR ed LPD, cercherò di comunicare sui primi canali di ogni banda. Ho anche 2 RTX a 27Mhz (la CB). Chiaramente ho anche le batterie al piombo per alimentarli ed i caricabatterie per le batterie a cui si affiancano anche degli inverter; ma conto sul fatto che se anche non costantemente (poche ore al giorno per quartiere) la luce di città sia ripristinata in qualche maniera, altrimenti si va fino all'esaurimento delle scorte. I miei apparecchi possono essere alimentati da 80 a 240 Volt.

Per come avere dei punti di raccolta: io posso dire che con la mia famiglia ho elaborato qualche appunto per ritrovarci in caso “qualcosa” colga l'Umanità impreparata e siamo distanti, come lasciare un biglietto su punti nevralgici della città, sulle chiese (o cattedrali) più grandi e se non ci sono le cattedrali sui luoghi più famosi, più di uno, è chiaro. Come cercare dei radioamatori che si cercano anche tra di loro e come cercare di comunicare a grande distanza (il vecchio Morse?) Gli ho insegnato a riconoscere le varie antenne dei radioamatori, ecc.
Poi dipende; certo, avere della benzina o del diesel di riserva è buono ma dipende dall'emergenza perchè se è una tempesta solare che distrugge i circuiti elettrici, allora di benzina ce ne sarà in abbondanza, ed anche di carburante per diesel dato che oramai anche i diesel sono pieni di elettronica; invece, per esempio, i vecchi treni a vapore potranno marciare ancora. od anche i vecchi locomotori diesel che erano senza elettronica.

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Re: [Calamità] Punti di salvataggio:Rallying point for Emerg

Messaggio da P.P. » 14/02/2014, 13:36

Ultimo Katun ha scritto:Per come avere dei punti di raccolta: io posso dire che con la mia famiglia ho elaborato qualche appunto per ritrovarci in caso “qualcosa” colga l'Umanità impreparata e siamo distanti, come lasciare un biglietto su punti nevralgici della città, sulle chiese (o cattedrali) più grandi e se non ci sono le cattedrali sui luoghi più famosi, più di uno, è chiaro.
Interessante. Puoi dirci qualcosa in più su questo modo per lasciare " segnali " ? Grazie !
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Re: [Calamità] Punti di salvataggio:Rallying point for Emerg

Messaggio da Ultimo Katun » 14/02/2014, 15:54

P.P. ha scritto:
Ultimo Katun ha scritto:Per come avere dei punti di raccolta: io posso dire che con la mia famiglia ho elaborato qualche appunto per ritrovarci in caso “qualcosa” colga l'Umanità impreparata e siamo distanti, come lasciare un biglietto su punti nevralgici della città, sulle chiese (o cattedrali) più grandi e se non ci sono le cattedrali sui luoghi più famosi, più di uno, è chiaro.
Interessante. Puoi dirci qualcosa in più su questo modo per lasciare " segnali " ? Grazie !
Beh, ma è una cosa conosciuta; in caso di mancanza di comunicazione si creano dei luoghi spontanei dove si radunano i messaggi; anche l'esercito ed i soccorritori per i grandi cataclismi lo sanno, possono essere luoghi tra i più conosciuti o veri e propri presidi, magari solamente sotto una tenda, ma che hanno il compito di raccogliere messaggi e riferirli a coloro che ne fanno richiesta. Se organizzati sono nello stesso luogo della distribuzione del cibo, nelle grosse tendopoli e cose del genere, se totalmente spontanei sono nei maggiori luoghi di culto o nelle piazze maggiori.

Ciò che invece è bene che ogni famiglia (o tra più famiglie) concordi è il metodo usato nel ricercarsi se lontani nel momento del o dei disastri.
Nella mia famiglia che spesso si muove nella casa in Austria, abbiamo concordato un determinato modo di agire (ma che vale per tutta Europa); cioè; all'inizio si resta fermi dove si sta e si cerca di organizzarsi lì, poi ci si può muovere alla ricerca. non si può stabilire a priori chi debba essere il primo a muoversi verso l'altro, quindi appena è possibile muoversi entrambi lo possono fare ma con un determinato comportamento; per esempio si lasciano messaggi come detto sopra per ogni luogo che si passa (degno di rilievo), si sceglie per prima la linea dorsale, cioè le città più lontano dal mare, ma nel caso non siano praticabili ci si sposta sulla costa. Così, per esempio, io mi sposto da Roma per andare in Austria (Innsbruck), lo lascio detto /scritto, data di partenza, città di destinazione ed altri dati; poi vado a Firenze e cerco se ci sono loro messaggi (forse si sono già spostati per arrivare a Roma, o forse no), poi vado a Milano, ma posso lasciare messaggi anche a Modena, Verona, Bergamo, Brescia, comunque i miei, scendendo, sanno che io, salendo, andrei a Milano. SE la linea dorsale non è praticabile allora si sceglie la linea costiera del mare maggiore, in questo caso il Mediterraneo e si procede con lo stesso metodo. Chiaramente se una città non è praticabile (strade distrutte o pestilenza od altro) lo si viene a sapere da entrambe le parti, io che salgo e loro che scendono. Se io parto da Milano per Innsbruck non avendo visto loro messaggi ma loro arrivano a Milano due giorni dopo (per esempio) sanno che io sono passato e ripartito ma sanno anche che devono rimanere ferme a Milano perchè è il punto di contatto più vicino, io arriverò ad Innsbruck, saprò che sono partite e saprò che stanno a Milano. Vi ho fatto solo un esempio, le cose da vedere sono molte, (per esempio si possono delegare persone che vanno in una determinata città a lasciare messaggi), poi in ogni città grande si deve rimanere almeno due giorni per cercare in tutti i punti di raccolta, di smistamento, ecc.
E questo è un metodo da attuare quando manca completamente la possibilità di comunicare; basta che le linee di radioamatori funzionano e le cose sono molto più facili dato che loro (i miei parenti) sanno che devono cercare radioamatori.
L'importante è decidere prima il metodo.

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Re: [Calamità] Punti di salvataggio:Rallying point for Emerg

Messaggio da P.P. » 15/02/2014, 8:48

Ottimo ! Grazie per la spiegazione !!! ;)
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