Eccolo qui il mostro sacro...
Da un lontano pianeta ci è venuto a trovare " The Smoking Spaceman "
A tratti imperioso questo macchinario esce dalla narrativa sci-fi anni '50
Nella griglia anteriore è nascosto il bocchettone da cui esce il fumo quando il robot è in movimento
Gli occhi brillano di rosso quando durante la camminata il robot si ferma e sbuffa, mentre " il radar " luminoso multicolore in testa gira continuamente facendo
tutti i colori dell'iride ; chiaramente sia braccia che gambe si muovono mentre il robot avanza ( l'interruttore è riconoscibile nel pulsante bianco che sta sulla pancia )
L'alloggiamento delle due batterie " D " da 1,5 Volt è nelle gambe : l'isolamento alla base è fornito da rettangoli di cartone
E' ora di cambiare le celle... il Voltmetro segna che siamo a soli 2,15 Volt di tensione...
Per un'ottima motricità su ogni terreno ci pensano raffinatissimi sistemi di regolazione...
...
Giochi di altri tempi che riportano indietro chiunque a 30 e più anni fa. Quando le due celle D sono inserite e si mette
The Smoking Spaceman su un terreno
non troppo liscio questi incomincia a muoversi " impacciatamente " con gran rumore di ferraglia e sfrigolare di parti meccaniche girevoli interne tanto che una
grattugia sotto sforzo fa molto meno stridere... ma questo è quanto cerca in realtà l'amante di questi ricordi in latta : senza ciò il robot cadrebbe in un sentòre
di " finzione ". Si sente - a seconda del cambio di direzione o del momento in cui il fumo esce dalla bocca - un gran baccano interno al robot e si nota che le
batterie sono messe a dura prova anche se son nuove dato che per l'alto assorbimento richiesto dal motore meccanico il robot fa fatica a far restare accese le luci
degli occhi, il radar girevole multicolore sulla testa e a far scaldare internamente un prodotto con esito simile
al glicole utile a creare le volute di fumo. Con estrema
difficoltà fisica e con gran ferocia il robot - finito di generare il fumo - ricomincia ad avanzare. Alla fine del movimento dopo uno o due minuti si ravvisano mimime
perdite di olio ( vero ) dalle gambe probabilmente riscaldato dai movimenti e messo in circolo dagli ingranaggi fino a che trasborda dal corpo in sottile lamiera. Chissà
che un giorno non regali a questo automa delle più performanti celle Ni-Mh

.
Qui una scena epica del risveglio dell' "
ABC " nel film Dredd ( così in me è l'idea del " robot ", diversamente dallo stile " Robocop " ) :
https://www.youtube.com/watch?v=GhuqlPZMe90
Qui una pellicola del '99 che molti avranno visto :
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_gigante_di_ferro
Ecco una canzone intonata a questo mostro meccanico : https://www.youtube.com/watch?v=IlCQP4GnpXk