L' uso dell'acetilene era piuttosto complesso e pericoloso.
Prima di entrare in grotta si riempiva l' apposito contenitore con acqua e carburo la cui reazione produce l'acetilene generando una puzza incredibile ed un certo rischio di esplosioni.
Il contenitore si alloggiava in vita e da questo partiva un tubetto di gomma che portava il gas ad un uggello situato sull'elmetto.
Bastava accendere il gas per ottenere una fiammella che, per i tempi, produceva una discreta luce per 4 - 6 ore a seconda delle dimensioni del contenitore che veniva erroneamente ma comunemente chiamato "lampada".
L'unico vantaggi di quel sistema era che in assenza di ossigeno la fiamma si spegneva e sapevi che a breve saresti deceduto per asfissia.
Le torce elettriche ad incandescenza alimentate da due batterie D allo zinco ( le alcaline non esistevano ancora ) facevano molta meno luce e duravano molto meno.
Il "riflettore" in questo caso non era altro che un mestolo da cucina!
