
Ieri mattina mi arriva un sms dal buon P.P. :
"La popolazione locale, e nella fattispecie il vecchio Jeremy Creutz da tempo qui nei nostri boschi lascia in una particolare notte dell'anno - se c'è la Luna Piena - 8 fogli recanti effigi e ideografie per la tradizione secondo cui un essere d'origine preternaturale passivo ("Slender") in tal notte apparirebbe e vagherebbe alla ricerca di prede viventi da portare nella Sua Dimensione. Secondo tal leggenda, tal fogli avvisano i pellegrini d'andarsene presto, ma chi cogliesse anche un solo foglio d'avvertimento attirerebbe l'ira dello Slender ; se trovati però tutti gli 8 fogli, tal Entita sarebbe risospinta nel suo Mondo per sempre. ...Così da sempre dice Jeremy. Ahahahah... Io di queste cose rido... Ma chissà... se ci saran davvero quegli 8 fogli qui nei boschi... da trovare, essendo questa la "Slender Night"
Così partiamo alle ore 19 per una passeggiata al chiaro di luna quasi piena (era piena il giorno precedente) quando, appena scesi dall'auto incappiamo nel primo degli 8 fogli della tradizione dello Slender.

Dopo esserci guardati in silenzio per qualche momento, abbiamo deciso di continuare il cammino e cercare le 8 pagine, unica
Continuiamo il nostro cammino attentissimo a cercare le altre 8 pagine, sperando così di poter calmare lo Slender e rispedirLo nel suo mondo per sempre.
Il cammino è reso molto difficile dal ghiaccio sulla strada che, nonostante i giorni di sole e pioggia appena trascorsi, ha ancora uno spessore di molti cm. Intorno a noi il paesaggio innevato è rischiarato dalla luminosità del sole che tutta la luna oggi ci manda.
Forse un segno di buon auspicio?
In ogni caso proseguiamo, spostandoci per diversi tratti dalla strada e ripiegando sul prato dove la neve mezza gelata offre una camminata più sicura. Muniti di torce illuminiamo la porzione di strada che costeggiamo. il rischio di non trovare uno dei fogli dello Slender è un rischio che non ci possiamo permettere di correre.
Saltuariamente sentiamo alcuni passi dietro di noi, ma quando ci giriamo non vediamo nessun animale, quadrupede o bipede.
intanto mi accorgo che la mia strumentazione elettronica non quadronica impazzisce: il gps non prende il segnale, il contapassi non conta più i passi e il telefono non prende.
Dopo un lungo tratto sul prato, il percorso ci costringe a proseguire sulla strada ghiacciata in salita. Poco vicino alla chiesa trovo una delle pagine, sotto una bacheca appena installata.

il terrore si impossessa di me e P.P. quando la giro e vediamo che è la numero 4. Questo significa che non abbiamo visto ben 2 pagine dello Slender.
Decidiamo di proseguire e di aguzzare maggiormente gli occhi al ritorno, magari rimanendo sulla strada.
La strada asfaltata ora entra nel bosco ed inizia a salire rapidamente, rendendo il ghiaccio un nemico insidioso.
Più avanti l'asfalto lascia spazio al terreno, per cui il ghiaccio non c'è più, solo neve.
Troviamo un altra pagina dello Slender, la numero 5. Quindi non ne abbiamo mancata nessuna dall'ultima. Il bosco prosegue ancora poco, per poi lasciar spazio alla terra battuta che si snoda traprati innevati. Ci sono molte impronte di cani e uomini con le racchette. speriamo che non abbiano scorto nemmeno una delle restanti pagine dello slender, altrimenti sia le loro che le nostre esistenze saranno dannate per sempre.
Arriviamo alle pendici di una collina e decidiamo di salire fino in cima per vedere se riusciamo a scorgere qualche pagina.
Arrivati in cima, di pagine nemmeno l'ombra, ma abbiamo visto dei panorami stupendi regalatici dall'aria limpidissima. P.P. ha detto che se sarebbe sopravvissuto avrebbe eretto lì un altarino a cpfitalia.
Torniamo indietro e proseguiamo con una deviazione che porta alla calchera, un antico forno di pietra usato per fare la calce e materiali ferrosi per armi, antico di diverse centinaia di anni.
La strada per la calchera costeggia in parte uno strapiombo di 200 metri. Aguzziamo i sensi, sarebbe un brutto punto per farci scorgere dallo slender.
Sulla strada della calchera trovo un'altra pagina. Usciti dal bosco c'è uno spiazzo alla cui estremità opposta c'è la calchera. dentro la calchera, insieme a rifiuti di giovani villici, c'è la settima pagina dello Slender.
Alla piccola centrale dell'acqua nei pressi di un torrente troviamo finalmente l'ottava pagina.
Ormai i passi dietro di noi si fanno più frequenti. Ma i nostri tentativi di vedere cosa sia che faccia quei passi, sono inutili. dietro di noi solo neve, ghiaccio e un silenzio spettrale.
Ritorniamo indietro e al ritorno riusciamo a trovare anche le altre 2 pagine dello Slender che mancano. Siamo molto contenti ma non è detta l'ultima, dobbiamo tornare alla macchina superdando gli eterni diacci.
Raggiunta la macchina, ricontiamo assieme le pagine dello Slender e, constatato che sono 8, scendiamo dalla montagna.
Raggiunta la mia vettura, ci congediamo felici di essere riusciti a scampare alla minaccia dello Slender.
Devo dire che arrivato a casa, prima di chiudermi alle spalle la porta di casa, mi è parso di sentire dei passi.
Ho controllato 4 volte di aver chiuso la porta, anche svegliandomi nel cuore della notte.