Il paese dove abito io, ad esempio, e' mediamente a -1,5m slm. Circondato da fiumi che sfociano in e attorno alla laguna di Venezia. E quasi tutti ad alveo sopraelevato. Fino a qualche anno fa ogni volta che pioveva molto si allagavano alcune strade, e ovviamente scantinati e piani terra delle case piu basse. Negli ultimi anni con dei lavori azzeccati e' stato risolto questo problema, almeno finché i fiumi possono ricevere l'acqua.
Il rischio più grosso qui da noi e' quando si combina pioggia (qui e a monte), alta marea e vento forte da est. L'acqua arriva da monte e dalla pioggia e non può defluire, va da se che dopo un po' il sistema va in crisi. Per fortuna abbiamo degli ampi invasi dove poter far defluire l'acqua, anche questi costruiti negli ultimi anni. Ora a meno che non si combinino i tre fenomeni, a livelli molto alti e per lungo tempo riusciamo a salvarci. Purtroppo però non in tutti i paesi sono state prese sufficienti precauzioni.
Quando vado a correre sul Piave e sul Tagliamento, in moto e in bici, si vedono case costruite praticamente a ridosso del letto del fiume. Magari costruite abusivamente e poi condonate, o li da molti anni. Non sono certo sicure ed e' impossibile o quasi metterle in sicurezza e proteggerle da piene e inondazioni. Sono state costruite su un terreno che appartiene al fiume, e quando vuole se lo riprende.
Con il valore che ha la terra ormai si trascurano i rischi e i pericoli che incombono su di essa, confidando magari un po' troppo nello Stato in caso di crisi.
Mi spiace dirlo, ma se uno possiede un terreno che non e' sicuro e non vi e' nulla di conveniente da fare per metterlo in sicurezza quell'area va usata di conseguenza o abbandonata. Lo Stato potrebbe anche acquistare questi terreni, se e' piu' economico rispetto a rimborsare le persone e costruire opere per prevenire. Ci si può fare un semplice parco, o un bosco con dei sentieri, un percorso per fuoristrada (magari). Cose che costano poco e si ricostruiscono con altrettanto poco.
Un'altro grosso problema e' la cementificazione che aumenta la velocità dell'acqua nei fiumi e le onde di piena, rendendo meno gestibili i corsi d'acqua.
Detto questo sono uno dei primi a provare compassione per gli alluvionati, c'ero anche io tra i soccorritori che sono intervenuti nel Padovano durante l'ultimo disastro e spesso lo ho dovuto fare, seppure (per fortuna) in maniera piu ridotta, qui dove abito. Mi spiace per loro e spero che ricevano tutti gli aiuti necessari!

Se veniamo chiamati, in zona o in giro per l'Italia, con il gruppo di protezione civile di cui faccio parte siamo pronti a partire per dare una mano.