Il mio use-case: certi percorsi di montagna totalmente al buio, con lunghi tratti pieni di curve improvvise e possibili ostacoli. Il mio monoruota elettrico dispone di un faro generoso ma limitato a pochi metri di strada illuminata (solo anabbagliante), che sopra i 20 km/h pare davvero troppo poco per evitare ostacoli improvvisi. Avere una torcia era l'ideale.
Perché ho scelto la Sofirn: sfogliando qualche video youtube ho scoperto che era una delle marche oneste per quanto riguarda i lumen dichiarati. Qualche recensione su torce da un migliaio di lumen mi ha convinto che 1000 mi sarebbero bastati, così ho puntato su una da 2000 (in materia di lumen, amperora e gigabyte, "conviene sempre raddoppiare"), come la SC31 Pro, reperibile su Amazon a 41,99 (e, ahimé, vi era stata scontata a 29,99 in passato, e disponibile ad ancor meno su www.sofirnlight.com, ma ne avevo bisogno quanto prima).
I primi test dentro casa sono stati un po' deludenti (non conoscevo i concetti di throw/flood): tanta luce concentrata ma apparentemente non troppo esaltante rispetto a torce assai più economiche (stiamo però parlando di 4-5 metri di distanza).
Invece all'aperto è stata all'altezza delle aspettative - che non sono quelle del "fino a 226 metri" del depliant e nemmeno a 106, ma è apprezzabile nell'illuminare decentemente costoni e vegetazione a parecchie decine di metri di distanza. Nei primi tre secondi di questo mio video avevo acceso solo il faro del monoruota, poi accendo la SC31 Pro in modalità "turbo" ed è tutta un'altra musica:
Nota: ovvio che se c'è probabile presenza di altri veicoli conviene tenerla spenta per non accecare gli altri (acceca anche in modalità "normale" a 900 lumen). Ma quando in piena notte per interi chilometri sul valico al buio non c'è nessuno...
Durata della batteria: la trovo apprezzabile; anche con un uso molto frequente in "turbo" non sono riuscito a scaricarla abbastanza da veder visibilmente ridotto il "turbo" (potrebbe essersi ridotto ma non sensibilmente da farmelo notare). Il singolo led (un SST40, cioè da 4mm²) scalda già nel giro di pochi minuti ma senza mai arrivare alla soglia di fastidio (ero comunque all'aperto, a febbraio, e in movimento). Avrei voluto vedere la faccia di chi dall'altra parte della montagna vede un lontano costone illuminato a giorno per alcuni lunghi secondi.
Peso e ingombri: da "everyday carry", cioè comodissimo, 116mm di lunghezza per 24mm di diametro (28mm nel punto più largo della clip), per 108 grammi inclusa la batteria 18650 da 3000mAh dichiarati (brandizzata Sofirn) e clip da cintura e laccetto.
Design professionale, cioè bello ma non sfarzoso o kitsch. L'elegante tasto gommoso, zigrinato e illuminato, di 10,6mm di diametro, è un po' difficile da trovare "subito e alla cieca". Alla cieca è facile trovare subito l'orientamento (cioè dov'è il led e dov'è il tappo) solo perché al tatto si hanno come riferimenti la clip e il laccetto (personalmente considero il laccetto assai più utile della clip), senza i quali si rischierebbe di piantare una ditata unta sul vetro davanti al led.
Il case è metallico, con la parte dell'impugnatura zigrinata (ahimé, ho già procurato il primo graffietto), apparentemente abbastanza solido da resistere alla canonica caduta da un metro. Il tappo alla base va chiuso bene altrimenti non si chiude il contatto con la batteria. (A proposito, non c'è nessuna indicazione della polarità; anche se abbastanza ovvio, avrei preferito vederci disegnata l'icona del positivo lato led e del negativo lato tappo, perché non sai mai quanto può essere stupida la persona a cui presti per una sera la torcia).
Non ho usato nessuna delle funzionalità Anduril, visto che nelle varie uscite notturne mi sono sempre state sufficienti le modalità "turbo" (accensione con doppio clic) e "normale" (accensione con singolo clic). Non escludo che quelle funzionalità (strobe, ecc.) possano servirmi in futuro, ma trovo faticoso memorizzare tutte le combinazioni di press e hold.
Non dà indicazione dello stato di carica per cui bisogna abituarsi all'idea di metterla sotto carica ogni volta che la si utilizza per più di un'oretta in totale (e abituarsi all'idea che sarà molto raro dover affidarsi a tutti e 3000 i milliamperora nominali della batteria).
Pro:
- giusto compromesso per illuminare "per decine di metri" e con ragionevole autonomia
- caricabile da USB-C (cioè ovunque, senza neppure scomodare il cavetto fornito in dotazione)
- batteria generosa e sostituibile e di formato molto comune (18650)
- facile da insegnare a usare ("doppio clic = turbo", "singolo click = normale, o spegnimento")
Contro:
- il gommino che protegge la porta USB-C mi pare complicato da aprire e richiudere
- la porta USB-C è minimale, non consente certi connettori USB-C con rivestimenti più grossi (non "entrano")
- non ha un indicatore del livello della batteria (sarebbero bastati i tipici quattro led)
- tasto illuminato ma non facilissimo da raggiungere "senza guardare"
- durante la ricarica avrei preferito vedere il led del tasto lampeggiare (e restar fisso a carica completa)
- prezzo (Amazon) non troppo invitante
Possibili motivi per comprare un modello diverso:
- il tasto è laterale (anziché in coda)
- la luce è in testa e non orientabile (cioè non è utilizzabile come front-light)
- per fare urbex converrebbe prendere qualcosa più flood (cono di luce più ampio o regolabile)
- per pochi millimetri in più (3 di diametro e 5 di lunghezza) si poteva avere una batteria 21700 di durata quasi doppia.
Giudizio finale: son contento dell'acquisto, non è una roba galattica ma è all'altezza delle mie aspettative, è uno di quegli oggetti subito utili che quasi ti vien voglia di comprarne uno uguale di backup.