L'interfaccia ( U.I. ) così si compone :
La torcia ha due tasti elettronici : troviamo il principale in testa ( con led rosso sottostante a fornire una retroilluminazione per la segnalazione di avvenuta scarica della cella ) ed il secondario al tailcap, con corsa dual stage ( premuto parzialmente o fino in fondo restituirà comandi diversi : il " click " è sintomo di accensione continua, la mezza corsa ridà il momentary-on ).
Sotto c'è il libretto delle istruzioni con l' U.I. , facilmente spiegata in Italiano :
Il firefly è sempre gradito

, ancor più il " Turbo " sempre selezionabile

. Da notare che se si usa il tasto elettronico al tailcap avremo un " Turbo " che ha ca. 500 lm. in più di potenza rispetto al " Turbo " generato dal tasto in testa : la differenza tra i due comunque ad occhio è difficilmente ravvisabile ed anche nelle due curve di scarica non si ha netta demarcazione nei runtime ANSI, tra l'uno e l'altro, in minuti finali.
Una nota : se decidiamo di usare il tasto elettronico in testa per gestire l' U.I. ...è meglio continuare con questo a generar - oltre al " Turbo " - anche lo spegnimento della torcia : se, ad esempio, a torcia già accesa ed impostata su un livello qualsiasi decidessimo di operare un soft-press o un " Click " con il tasto elettronico tattico in coda... avremo sì il " Turbo " o lo " Strobo " a comando, però, al rilascio del tasto... la torcia si spegnerà

. Praticamente manca un dialogo a due sensi tra i due tasti e non si riotterrà il livello dapprima usato, se si compie questa operazione. Quindi meglio usare la funzionalità del tasto in coda - o del tasto elettronico in testa - separatamente, visto che i due dialogano solo in parte : per funzioni tattiche si ha quello in coda, per tutte le altre si usa quello in testa e facendo così non si sbaglierà mai.
Personalmente faccio fatica ( non riesco ) a comandare il tasto in coda col pollice quando voglio premerlo fino in fondo per generare un " Click " ( accensione continua ) : devo allora usar il dito indice in punta per fare l'azione, altrimenti col pollice riesco solo a generare il soft-press ( momentary-on ) ; questo è dovuto al fatto che il tasto tondo metallico al centro è incassato, dato un vivo incavo. La sua corsa è minima ma col pollice l'azione può non portarsi a termine se si tiene la torcia " a pugnale ". Non ho dita grandi, penso che altri potranno notare tal cosa. Il tasto tondo alla fine è un polo di ricarica, visto che l'anello circostante ( comunque metallico ) genera il polo opposto durante la fase di ricarica tramite la base magnetica.
Il tailcap permette il tailstand alla M2R e, forse, l'incavo del pulsante metallico tondo consente di non far generare contatto tra i due poli se la torcia magneticamente fosse ancorata ad una superficie ferrosa ( è solo una mia ipotesi, spero che a proposito direte la vostra in merito ).
Per ricaricare la
Warrior basterà ( tramite una comune presa USB, powerbank o con un convertitore da presa di casa - non fornito - ) agganciare magneticamente la base tonda al tailcap, ed il gioco è fatto : il led presente sulla base magnetica dal colore rosso ( fase di ricarica ) diverrà verde a carica ultimata ( 100 % ). La velocità di ricarica del cavo caricabatterie a base magnetica è di 750 mAh ( specifiche : <<
• Rechargeable through the included 5V 750mAh OLIGHT USB magnetic charging cable or the optional OLIGHT Micro-Dok ( II or above ) >> ) ; pertanto una cella non del tutto scarica sarà facilmente rabboccata nel giro di circa 3 / 4 ore. La cella 18650 Olight fornita ha 3.400+ mAh di capacità e, se si adoperasse un'altra cella flat-top o button-top... è raccomandata ad alta scarica, ovvero che fornisca più di 6 Ampere di assorbimento ( es. : IMR ).
Fascio Luminoso e tinta
La luce della nostra
M2R Warrior nell'esemplare qui provato si attesta su una tinta molto vicina al Neutral White sui 5.000 K. ; esiste comunque scelta di tinta, prima dell'acquisto

, tra Cool White ( luce fredda ) e Neutral ( luce calda ). La geometria del fascio luminoso denota una luce votata alla diffusione : lo spot è molto largo e spalmato con lo spill a formar un fascio che si sviluppa molto lateralmente, alquanto vivo di luce anche a vari metri da sé. La portata del tiro - ad occhio - sta sugli 80 metri circa di allungo. Da notare che il led fornisce di picco quasi 1.500 lumens, un tempo appannaggio solo di torce multiled grandi tre volte tanto

.
Pensandoci bene... avrei preferito avere, in questa nuova versione... un led XHP-35
H.I. per dare più allungo sulla distanza, piuttosto che un H.D. che avendo cupola non regala molte emozioni lontano ( pur disponendo di una potenza impressionante ) dato che è posto in una parabola di piccole dimensioni

. Quindi in tal caso il tiro è generato per potenza, non per ottica o luminanza.
Valutazione dello Spill :
Presa la
M2R Warrior e posta su un piano alla stessa altezza della postura di quando la si ha in mano mentre si cammina ( spot rivolto all'infinito, ovvero parallelo al piano di camminata ) è stato valutato lo spill relativamente al punto ove si poggiano i piedi e si è notato che parte a circa 40 cm. dalle proprie scarpe, con un angolo di apertura sui 110 ° ; generale assenza di artefatti. Lo spot è molto spalmato sul resto ed ha caratteristiche da torcia da diffusione. Lo spill ai lati è ben ampio, al posto di una monoled sembra di aver tra le mani una torcia 2x led.
In foto si riprende lo spill a terra
La geometria del fascio è omogenea, senza alcun artefatto ( foto presa a <40 cm. da un muro bianco )
Beamshot :
Sotto alcune foto con distanza a 25+ metri che mostrano la portata del fascio e la tinta :
Immagine diurna : alberi a 25 e 40 metri :
Control Shot
Scatto notturno sui vari output :
1.500 lm.
700 lm.
250 lm.
60 lm.
Immagine diurna : alberello a 70 metri
Scatto notturno :
1.500 lm.
700 lm.
250 lm.
Schema del Runtime :
( clicca )
( clicca )
Dalla curva di scarica sopra... si evince come il livello " Alto " sia molto al di sopra dei dati citati, tanto che al posto di ca. 700 lm. la prova effettuata abbia fatto registrare 920 lm. mantenuti costantemente per oltre un'ora e 15 minuti.
Notiamo una regolazione ben fatta, il " Turbo " si mantiene abbastanza regolare per circa tre minuti, dopo di che un cut-off temporizzato genera una caduta verso i 920 Lumens dai ca. 1.420 originari. Questa potenza ( enorme, per una torcia così piccola...

) grazie al led XHP-35 si mantiene ottimamente regolata, dopo di ché cade in direct drive ed in 15 minuti circa discende a picco verso la fine scarica. Al raggiungimento dell'ora e 20 minuti dalla prima accensione il led rosso sotto al pulsante elettronico in testa ha generato avvisaglia di scarica tramite luce rossa fissa. Le temperature non sono affatto elevate, non raggiungono mai i 50 gradi °C anche senza ventilazione forzata ( vero è che essendo la prova stata fatta in esterno... un poco di aria circolante c'è, piuttosto che una posizione fissa in casa ). Il livello medio è in linea con i dati di runtime rilasciati dalla Casa mentre il livello Alto nel mio esemplare è di molto superiore ( 220 lm. in più ), pertanto è logico aspettarsi meno minuti di vita luce rispetto ai parametri di copertina.
Qui i dati della Casa :
Click Qui
Nella prova del Ceiling Bounce usando il luxmetro e i rilievi offerti precedentemente da altre torce di cui si conoscono i valori ANSI reali... per proporzione si son riscontrate queste potenze :
Dati rilasciati dalla Casa : 1.500 / 700 / 250 / 60 / 15 / 1 Lumens
Dati di picco da me misurati : 1.420 / 920 / 275 / 53 / 11 / - / Lumens
Il tiro al turbo da me misurato - sempre di picco - si attesta sui 10.250 Lux/1m. ( 10.880 Lux/1m. citati dalla Casa ).
Alcuni pareri...
PRO 
- Possibilità di ricarica via USB / caricabatterie magnetico ( cella standard )
- Torcia con rapporto volume / potenza molto interessante, programmabilità tattica
- Segnalatore di stato di scarica tramite led rosso luminoso sotto al pulsante elettronico
- Ricco corredo
CONTRO 
- A livello tattico il pulsante tondo al tailcap col pollice si preme a fondo con difficoltà.
Considerazioni Finali
La
M2R Warrior racchiude in poco spazio doti di estremo interesse : programmabilità tattica, facilità della U.I. ( come da paradigma Olight ), facilità nella ricarica usando, questa volta, finalmente anche celle 18650 standard non-proprietarie. La linea è intrigante, la luce è... accecante diremmo, vista la potenza. La regolazione è altra chicca che dà prova della bontà del progetto. Il tutto condito da una spaziatura degli output più che indovinata. Mi sento pertanto di dire che questo modello sia fortunato sotto più aspetti, non rintracciando affatto dei vistosi nei che facciano ricredere da un'idea di acquisto. Solo un diverso aggiornamento mi piacerebbe : il led XHP-35 HD non decupolato soffre forse un po' di mancanza di tiro ; avere poco meno che 1.500 o 1.400 lm. spalmati più sulla distanza otterrebbe probabilmente una fruibilità maggiore ai livelli medi e bassi, che, seppur abbiano molti lumens... non si evolvono molto al di là dei venticinque metri di tiro reale. Per il resto... torcia pienamente promossa !
Grazie per aver letto questa recensione !!!
Ne discutiamo qui. 