Ecco il fodero :
...e gli altri oggetti a corredo :
La confezione - come sopra mostrato - è di rigido cartone, come sempre offre buona motivazione all'acquisto visto l'ordine con cui le caratteristiche esterne son disposte. Aperta la scatola troviamo la Nitecore P30 entro il guscio plastico a sua protezione, la clip, un cordino dedicato, un set di O.R., un gommino di riserva, il combat-ring per facilitare l'estrazione veloce dal fodero, naturalmente il manuale bilingue e la carta di garanzia. Un adattatore di plastica crea poi, se si usano due CR123A, uno spessore per non farle scuotere ( " effetto maracas " ) ; un fodero di leggero nylon completa il set.
Sotto nello spoiler c'è il libretto delle istruzioni :
Ergonomia e funzionalità
La P30 è un modello che si adagia bene in mano ed è stilisticamente aggressiva ed attraente vista la grossa testa a cui fa seguito un esile corpo con tailcap avente bottone sporgente tattico per una facile presa a pugnale ( o a sigaro volendo, data la presenza del combat ring montabile ). La presenza dell'interruttore elettronico in testa fa sì che con un semplice gesto il dito possa selezionare gli output : possibilmente se si aggancia la clip si può dirigerla verso il gommino, difatti non è così pronunciato da rendere scontato il suo rinvenimento se si toglie la torcia da una tasca di giacca. La clip è ruotabile, estraibile e reversibile ma attenzione a non usare la scanalatura vicino alla testa : inserir lì la clip si dimostrerà una scelta poco fortunata dato che lì non farà corretta battuta sul corpo torcia e andrà a toccare " storta " la testa ( su torce con testa grande una clip è spesso un azzardo, dimostrandosi scomoda da usare ). Su questo modello avrei visto meglio una clip fissa : quella in dotazione a gancio rimane diciamo forse poco dedicata al modello - visto il corpo torcia molto corto - e va a toccare alcuni punti sensibili ( tailcap e testa ). I blink luminosi blu che segnalano - sotto al tasto elettronico in testa - la carica residua si mostrano vivi nella notte senza dare fastidio, di giorno sono invece un po' deboli ; la corsa dell'interruttore elettronico è minima e sonora mentre è giustamente più lunga quella dell'interruttore meccanico, abbastanza duro da azionare, avente una resistenza alla pressione adeguata per il dito pollice. I filetti scorrono bene e tutto tradisce una qualità costruttiva adeguata, nello stile proprio a Nitecore

. Il combat ring pare di plastica e semplicemente si mette a pressione alla fine del filetto al tailcap : resterà amovibile senza esser avvitato al corpo torcia ; il cordino ( lacciolo ) lo si può infilar lì al combat ring ( oppure alla clip

) visto che al tailcap non c'è foro

. Si possono inoltre usare celle 18650 flat-top dato che al polo positivo vicino al driver abbiamo un bottone sporgente placcato che supplisce al pirolo assente nelle celle flat, mentre al tailcap troviamo una classica molla placcata doppia ( una piccola all'interno dell'altra

). La P30 potremmo vederla quasi come una "
C8 " molto meglio rifinita e ben più ricca, dalla testa pressoché raddoppiata in volume ( doppia area riflettente della parabola liscia SMO ).
Da notare che il DIE giallo del led XP-L H.I. ha area più piccola ad esempio del DIE dell' XHP-35 H.I. che, sebbene si possa spingere a potenze superiori... ha meno luminanza, perciò quest'ultimo abbisogna di una parabola più grande per avere le stesse prestazioni. In tal senso ecco che la P30 è come l'uovo di Colombo ottenendo gran tiro in una parabola tutto sommato compatta alla mano.
L'interfaccia ( U.I. ) così si compone :
Abbiamo due interruttori : uno meccanico al tailcap ( gommino molto sporgente per facile presa a pugnale che crea impossibilità di tailstand ) ed uno elettronico in testa ( provvisto di led supplementare sottostante, rinvenibile al buio vista la sua forma sporgente con doppia lamella a sbalzo ), l' U.I. disponde di funzione memoria. Un click al tailcap accende la torcia sull'ultimo livello usato, un altro click la spegnerà. C'è la funzione
momentary-on, giusto che sia così visto che è una tattica ; i livelli possono cambiarsi in loop cliccando il tasto elettronico in testa a torcia accesa, a ciclo ( dal minimo al massimo ) mentre, se lo teniamo premuto... si accederà ai sottolivelli (
Strobo / S.O.S. / Beacon ) in cui lo
Strobo è memorizzabile ( ed utilizzabile anche come momentary-on

) mentre gli altri due non hanno memoria. Per variare i sottolivelli basterà tener premuto il pulsante elettronico per circa un secondo, da che avverrà il cambiamento di output. Veloce, facile da usare : è una tattica a tutti gli effetti.
Fascio Luminoso e tinta
La luce della nostra P30 nell'esemplare qui provato si attesta su una tinta Cool White inferiore ai 6.500 gradi K. , comunque per nulla artica ; la geometria del fascio luminoso è smaccatamente da tiro : angolo della luce OTF stretto, un hot-spot vivo da rivolgere sulla distanza con uno spill a confronto molto meno luminoso. Non ci sono pesanti artefatti né donut hole ( esiste solo nei primissimi cm. se il fascio è rivolto contro un muro ) ; c'é solo un debole cerchio concentrico verso l'esterno dello spill, per nulla fastidioso.
Valutazione dello Spill :
Presa la P30 e posta su un piano alla stessa altezza della postura di quando la si ha in mano mentre si cammina ( spot rivolto all'infinito, ovvero parallelo al piano di camminata ) è stato valutato lo spill relativamente al punto ove si poggiano i piedi e si è notato che parte a circa 40 cm. dalle proprie scarpe, con un angolo di apertura sui 70 ° ; generale assenza di artefatti. Lo spot è molto vivo sul resto ed ha caratteristiche da vera torcia da tiro ( peraltro compattissima ! ). Lo spill parte vicino al piano di camminata ma è debole di intensità : si intensifica a partire dai 160 cm. da sé.
In foto si riprende lo spill a terra
La geometria del fascio è omogenea ( foto presa a <50 cm. da un muro bianco )