Volevo simulare la caduta della torcia in un torrente con acqua che scorre e la torcia che viene trascinata dalla corrente. Chiaramente sono messe alla prova le guarnizioni che nei movimenti dinamici subiscono lievi spostamenti (specialmente se non sono serrate, ma una guarnizione o-ring non è fatta per essere serrata; si serrano quelle piane) possono agevolare l'entrata dell'acqua. poi le parti in plastica e gomma perchè hanno urti con dei materiali più rigidi, infine il vetro. Nella lavatrice avevo messo anche due pezzi di pietra pomice che è rigida ma leggera (per non rovinare il cestello) e che doveva simulare l'incontro con i sassi di fiume. Le prove sono state diverse anche se ne ho documentato solo una. In una torcia (trustfire TR650) si è rotto il vetro, ma la torcia aveva (ha, l'ho ancora) una superficie larga, diametro vetro mi pare sui 5cm. la parabola con il led (in pratica è un grosso drop-in) l'avevo tolta per la prova. Ora, sulle torce destinate all'esterno-esplorativo, io aggiungo sempre una o due pellicole trasparenti in modo che se anche il vetro si rompe le pellicole tengono e posso continuare ad usarle (a meno che non sia uno sfondamento importante).
L'impermeabilità è la cosa più facile da realizzare, ma vanno preparate. Le zoom sono escluse.
Per vedere se la torcia è impermeabile uso questo sistema: le smonto e cerco di individuare i punti deboli, le rimonto meno il tailcap (parlo di quelle dove il tailcap si svita, per le altre sono modalità specifiche) sul tailcap metto un palloncino d'aria gonfio e lo lego al corpo-torcia. se inizia subito a sgonfiarsi vuol dire che il problema è serio. se dopo un po' non si sgonfia allora inizio ad immergere la torcia in una bacinella. la pressione nella torcia è superiore a quella atmosferica e se ci sono perdite vedo le bollicine di aria che escono da qualche parte ma l'acqua non entra (non fa in tempo, la ritolgo subito e comunque ho visto il punto da dove perde). C'è però da tenere in considerazione e valutare il fatto che alcune guarnizioni, per come sono messe, sono capaci di non far entrare liquidi ma tengono di meno nel farli uscire.
Posso dire che trovo molto resistente agli urti il vetro delle L2 se da 2mm. l'ho trovato rigato dalla pietra pomice ma mai rotto. per prepararle uso anche nastro in teflon da idraulico ed anche pasta per guarnizioni, quella che viene usata per realizzare particolari guarnizioni sui motori.
In lavatrice il colore del corpo non cambia, almeno che non si faccia una prova con acqua calda, invece in lavastoviglie il colore della torcia diventa opaco (ciclo a 80°), guardate nella foto due torcette, quella sopra l'ho messa in lavastoviglie; è diventata "simil-arcobalenica".

.
Chiaramente, in lavatrice, con gli urti e le botte con in cestello è normale che si produca un consumo dell'anodizzazione e nel caso di antoniodattola c'è da dire che i saponi sono forti.
Una torcetta AAA l'ho trovata "abbozzata" in lavatrice per via delle pareti troppo sottili. normalmente metto anche dei panni, altrimenti il rumore e l'effetto è veramente assordante.
Per quello che riguarda l'elettronica... è tutto un programma, nel senso che i tanti distacchi che ho visto e che portano al malfunzionamento del led sono in grande parte dovuti all'impossibilità di saldare sull'alluminio, ripiegando solo su unioni meccaniche-fredde (con tutti il problemi che danno). é un problema così vasto che se devo costruire una torcia proverei a guardare altre strade per il materiale che non sia alluminio. sarebbe meglio un corpo composto dai componenti elettronici/elettrici uniti secondo le loro migliori specifiche, poi il tutto racchiuso nel corpo esterno/estetico della torcia. ma i costi aumentano e di tanto.