Qui potrebbe giocare lo spessore dei fili dei puntali che se fini hanno un loro assorbimento e calano la misurazione. Devi rifare la misurazione con dei puntali dal maggiore spessore, vedi se hai cavi elettrici di buon spessore (tienili al massimo a 30cm l'uno di lunghezza) ed una misura la puoi fare anche senza avere i puntali, (parlo se hai una minima esperienza in quello di cui ti sto parlando). dipende da quello che hai in casa a dal tuo spirito "elettrico".romeo87 ha scritto:..
Ma non mi spiego l'assorbimento della pd35....Non dovrebbe essere intorno ai 2.5-3.00 A???
Misurare la corrente al tailcap
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Re: R: Misurare la corrente al tailcap
- romeo87
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Re: Misurare la corrente al tailcap
Ma quindi, confermi che la corrente della pd35 si dovrebbe aggirare intorno a quel valore? ( 3A)
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Re: Misurare la corrente al tailcap
Sui valori della PD35 ci sono maggiori esperti di me. io posso dirti che, per dirne una a proposito dello spessore dei puntali; ho fatto ora una misura di corrente sulla torcia che ho sottomano ora, stesso tester, se uso i puntali originali mi segna 0,75Amp; se uso quelli maggiorati e più corti ho una misura di 0,91Amp. 160mA di differenza, cioè il 20% circa di differenza. tu misuri 1,5Amp se ci aggiungi un 20% arrivi a 1,8Amp.romeo87 ha scritto:Ma quindi, confermi che la corrente della pd35 si dovrebbe aggirare intorno a quel valore? ( 3A)
A questo punto bisogna vedere il tipo di batteria ed il suo voltaggio.
Su CPF ho letto che la PD35 va a 2,88Amp sul turbo, con una batteria sicuramente carica da 2600mA.
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Re: R: Misurare la corrente al tailcap
Per togliermi ogni dubbio, non mi resta che chiedere il tester al vicino domani e fare comparative...poi ti faccio sapereUltimo Katun ha scritto:Sui valori della PD35 ci sono maggiori esperti di me. io posso dirti che, per dirne una a proposito dello spessore dei puntali; ho fatto ora una misura di corrente sulla torcia che ho sottomano ora, stesso tester, se uso i puntali originali mi segna 0,75Amp; se uso quelli maggiorati e più corti ho una misura di 0,91Amp. 160mA di differenza, cioè il 20% circa di differenza. tu misuri 1,5Amp se ci aggiungi un 20% arrivi a 1,8Amp.romeo87 ha scritto:Ma quindi, confermi che la corrente della pd35 si dovrebbe aggirare intorno a quel valore? ( 3A)
A questo punto bisogna vedere il tipo di batteria ed il suo voltaggio.
Su CPF ho letto che la PD35 va a 2,88Amp sul turbo, con una batteria sicuramente carica da 2600mA.
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Re: R: Misurare la corrente al tailcap
Ultima cosa.
Al di là dell'attendibilità del valore, che tu sappia, se il tester riesce ancora a dare differenti valori di corrente ( vedi misure solarstorm ) e misurare la tensione delle batterie, non è rotto, giusto? Che poi alla fine, pare di aver capito che se succede,è solo un fusibile a farne le spese, no?
Al di là dell'attendibilità del valore, che tu sappia, se il tester riesce ancora a dare differenti valori di corrente ( vedi misure solarstorm ) e misurare la tensione delle batterie, non è rotto, giusto? Che poi alla fine, pare di aver capito che se succede,è solo un fusibile a farne le spese, no?
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Re: R: Misurare la corrente al tailcap
Eh, belle domande! Nel senso, se per rotto intendiamo fracassato, fuso-fumante, interrotto nelle sue funzioni, posso dirti che il tuo non è rotto; ma se per "rotto" intendiamo l'incapacità di svolgere correttamente ed all'interno degli standard prefissati in progetto le sue funzioni, beh, potrebbe essere rotto. Ma potresti averlo già acquistato così, non credo che vengano provati uno per uno, al più faranno a campionatura.romeo87 ha scritto:Ultima cosa.
Al di là dell'attendibilità del valore, che tu sappia, se il tester riesce ancora a dare differenti valori di corrente ( vedi misure solarstorm ) e misurare la tensione delle batterie, non è rotto, giusto? Che poi alla fine, pare di aver capito che se succede,è solo un fusibile a farne le spese, no?
Per deteriorare uno strumento di misura basta poco, basta per un attimo un aumento di temperatura su una resistenza ed ecco che quel componente sarà fuori specifica e influirà sulle misurazioni. basta il disallineamento nelle specifiche di pochi componenti e la percentuale di errore sale. Nei laboratori autentici, la campionatura o la verifica la si fa ogni mattina, prima dell'uso dello strumento, è una prassi che da la sicurezza della misura successiva. é un po' come i controlli a terra che si fanno prima di ogni decollo; aver fiducia non basta, occorre verificare. Il fusibile si rompe oltre un certo valore della corrente che gli passa per un determinato periodo di tempo, dato che la rottura è data dalla fusione, ci sono quelli istantanei, quelli semirapidi, quelli ritardati; che tipo di fusibile hai?
Comunque sia, diciamo che non dovrebbe aver subito danni; domani lo confronti con l'altro e ti fai un'idea.
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Re: R: Misurare la corrente al tailcap
Grazie mille!a questo punto, non vedo l'ora di fare il confronto...se è rotto ( nel senso della poca precisione ) lo vado a cambiareUltimo Katun ha scritto:Eh, belle domande! Nel senso, se per rotto intendiamo fracassato, fuso-fumante, interrotto nelle sue funzioni, posso dirti che il tuo non è rotto; ma se per "rotto" intendiamo l'incapacità di svolgere correttamente ed all'interno degli standard prefissati in progetto le sue funzioni, beh, potrebbe essere rotto. Ma potresti averlo già acquistato così, non credo che vengano provati uno per uno, al più faranno a campionatura.romeo87 ha scritto:Ultima cosa.
Al di là dell'attendibilità del valore, che tu sappia, se il tester riesce ancora a dare differenti valori di corrente ( vedi misure solarstorm ) e misurare la tensione delle batterie, non è rotto, giusto? Che poi alla fine, pare di aver capito che se succede,è solo un fusibile a farne le spese, no?
Per deteriorare uno strumento di misura basta poco, basta per un attimo un aumento di temperatura su una resistenza ed ecco che quel componente sarà fuori specifica e influirà sulle misurazioni. basta il disallineamento nelle specifiche di pochi componenti e la percentuale di errore sale. Nei laboratori autentici, la campionatura o la verifica la si fa ogni mattina, prima dell'uso dello strumento, è una prassi che da la sicurezza della misura successiva. é un po' come i controlli a terra che si fanno prima di ogni decollo; aver fiducia non basta, occorre verificare. Il fusibile si rompe oltre un certo valore della corrente che gli passa per un determinato periodo di tempo, dato che la rottura è data dalla fusione, ci sono quelli istantanei, quelli semirapidi, quelli ritardati; che tipo di fusibile hai?
Comunque sia, diciamo che non dovrebbe aver subito danni; domani lo confronti con l'altro e ti fai un'idea.

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Re: R: Misurare la corrente al tailcap
@Ultimo Katun
Fatto le misurazioni con quello del vicino, valori molto molto simili.
Premendo più forte la cella verso il positivo, il valore si è alzato, probabilmente fa meglio contratto, ed sia col mio tester che con quello del vicino, abbiamo riscontrati valori di picco di 1.75-1.80 A ....
Credo che sia comunque poco,o sbaglio?
Fatto le misurazioni con quello del vicino, valori molto molto simili.
Premendo più forte la cella verso il positivo, il valore si è alzato, probabilmente fa meglio contratto, ed sia col mio tester che con quello del vicino, abbiamo riscontrati valori di picco di 1.75-1.80 A ....
Credo che sia comunque poco,o sbaglio?
- romeo87
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Re: R: Misurare la corrente al tailcap
Fatta qualche misurazione in direct di un xm-l u2, ecco il valore...
In realtà è arrivato anche a 2, poi è risceso ed ho staccato per non scassare il multimetro...

In realtà è arrivato anche a 2, poi è risceso ed ho staccato per non scassare il multimetro...
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Re: R: Misurare la corrente al tailcap
Ah, quindi ha una molla anche al positivo; non è che fa un migliore contatto, è che le spire della molla, quando viene premuta, si trovano sullo stesso piano (magari non tutte, ma molte) e si toccano portando, nei fatti, la lunghezza della molla ad accorciarsi, molla con il filo più corto significa meno resistenza e quindi un passaggio maggiore della corrente (e della tensione; qui i due elementi si "abbracciano").romeo87 ha scritto:@Ultimo Katun
Fatto le misurazioni con quello del vicino, valori molto molto simili.
Premendo più forte la cella verso il positivo, il valore si è alzato, probabilmente fa meglio contratto, ed sia col mio tester che con quello del vicino, abbiamo riscontrati valori di picco di 1.75-1.80 A ....
Credo che sia comunque poco,o sbaglio?
La differenza che ho riscontrato io, al volo, facendo un confronto tra puntali con filo fino e puntali con filo grosso, era all'incirca il 20%. ora io penso che tu (ed il tuo vicino) utilizzi dei puntali a filo fino, nel caso aggiungi un 20% alla tua misurazione (come se fosse fatta con filo grosso) e siamo già a 2,16Amp. è tutto a "spannometro" ma per dare un'idea.
Che batteria usavate? A che voltaggio? A volte conta anche come si pone il puntale, di punta potrebbe creare più resistenza che dando un fianco della punta alla batteria, prova ad aumentare l'area di contatto tra puntale di misura e polo negativo della batteria, basta il lato della punta del ...puntale.