Bello; lo cercherò anche io. Però ho letto che a 40A ha una possibilità di errore del ± 2%, questo significa che nella scala (entro la scala) dei 40Amp può sbagliare di più o meno 800mA. Che vede i 10mA significa solo che te li visualizza sul display come indicazione numerica (quindi la "virgola mobile") o "tacchetta" se indicazione lineare. Preferirei una scala minore; a 20Amp il 2% sono 400mA e su quella del 10 sono sempre più o meno 200mA.pie_tr0 ha scritto:
io ho questa e costa una trentina di euro
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e vede i 10 mA sulla scala dei 40A
Io per le misure uso dei tester cinesi quando l'approssimazione mi va bene, lo strumento che ho ora in casa per le misure più precise è un semplice GBC MS 8209, mi piace perchè è anche luxometro (misura anche l'umidità; la temperatura ed il suono) ed ha due scale per l'amperaggio: 400mA e 10Amp con un margine di errore del ±3%, quindi sulla scala dei 400mA può errare di ±12mA e sulla scala dei 10Amp di 300mA, sempre più o meno.
Il prodotto che hai tu ha una accuratezza maggiore, ma avendo una scala più ampia risulta essere meno preciso; se avesse una scala anche a 10 o 20Amp sarebbe ottimo per le misurazioni di noi torciofili.
Sugli strumenti ricordo poi una cosa; la percentuale di errore (ma parlo ora degli strumenti analogici) viene misurata facendo una media, ma a "centro banda", risulterà più preciso. Cioè uno strumento analogico che misura i 40Amp (fondo scala) con una approssimazione del 3%, questa approssimazione è calcolata nella media ma sarà minore in una certa area di centro-banda (o centro-scala), quindi, diciamo da 15Amp a 25Amp ed andrà aumentando verso gli estremi di banda.
Ora non so se tale caratteristica passa anche sugli apparecchi di misura digitale, una parte di me ritiene di no, ma andando a valutare l'approssimazione degli elementi a stato solido, come resistenze, condensatori ed altro, nei calcoli interni che l'apparecchio digitale deve realizzare per esporre una misura, mi sa che troviamo un andamento non lineare ma curvilineo, ondulare, quindi una scala anche digitale potrebbe (dico potrebbe, devo verificare) avere un errore minimo nella sua parte centrale ed aumentare agli estremi. Ora, gli strumenti più costosi hanno una logica che compensa questi squilibri, ma costano veramente centinaia di euro, se non migliaia; al di sotto di una certa qualità (certificata) una scala amplia sarà precisa comunque di più al suo centro-banda e meno precisa rispetto ad una misurazione fatta su una scala che quanto più si avvicina al doppio della misurazione da effettuare. Cioè una scala a 40 sarà più precisa a misurare 20 piuttosto che 5 o 35. Come ripeto però devo verificare se sulla strumentazione elettronica (che comunque usa componenti ad andamento non lineare perchè risentono di temperature, frequenze, ecc.) quello che avviene nella strumentazione digitale è così evidente o trascurabile ed in quale misura.
Scusate se mi sono lasciato andare a dissertazioni che in me sono di vecchia memoria.