[Articolo] Batterie del futuro

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PIETRO
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Re: [Articolo] Batterie del futuro

Messaggio da PIETRO » 22/03/2011, 19:02

Budda ha scritto:invece sì Gintonik.
Torno da una conferenza sulle nanotecnologie organizzata da Confindustria, con docenti universitari del settore.
viste le dimensioni subcellulari dei nanotubi non si conoscono ancora indicazioni riguardo il livello di pericolosità per i viventi.

I primi test effettuati non hanno dato risultati positivi.

Carissimo Budda,
sono completamente ignorante in materia e desidererei che tu chiarissi il concetto dei nanotubi ed in che cosa consiste la loro eventuale pericolosità. Doveroso un ringraziamento a Dorgabri che ha segnalato l'articolo.
Pietro

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alfapad
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Re: [Articolo] Batterie del futuro

Messaggio da alfapad » 22/03/2011, 19:15

I nanotubi di carbonio sono dei fogli di carbonio dello spessore di un atomo ripiegati su se stessi per creare tubi di dimensioni nanometriche (millesimi di millesimi di millimetri). Sono di scoperta relativamente recente e hanno caratteristiche particolari. Essendo così piccoli non si conosce bene l'interazione con le cellule viventi...

@ budda: se possibile posso sapere in che ambito lavori?
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Re: [Articolo] Batterie del futuro

Messaggio da alfapad » 22/03/2011, 19:43

Bene, l'ho riletto meglio.


...e devo smorzare un po' di animi. Prima di tutto il titolo è fuorviante, come scritto non si tratta di una batteria, ma di un capacitore, cioè un contenitore di carica, praticamente inutile da solo nel nostro campo (a meno non vogliate un flash di due secondi...).
Secondo, ora come ora i nanotubi hanno costi e volumi di produzione improponibili per il mercato...
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Budda
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Re: [Articolo] Batterie del futuro

Messaggio da Budda » 22/03/2011, 20:02

Sono uno studente ricercatore.
Studente per quanto concerne il corso di laurea di Biotecnologie Farmaceutiche
Ricercatore per un laboratorio didattico sulle energie rinnovabili.

Il problema dei nanotubi è che quegli affari sono dannatamente piccoli che entrano nelle cellule senza problemi. E quando cose che non ci sono mai state nelle cellule minacciano di entrarci senza problemi... chi lo sa che succede?
Purtroppo in passato si è stati incauti, per TANTI motivi, su alcune scoperte (radioattività, amianto, farmaci).
Per adesso questo approccio è diventato più cauto per fortuna.

Altre volte si è puntato molto su "scoperte" che poi si sono rivelate dei buchi nell'acqua, come per le applicazioni farmacologiche della genetica. In questo caso però i danni sono stati minori.


Ancora adesso si sa pochissimo del perché i nanotubi (che non sono per forza di carbonio, possono essere composti da diversi atomi), pur essendo composti da atomi di cui la natura chimico/fisica è STRAconosciuta, diano risultati mai visti e totalmente differenti rispetto a ordini di grandezza dimensionale superiori. Alcuni isolanti, ad esempio, conducono; e viceversa.
Ci sono diverse ipotesi sul perché ciò avvenga, ma di certo ancora poco.
Oltre ai nanoTUBI esistono delle "nanolamine", insieme ad altre forme, come il grafene.

Lo ripeto per l'ennesima volta. Non leggete le sezioni scientifiche dei giornali. Chi le scrive è un giornalista, non uno scienziato. di articoli con il titolo "scoperto l'elisir della vita eterna" ne escono uno ogni dieci giorni, e sono privi di valenza scientifica: chi li scrive è un giornalista che ne sa poco, chi mette il titolo (sempre, per tutti gli articoli) è una persona DIVERSA da chi scrive l'articolo, e lo inventa proprio per poter invogliare la gente a leggerlo.
Gli unici articoli attendibili sono quelli fatti su riviste di settore, ovviamente in INGLESE (science, nature, ecc ecc...)


Giusto per fare un esempio.
Il giornale titola: scoperta molecola che agisce bloccando xy.
Il mio docente commenta: siamo tutti contenti per le scoperte che vengono fatte tutti i giorni. Però non siamo così ottimistici perché:
se sei bravo e fortunato scopri una molecola che teoricamente funziona.
Se sei ancora più bravo e fortunato la tua molecola funziona dentro UNA cellula.
Se sei ancora più bravo e fortunato la tua molecola funziona in cellule in vitro.
Se sei ancora più bravo e fortunato la tua molecola funziona su organi.
Se sei ancora più bravo e fortunato la tua molecola funziona su organismi da laboratorio
se sei ancora più bravo e fortunato la tua molecola funziona su UN uomo.

POI c'è il grande scoglio della sperimentazione umana, dove 10'000'000 fattori entrano in gioco. Quindi immaginate la rilevanza che ha questo articolo.

Scoperte così si fanno tutti i giorni, però è già bello se una su 10 passa al test successivo.
Sarebbe come inventare le macchine che guidano da sole: prima devono fare un parcheggio da sole in laboratorio, poi in una via, poi in salita/discesa, poi devono muoversi nel traffico, poi devono muoversi in città e in autostrada.
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Re: [Articolo] Batterie del futuro

Messaggio da Budda » 22/03/2011, 20:37

Con nanotubi si intendono, come già detto, strutture regolari cilindriche composte da atomi. Sono piccoli, perché composti da poche fila di atomi:
Immagine

uno strato di molecole "nano" può tranquillamente essere fatto con poche fila di atomi.

L'applicazione più conosciuta probabilmente è quella del biossido di titanio, che ha attività idrorepellente e fotocatalitica
http://www.youtube.com/watch?v=BnxMsk4N ... re=related
http://www.youtube.com/watch?v=MILxgpU8 ... ature=fvwp
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Re: [Articolo] Batterie del futuro

Messaggio da PIETRO » 22/03/2011, 21:04

Grazie ad Alfapad e Budda per le sollecite ed esaurienti risposte. Per Budda complimenti per il suo impegno scientifico.
Pietro

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