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Re: Progresso o regresso?

Inviato: 18/02/2021, 14:10
da Bullmaster
Mi correggo in parte: Imalent utilizza nella sua MS18 proprio un sistema heat pipe, e, probabilmente, è proprio grazie a questo accorgimento che riesce a raggiungere certe potenze.
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Rimane il quesito sul perché nessuno utilizzi ancora le vapor chamber, che presentano il notevole vantaggio di poter canalizzare il calore in 2 direzioni (le heat pipe sono unidirezionali) potendo, ad esempio, dirottare il calore su una testa ed una coda opportunamente "alettate" lasciando il corpo della torcia relativamente "fresco".

Altro esempio di heat pipe in campo torce con superfice ben alettata:
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Per Faendal: a quanto pare la questione non è tanto campata per aria... ;)

Re: Progresso o regresso?

Inviato: 18/02/2021, 14:39
da Faendal
Bello, grazie, io avevo in mente solo la Acebeam e la Astrolux con le ventoline nell'impugnatura, e avevo dimenticato questa imalent con le ventole "dentro", e non essendomene mai interessato non avevo visto come funzionava.
Ma poi questo dalla descrizione non è proprio un sistema vapor chamber?
Comunque: evidentemente si può e funziona, probabilmente c'è comunque qualche limitazione dovuta alle dimensioni relativamente contenute delle torce.
Poi bisogna vedere se e quanto sistemi del genere potranno diffondersi al punto da renderli un po' più convenienti dal punto di vista economico

Re: Progresso o regresso?

Inviato: 18/02/2021, 17:55
da Bullmaster
Faendal ha scritto:
18/02/2021, 14:39
Ma poi questo dalla descrizione non è proprio un sistema vapor chamber?
Guarda, visto così mi sembra un dissipatore a heat pipe "tradizionale" ma nulla impedisce che a contatto con il driver ci sia un sistema vapor chamber, dalla foto in effetti non si vede, e i due sistemi sono talvolta utilizzati insieme per migliorare la dissipazione del calore.
In questo articolo sono ben spiegate le differenze, ovviamente applicate al campo dell'informatica dove questi sistemi sono più diffusi.

Re: Progresso o regresso?

Inviato: 01/08/2022, 15:57
da sexydesign
E allora quale sarebbe la soluzione?
Il mio pensiero corre subito ai dispositivi "heatpipe" e "vapor chamber", sistemi assolutamente passivi, adattabili a qualsiasi forma, ed in grado di trasferire rapidamente ed in modo efficiente il calore.
Questi sistemi sono da tempo utilizzati nel raffreddamento dei processori dei computer e degli smartphone, ma pare che non attirino assolutamente i produttori di torce.
Ora mi chiedo, è un sistema già valutato inefficiente per questo settore(per limiti intrinseci di questa tecnologia), o semplicemente reputato non conveniente?

quello che ho sempre pensato io ma evidentemente ci vuole oiu' tempo a realizzarlo e costerebbe magari utilizzando Peltier cooler cosi' da avere una ventola o altro alimentato dal calore prodotto senza consumare batteria (non amo le ventole si sporcano subito ma una micro pompa e rfaffreddamento a liquido sigillato sarebbe top.
e i motori sterling?

Re: Progresso o regresso?

Inviato: 06/08/2022, 0:00
da mat
Giancarlo ha scritto:
14/02/2021, 7:40
Solitamente nella pubblicità sul web o sulle confezioni delle torce ciò che viene riportato in modo più evidente sono i lumen. Naturalmente si tratta dei lumen emessi dalla torcia al livello Turbo ma la gente non lo sa, tranne i torciofili. Ebbene, secondo me questo comportamento dei fabbricanti e venditori equivale a una vera e propria truffa. :torciata:

Pinco Pallino ha bisogno di una torcia abbastanza potente perchè abita in una villa isolata in campagna. Legge sulla scatola l'output della torcia, gli va bene, e la compra. Una volta a casa, appena si fa scuro, corre fuori per vedere come la torcia illumina il suo terreno. Wow! Esclama soddisfatto, sembra giorno! Mentre dirige la torcia qua e là esplorando il terreno, improvvisamente la luce si riduce alla metà. Ma che dico? Meno della metà! :-o Accidenti, la torcia dev'essere difettosa, è il primo pensiero. Naturalmente voi sapete che la torcia non è affatto difettosa, è lo step-down del Turbo che ha drasticamente ridotto l'output. Forse funzionava a tempo o forse rilevava la temperatura, ma che cambia?

A mio parere la pubblicità delle torce dovrebbe indicare soprattutto il livello di luce sostenibile sino all'esaurimento delle batterie. Vale a dire quella luce che dura un'ora o due e che uno ci può lavorare senza brutte sorprese. L'output massimo, il turbo, non ha più diritto d'essere considerato l'elemento principale nella pubblicità della torcia perchè negli anni più recenti la sua durata è andata riducendosi a tempi ridicoli e tale riduzione è sempre più marcata. Basti pensare alla recentissima Imalent MS03, una EDC, che dichiara 18.000 lm ma dopo soli 45 secondi piomba a 2000 lm! Ma neppure i 2000 lm sono sostenibili, :-o difatti lentamente il livello di luce cala ulteriormente per stabilizzarsi - finalmente! - a 1350 lm.
In tale contesto il turbo va considerato semplicemente come una luce d'emergenza, di breve durata, da attivare in situazioni speciali che richiedono una luce intensa che però la torcia non può sostenere per più di pochi secondi.

Se si considerassero le torce guardando soprattutto alla loro luce sostenibile, come si faceva 20-30 anni fa con le torce dotate di lampadine a incandescenza, le vendite dei produttori crollerebbero drammaticamente. Ma quanto può ancora andare avanti questa burla? Finché le torce sono un passatempo o oggetto di collezionismo può anche andare, ma se servono per lavorare è la luce sostenibile quello che conta.

Ma cosa hanno in testa i produttori di torce a LED? Far soldi ovviamente, ma data la lentezza dell'evoluzione tecnologica in questo settore, ecco che accadono cose strane come quella che descrivo di seguito come esempio lampante, IMO.

Circa tre anni fa la imalent mette sul mercato una medio thrower, la RT35, che con i suoi 2350 lm raggiunge i 1338m. E la durata del turbo non è male: 8 minuti. Ora questa bella torcia viene sostituita con la RT90, che ha quasi lo stesso tiro, 1308m, ma che per arrivarci impiega oltre il doppio dei lumen e, soprattutto, li mantiene per soli 70 secondi dopodiché da 4800lm scende a 1350lm, molto meno di un terzo! Perfino i 2800lm del livello High non sono sostenibili, infatti dopo 90 secondi scendono a 1350lm. Questa è la cruda verità: questa è una torcia che per le sue dimensioni non sostiene più di 1350lm. Ma se i lumen sono questi allora preferisco una classica EDC da 1000lm veramente tascabile risparmiando un sacco di soldi, di peso e ingombro!

Riassumendo, la RT90 riscalda molto di più, consuma le batterie molto più rapidamente, e soprattutto la durata del turbo è ridicola. Unici vantaggi rispetto alla vecchia RT35 sono uno spot più ampio, più spill e dimensioni più ridotte. Il prezzo delle due torce è quasi lo stesso.

Analizzando i mutamenti avvenuti in tre anni cerchiamo di comprendere l'intento del fabbricante, il quale sa bene che il triplo dei lumen e la presenza del LED SBT90.2 sono elementi che attraggono, anche se in verità sono proprio loro che determinano l'imperdonabile difetto della torcia: il turbo di soli 45 secondi. Ma anche le dimensioni ridotte, anche se rendono la torcia tascabile in un giaccone invernale con grosse tasche, limitano però la dissipazione del calore, altro elemento che senz'altro ha contribuito ad accorciare la durata del turbo e dell'High.

IMO l'introduzione del LED SBT90.2 è stata la rovina delle thrower! :twisted: Prima montavano tutte l'ottimo CREE XHP35 Hi ed erano torce agili dove il tiro era affidato soprattutto alla grossa parabola e non alla potenza bruta dell'output. Penso alla vecchia Thrunite TN42 che con soli 2000lm arrivava a quasi 1550m di distanza senza problemi di runtime, o alla Astrolux MF04 che con 2700lm raggiungeva i 2416m che restavano per ben 12 minuti. Infine, anche se piuttosto pesante, la BLF-GT ha le stesse prestazioni ma senza step-down! E senza ventole! Oggi su tutte queste torce il LED è stato sostituito con l'SBT-90.2 e la durata del turbo si è ridotta drasticamente. Valeva la pena per avere un po' più di spill?

In conclusione, penso che per le torce citate e simili la pubblicità dovrebbe dichiarare in primis la luce sostenibile e poi la "luce d'emergenza" di 30-60 secondi, che possiamo chiamare anche turbo. Volendo proprio. Perché diciamocelo pure: la luce sostenibile non è altro che la luce che la torcia può emettere senza danneggiarsi, mentre il cosiddetto turbo è qualcosa di eccessivo che viene quasi subito interrotto altrimenti danneggia la torcia e ci brucia le mani. Le maniglie dovrebbero servire soltanto a rendere la torcia meglio maneggiabile e le ventole neppure a parlarne.

Una curiosità: tra la RT35 e la nuova RT90 quale comprereste, ammesso che necessitiate di una medio thrower? ;)

PS: Una cosa a favore della Imalent va detta: è l'unico produttore che nelle specifiche dichiara la durata del turbo.


RT35-RT90.jpg
Spec.png


tutto vero, nulla da dire, feci un post simile un po di tempo fa dove dissi infatti che io in una torcia considero il livello piu' usabile che puo' essere quello basso o medio, ovvero quello che mi da discreti lumen sufficienti per vedere decentemente e un buon runtime, il turbo lo considero poco, non scelgo una torcia per il livello turbo o lumen massimi anche perche' il turbo per un uso quotidiano non lo uso mai.
il turbo è un po come gli abbaglianti della macchina, servono per vedere meglio per pochi secondi e basta.
un altra cosa che noto in molte torce è che hanno un livello basso con pochi lumen e un run time breve, ad esempio la mia acebeam k65 trovo che abbia il miglior livello basso che ho mai visto, 700 lumen (che sono tanti per un livello basso) per 10 ore di autonomia (tanti), infatti uso sempre questo livello per un uso quotidiano insieme al medio, è tanta luce e arriva lontano, non devo neanche scomodare il livello alto e turbo..
ecco, trovo che le torce debbano migliorare-incrementare proprio questi livelli piu' bassi che alla fine sono quelli piu' usabili. :anim_32: