Ringrazio RofisLight per aver dato la possibilità di recensire questa torcia, inviandola per scriverne a riguardo. Sotto troverete una recensione con i pareri che mi son sentito di dare. Sempre benaccette le impressioni e le idee di tutto il forum


Rofis G01 XP-G2 S3
( weapon light )


Alcuni miei semplici scatti :


La G01 nasce per offrire un ruolo particolare : far luce mentre si usa un'arma da fuoco

...Far luce, ma anche abbagliare


Profilo della torcia montata sulla sagoma






La forma è abbastanza spigolosa



Il tastino in gomma offre buon grip






Posizione delle mani a sagoma imbracciata



La G01 ha una testa che sporge abbastanza dal punto di fuoco



La lente ha trattamento A.R. antiriflesso ; il led in fondo alla parabola SMO è un XP-G2 S3


Il tailcap è tondo ed ha profondi rilievi per poter offrire grip alle dita, mentre si svita




Alcune vedute



La G01 nasce da un monoblocco di alluminio

Il bezel è tondo e l'anodizzazione HA III è ben eseguita, senza difetto alcuno




Abbiamo filetti non anodizzati, ben scorrevoli ; la molla al tailcap ha giusta tensione. Al polo positivo troviamo una piastra liscia, senza molla

Il tasto al tailcap sporge abbastanza da poterlo rintracciare facilmente


Buono il lettering
Arma letale

...E' la prima volta che prendo in mano una torcia dedicata all'uso con la pistola


P.S. : con l'ausilio di un confidente di lunga data è stata simulata la presenza di una persona a tot metri di distanza dal punto in cui i beamshot son stati scattati. In tal caso " Giovannino " - click - si è prestato con docilità al nostro test


Confezione ed oggettistica a corredo :






La piccola confezione di rigido cartone presenta le principali caratteristiche già esternamente ; aprendola troviamo la torcia in un blister plastico con - a corredo - O.R. di ricambio, cella CR123A già inserita nella torcia ( con linguetta di plastica da estrarre per chiudere il circuito ), sistema di chiusura per la slitta e foglio delle istruzioni. Nelle fotografie soprastanti la G01 non è stata montata con il sistema a vite perché nella sagoma di plastica non era possibile eseguire l'operazione, cosa fattibile con un'arma vera.
Sotto nello spoiler c'è il libretto delle istruzioni :
Spoiler: show
Ergonomia e funzionalità

La G01 è un modello espressamente votato a montarsi su un'arma da fuoco e pertanto le poche valutazioni ( da profano ) che farò... saranno motivate provandola montata su una sagoma, come presentato nelle fotografie. Prego i lettori di dar ulteriori descrizioni al tema qualora sappiano dir in merito qualcosa di più se usano un'arma con torcia annessa, grazie


Per generare la prima accensione bisogna togliere la linguetta di plastica presente tra la cella CR123A già fornita e la molla al tailcap ; aprire la G01 inizialmente è cosa un po' difficoltosa data la slitta soprastante che limita il movimento rotatorio che le dita imprimono al tailcap, comunque basta far buona presa coi polpastrelli e senza problemi questo si sviterà avendo filetti ben filanti. Un O.R. gripposo genera buon attrito e sicurezza contro le infiltrazioni d'acqua. La cella necessita di polo positivo a bottone ( sporgente ) dato che la piastra sul driver internamente alla torcia è piatta. Al tailcap abbiamo una molla non placcata avente giusta tensione. Il tailcap è davvero leggerissmo, con esili spessori. Il corpo torcia è ricavato dal pieno, dunque - a lato del tailcap e zona anteriore - il resto è un tutt'uno.
Montando la torcia sulla sagoma della pistola ritengo la sua posizione adatta a non crear ombre ( la canna resta indietro rispetto alla lente ) e per ergonomia... un gesto fa rintracciare il " naso " esterno della G01 e così il tastino elettronico tondo che sporge dal corpo torcia. Simulando delle scosse secche sulla G01 ( colpi di piccolo martello opportunamente avvolto con lembo di straccio ) la torcia non si è mai spenta : ricordiamoci infatti che il rinculo dell'arma da fuoco genera ( sulle masse non fisse ) un sensibile scuotimento ( si poteva teorizzare che la batteria interna magari si muovesse perdendo così il contatto, dunque la luce spegnendosi ). Se avete altri test da fare scrivete pure.
L'interfaccia ( U.I. ) così si compone :
A torcia spenta basta una pressione del tasto elettronico in testa e si avrà il momentary-on ( se l'interruttore è premuto continuativamente sotto agli 0,5 secondi di tempo ) mentre si avrà l'accensione continua se la pressione è superiore agli 0,5 secondi. A torcia accesa un click veloce fa accedere al secondo livello disponibile ( strobo veloce ) ed un altro click ciclerà l'output sul livello precedente. Per spegner la torcia basta premere continuativamente l'interruttore per ca. 1 secondo. Facile ed istintiva : dato l'uso che si propone la G01... non credo che altri livelli servano. Mi chiedo se il livello momentaneo non fosse stato meglio inserirlo con una diversa modalità di gestione, può infatti servire accendere momentaneamente la torcia per " X " tempo senza doverlo conteggiare in frazioni di secondo. Il tastino elettronico in testa lo si rintraccia al volo ed è sporgente quanto basta per poterlo riconoscerlo con le dita sul resto delle linee del corpo torcia, in tutto abbastanza lineari e spigolose. Mentre si imbraccia l'arma deve intervenire l'altra mano a generare l'accensione, con un facile gesto. L'immissione della cella è relativamente facile e si possono usare sia celle usa e getta CR123A sia celle ricaricabili RCR 16340.

Fascio Luminoso e tinta

La luce della nostra Rofis G01 nell'esemplare qui provato si attesta su una tinta bianco fredda per nulla fastidiosa, ad occhio non vira su alcuna contaminazione ( verdini o azzurrini ) dallo spot allo spill. Lo spot si demarca bene dalla geometria dello spill, l'allungo è sui 70 metri reali ad occhio ; esistono due cerchi concentrici ai lati estremi dello spill che comunque non danno alcun fastidio.
Per mirare fino a 50+ metri nella notte trovo la scelta dell' XP-G2 montato ottima perché offre un buon connubio tra potenza e tiro, il tutto rimanendo in volumi molto compatti.
Valutazione dello Spill :
Presa la G01 e posta su un piano alla stessa altezza della postura di quando la si ha in mano mentre si tiene puntata l'arma davanti a sé ( spot rivolto all'infinito, ovvero parallelo al piano di camminata ) è stato valutato lo spill relativamente al punto ove si poggiano i piedi e si è notato che parte a circa 90 cm. dalle proprie scarpe, con un angolo di apertura sui 90 / 100° ca. . Lo spot è vivo sul resto ed ha caratteristiche da torcia da medio tiro.

In foto si riprende lo spill al suolo : un " sotto-spill " più debole a terra purtroppo non è stato ripreso dalla macchina fotografica


La geometria del fascio è omogenea, come artefatti ci son due cerchi concentrici esternamente ai bordi estremi dello spill ( foto presa a <40 cm. da un muro bianco )
Beamshot :
Sotto alcune foto con distanza a 25+ metri che mostrano la portata del fascio e la tinta :
Immagine diurna : alberi a 25 e 40 metri :

Control Shot
Scatto notturno sui vari output ( Giovannino è alto 190 cm. ) :

Turbo con cella 16340 RCR

Turbo con cella CR123A
Immagine diurna : alberello a 70 metri
Scatto notturno :


Turbo con cella 16340 RCR

Turbo con cella CR123A
Schema del Runtime :

( clicca )

( clicca )
Notiamo che la torcia accetta sia una CR123A che una RCR 16340 Li-Ion ; l'esemplare testato ridà come valori dei dati abbastanza diversi da quanto riportato in copertina : con una RCR 16340 otteniamo un andamento semiregolato, il led produce 580 lm. di potenza ed un tiro molto superiore a quanto citato ( 9.000 CD di picco ), mentre con una CR123A primaria usa e getta la potenza sta sui 200 lumens, con un tiro sui 3.000 Lux/1m. circa : in tal caso la regolazione è ottima e piatta dall'inizio alla fine. Il dato di tiro in copertina quindi imho è da rivedere, come la potenza generata con una CR123A.
Per quanto riguarda l'uso di una CR123A o di una 16340 RCR non ci sono segnali visivi che determinino l'avvenuta scarica della cella : dunque meglio usar batterie ricaricabili con PCB di protezione visto che è lo stesso PCB che interromperà l'erogazione di corrente una volta sopraggiunta la soglia dei 2,75 Volt sotto carico ( la luce si spegne ). Circa i runtime ANSI segnalati anche qui ho riscontrato discrepanze.
Inevitabile usare una RCR button-top se volessimo abbinar la G01 all'arma da fuoco : lo spill è molto più vivo e oltre ai 60 metri il dettaglio del target ad occhio migliora sensibilmente con 600 lm. , rispetto che con l'uso di una CR123A che darà 1/3 della potenza / tiro.
Qui i dati rilasciati dalla Casa :

http://www.rofislight.com/products/rofis-g01/
Nella prova del Ceiling Bounce usando il luxmetro e i rilievi offerti precedentemente da altre torce di cui si conoscono i valori ANSI reali... per proporzione si son riscontrate queste potenze :
Con cella RCR 16340 Li-Ion :
Lumens : 580
Tiro : ca. 9.050 CD
Con cella CR123A :
Lumens : 200
Tiro : ca. 3.100 CD



PRO

- Facile U.I.
- Costo umano, costruzione ben eseguita
- Fascio geometrico ragionato
CONTRO

- Avrei preferito aver una segnalazione di avvenuta scarica della cella sul finire dell'autonomia ( es. : due blink della luce )

Considerazioni Finali

Per uno come me digiuno dall'uso di armi non è facile aver occhio clinico sui dettagli che possono subito risultare adatti o meno ad un modello di nicchia come questo, del resto due test hanno ricondotto la nostra G01 ad un'uso pratico ; comunque si mostrano curve e potenze variegate usando due formati di cella diversi per chimica. Per il resto non vedo nulla di male ed anzi la G01 la ritengo all'atto pratico facile da usare e intuitiva, senza inutili fronzoli. Torcia che mi è piaciuta, pure Giovannino ha alzato il pollice verso l'alto anche se... qualcuno gli ha puntato una pistola contro, per tutta la serata !


Grazie per aver letto questa recensione !!!


Ne discutiamo qui - Click -.

