Torcia Militare Tedesca Daimon PolyLux 9253
Bulbo INC , 2 batterie "D"
Una tenue luce tra tende, zaini e reticolati
Il ritrovamento di questa Daimon PolyLux 9253 è stato - si può dire - quasi casuale

Sempre " per caso " ecco affiancarsi, a questo ritrovamento, un'altro di valore forse anche superiore... di ben quattro celle originali Superpila Zinco Carbone degli anni '50 in perfetto stato di conservazione... senza più tensione, ma davvero immacolate. Non si tratta di repliche ma semplicemente di oggetti appartenuti ad un collezionista reperiti nel tempo qua e là per l' Italia. Non potendo starmene a guardarle con la bavetta alla bocca


Qui lascio sotto le foto dell'esemplare Desert Tan, passando poi in rassegna le altre che ritraggono la torcia acquistata ( verde marcio opaco ) :












Sotto è presente il mio esemplare : ecco alcuni semplici scatti corredati di descrizione :


La Daimon PolyLux 9253 si imbraccia con naturalezza sebbene sia abbastanza voluminosa.

Alla sommità dell'interruttore meccanico a scorrimento c'è un pulsante rosso tondo per l'azionamento del Momentary-On.

Il lato sinistro.

Il lato destro.

Ecco un pirolo d'azionamento ( a guida ) della lente colorata.

Lente bianca.

Lente rosso/arancio.

Lente verde.

L'abbinamento delle lenti rosso/arancio e verde crea una lente pseudo-blu scuro.



Particolari delle scritte in altorilievo / bassorilievo.

La mollona retrostante è abbastanza dura e si aziona facendo una decisa pressione alla sua base.



Un vecchio zaino da marconista e la Daimon angolare pronta all'uso !

Eccola posizionata sul retro dello zaino.

Confronto dimensionale tra la PolyLux e la Torcia a lanterna del F.lli Pagani.
Ecco le Batterie Superpila " D " Zinco Carbone d'epoca ( anni '50 ) :


Queste celle d'epoca ( senza più tensione ) sono degli anni della torcia presa in esame : hanno etichetta esterna di carta incollata.

Una precisazione scritta sul retro


Il particolare del disegno centrale raffigurante una Pila di Volta da cui esce un lampo d'elettricità.

Ai bordi del polo positivo c'è un solco circolare che corre lungo tutta la parte finale della plastica verde di isolamento.


I poli positivo e negativo.

Una foto ritraente il set completo delle quattro celle Superpila.

Ecco due " D " a confronto : la " nonnina " Zinco Carbone e la nipote Alkalina


Già in mano si nota una bella differenza di peso tra le due batterie... proviamo a quantificarla con una bilancina...


Batteria " D " Alkalina... 143 grammi...

Batteria " D " Zinco Carbone... solo 71 grammi : è pesante la metà rispetto all'altra batteria !...



Un possibile improvvisato " portabatterie d'epoca "...


Qui ci stanno due " D " comode comode o, premendo a fondo il tessuto... anche quattro.
Ergonomia

Imbracciare la Daimon PolyLux è facile anche se l'interruttore ON-OFF risulta abbastanza più basso rispetto a quello che il dito della mano sembrerebbe chiedere mentre il tasto " Momentary On " è in posizione perfetta per un utilizzo rapido ed istintivo. Lo stesso dicasi per l'azione di scorrimento dei piroli ( a slitta ) che sono nella giusta posizione per poter essere spinti o ritratti dalle dita. La torcia è comprensibilmente voluminosa e la mano l'afferra con tutto l'interno del palmo visto il generoso diametro del suo corpo centrale ; al tatto la vernice opaca restituisce un chè di ruvido, sensazione comunque non sgradevole. Non ci sono giochi di parti instabili o qualche " effetto maracas " : la torcia è meccanicamente ben costruita senza posizionamenti ballerini o spazi morti tra gli assemblamenti. Si svita solo il Tailcap per l'inserimento delle due celle " D ", per il resto la torcia è un monoblocco di lamiera piegata, pressata e rivettata a dovere.
Fascio Luminoso
La luce emessa si attesta viva solo con batterie cariche e - nel classico canovaccio delle " INC " - il fascio del bulbo da 3,6 Volt è fruibile sui 25 / 30 metri massimi di distanza, con una potenza di circa 15 / 20 Lumen ( chiaramente in " direct drive " : più le batterie son scariche e meno luce ci sarà ). Son presenti artefatti nella geometria del fascio luminoso sebbene lo spill sia sufficientemente omogeneo, mentre lo spot è ben delineato e molto più vivo sul resto, ciò usando la lente traparente. Se azioniamo la lente rossa/arancio abbiamo un abbassamento di luce pari a circa 1/3 del totale ; con la lente verde la luce cala ancora di intensità e con l'abbinamento delle due lenti la luce è ridotta ad un debole firefly di colore bluastro che consente di poter illuminare al massimo fino a circa 30 centimentri davanti a sè, evidentemente solo per la lettura di cartine od operazioni simili d'estrema prossimità.
Alcuni pareri...
PRO

- Torcia a mio parere bellissima, sia funzionalmente che esteticamente
- Il sistema a scorrimento " a slitta " dei vetrini colorati rende veloce il cambio di tinte
senza pericolo di perdita di piccole parti ( es. : vetrini sfusi da montare a parte )
CONTRO

- Infiltrazioni d'acqua abbastanza probabili...
- Il lamierato è sottile ed in alcuni punti davvero " risicato "
IMPRESSIONI FINALI

Questa torcia mi piace molto e l'abbinamento delle celle d'epoca non fa che " impreziosire " il " piccolo giocattolo " che è stato recuperato dall'oblio, sentendomi un pò in debito verso chi nel corso di tutti questi anni non ha ceduto all'impulso di buttar via " il vecchio " per tener solo le novità : per me quel " vecchio " suona di " novità " anche se è una novità antecedente... e non prossima a questo mio tempo

Segnalo in merito al tema " Torce angolari militari " il bel thread di Pauser ! ( Click Quiiiii


Questa classica Daimon sembra non conoscer tramonti... riaccender la sua luce sarà per lei una nuova alba !
Grazie per aver letto questa Militar-Recensione !!!

Ne discutiamo qui ( Click ).
