Modding spazzolino elettrico
- bonanino
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Re: Modding spazzolino elettrico
Ma aprire una piccola guida allo spazzolamento dei denti no?
proprio ieri ho comprato il nuovo spazzolino elettrico ma sopra non c'erano le istruzioni su come pulirli.
Diciamo che sono fortunato che non ho mai avuto bisogno del dentista, pero migliorare un po la situazione dei denti non mi darebbe fastidio. poi con una maggiore manualita ed esperienza si puo andare di mod degli spazzolini come si fa con le torce. Poi si fara la caccia non piu al lumen ma alle vibrazioni al minuto.
proprio ieri ho comprato il nuovo spazzolino elettrico ma sopra non c'erano le istruzioni su come pulirli.
Diciamo che sono fortunato che non ho mai avuto bisogno del dentista, pero migliorare un po la situazione dei denti non mi darebbe fastidio. poi con una maggiore manualita ed esperienza si puo andare di mod degli spazzolini come si fa con le torce. Poi si fara la caccia non piu al lumen ma alle vibrazioni al minuto.
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Re: Modding spazzolino elettrico



La mia mente ha partorito un pensiero MALATO:
e se le donne conoscessero le potenzialità delle AW 14500??? Altro che moddare lo spazzolino elettrico o il tagliabasette!!!



- erehwyrevekool
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Re: Modding spazzolino elettrico



- dr.toto
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Re: Modding spazzolino elettrico
Obbedisco !
Il 99,99% delle malattie della bocca, dei denti e delle gengive è dovuto ai batteri !
Tutto il nostro corpo è rivestito da un tessuto che si chiama tessuto epiteliale (sia la pelle che le mucose).
Gli epitelii hanno la capacità di rigenerarsi negli strati più profondi "costruendo" nuove cellule che progressivamente crescono spostandosi sempre più in superficie dove alla fine muoiono staccandosi lasciando il posto a nuove cellule più govani.
Questo accade su tutte le parti del nostro organismo a contatto con l'esterno (occhio compreso)
L'unica parte del corpo che non è difesa da questo mecanismo rigenerativo-sostitutivo sono i denti che sono coperti da una lamina di smalto che in corrispondenza delle cuspidi (le punte del dente) ha uno spessore notevole di 2 - 3 mm e che si riduce progressivamente mano a mano che ci si avvicina al colletto del dente con uno spessore di pochi centesimi di mm.
Sostanzialmente possiamo considerare il dente un "corpo estraneo" rispetto agli epitelii.
Questo corpo estraneo presenta quindi la capacità di accumulare "sporcizia" che non viene ovviamente eliminata dal comune processo rigenerativo-sotitutivo presente dalle altre parti.
E' la placca batterica che produce la maggior parte dei danni.
La placca batterica è un sottilissimo film trasparente ed invisibile che ricopre le porzioni di dente che non sono sottoposte direttamente o indirettamente all' azione meccanica della masticazione. Questa azione di sfregamento meccanico durante la masticazione provoca l'asportazione delle placca che è chiamata atodetersione. Purtroppo l'autodetersione agisce solo sulle superfici che masticano e nelle dirette vicinanze.
La placca batterica è costituita da cellule morte sfaldatesi dalle mucose del cavo orale, residui alimentari e molti batteri.
Quando la placca si accumula in notevoli quantità forma quella "pappetta" bianca che si chiama patina ed è facilmente visibile.
La placca non allontanata con il meccanismo dell'autodetersione e dalle manovre di igiene orali, con il tempo, tende a calcificare grazie all'apporto degli ioni di calcio contenuti nella saliva formando una concrezione durissima chiamata tartaro".
Il tartaro una volta formatosi non è asportabile con le manovre di igiene orale e richiede lintervento del Dentista per essere eliminato manualmente o mediante ultasuoni che lo sgretolano senza danneggiare minimamente la superficie dentale (se fatto bene).
La popolazione microbica contenuta nella placca batterica ha notevolo capacità di fermentare gli zuccheri producendo discrete quantità di acido lattico a contatto con lo smalto determinandone prima una decalcificazione e quindi asportandolo completamente (tipo guscio d' uovo nel Viakal).
Una volta superato lo strato dello smalto questa cavità creatasi chiamata carie si sviluppa molto più celermente nella dentina sottostante che è molto più tenera in quanto meno calcificata. E' per questo motivo che il "buco" nello smalto è moooolto più piccolo del "buco" che si verifica nella dentina sottostante.
Dato che la zona del colletto del dente non è quasi mai sottoposta ad autodetersione il ristagno di placca provoca un' infiammazione e/o infezione della gengiva limitrofa. E se l'infezione si approfondisce può facilmente mangiarsi l'osso sottostante provocando la malattia parodontale, volgarmente nota come piorrea, che può provocare il tentennamento del dente fino alla sua perdita a causa della scomparsa dell'osso in cui e "piantato".
A questo punto ritengo che chiunque abbia resistito a leggere fino a qui senza addormentarsi sia convinto dell'importanza dell'allontanamento della placca batterica dalla superficie dei denti.
Lo stumento cardine e lo spazzolino da denti che purtroppo non è in grado di penetrare negli spazi tra un dente e l'atro. Ed è proprio nello spazio esistente tra un dente e l'altro che si sviluppa il maggior numero di carie dell'adulto; una carie anche difficilmente diagnosticabile in quanto coperta per lunghissimo tempo dal dente adiacente e quindi spesso invisibile fino alla comparsa dei sintomi rappresentati dal dolore causato della penetrazione batterica all'interno della polpa dentale (detta comunemente nervo). A questo punto vi sono solo due strade: La Terapia Canalare (nota come devitalizzadione), lunga e costosa oppure l'estazione che lascia un vuoto nocivo alla masticazione e che se si cerca di ripristinare protesicamente si spende veramente una fucilata pari a circa due Polarion.
Il rimedio a questi disastri è la prevenzione mediante l'uso del filo interdentale che permette una detersione degli spazi interprossimali tra un dente e l'atro.
Il filo deve essere di ottima qualita per passare facilmente il punto di contatto tra i denti senza sfilacciarsi lasciando fibre difficilissime da rimuovere. L'unico che conosco che abbia queste caratteristiche e l' AZ Glide che va utilizzato arrotolandene una discreta quantita sul dito medio di ciasuna mano. Quindi si tende il filo facendolo passare sul polpastrello del dito indice tenendolo in posizione unicamente grazie alla tensione del filo stesso. Assolutamente vietato l'uso del pollice che renderebbe ingombrante l'insieme impedendone l'uso sui denti più posteriori.
Una volta oltrepassato il punto di contatto (se presente) tra i due denti si fa scendere il filo con delicatezza ma con decisione al di sotto della papilla gengivale (quel triangolino di gengiva presnte tra un dente e l'altro) quanto più è possibile in modo da "raschiare" via la placca il pù profondamente possibile.
Le prime volte che si utilizza il filo interdentale le papille sanguinano spesso copiosamente.
Ciò è dovuto al fatto che la continua presenza di placca ha reso le gengive particolarmente infiammate e fragili. Proseguendo quotidianamente ad utilizzare il filo almeno alla sera, progressivamente il sanguinamento si riduce di pari passo alla riduzione dell'infiammazione gengivale.
Mi permetto di ricordare che in qualsiasi punto si verifichino sanguinamenti gengivali in seguito a manovre di igiene orale o peggio ancora spontaneamente significa che ci troviamo di frinte ad una gengiva ammalata per la presenza di placca batterica. La gengiva sana non sanguina mai ! Quindi dove vi è sanguinamento gengivale insistere sempre con le manovre di igiene orale e non fare come fa la maggior parte della popolazione che non "va a toccare" per evitare il sanguinamento.
Ed infine l'uso dello spazzolino.
La cosa più importante è il tempo di spazzolamento dei denti che va da un minimo di due minuti per chi è esperto e possiede manuaalità ai canonici tre minuti per tutti gli altri.
La media nazionale in italia è di 15 secondi. Tempo assolutamente insufficiente.
Il minimo è di due lavagi al giorno, mattina e sera. Vorrei ricordare che la "produzione" di placca batterica è più abbondante con il digiuno in quanto viene a mancare l'autodetersione da cibo.
La placca batterica è qualche cosa di particolarmente molle ed vischioso, attaccaticcio per cui è indispensabile un lungo tempo di spazzolamento per eliminarla mentre a tal fine la forza impressa tramite il manico dello spazzolino è ininfluente su questo aspetto ma estremamente deleteria per l'integrità dentale. Ma l'inconscio ci fa pensare che più forza utilizziamo prima facciamo. Nulla di meno vero.
Il movimento impresso dallo spazzolino deve essere gentile e delicato, parte dalla gengiva e si sposta lungo l'asse del dente fino alle cuspidi (le punte) e va ripetuto moltissime volte e deve essere assolutamente separato per l'arcata superiore e per quella inferiore.
Tutto li.
Quello che occorre ancora è concentrasi per farlo in modo corretto e delicato.
Assolutamente vietato spazzolare i denti con un movimento di vai e vieni orizzontale (e qundi perpendicolare all'asse dei denti) in quanto non ha alcuna efficiazia sulla pulizia. Inoltre le arcate dentarie sono curve e quel movimento è rettilineo per cui è un movimento "tangente" che scarica tutta la forza su un paio di denti soltanto che vengono massacrati mentre tutti gli altri non vengono assolutamente puliti.
L'effetto del dentifricio è assolutamente trascurabile se non per la capacità di mantenere lo "sporco" in soluzione dovuto ai principi tensioattivi in esso contenuti.
Il fluoro che contengono è assolutamente ininfluente in quanto per agire in modo efficace dovrebbe essere mantenuto in bocca per almeno un'oretta ed a concentrazioni molto superiori. Praticamente è un effetto placebo.
Un utile test-apprendimento e quello delle pastiglie rivelatrici di placca che si trovano per pochi spiccioli in farmacia. Si tratta di un colorante non tossico che ha la capacità di legarsi alla placca batterica per evidenziarla.
Si prende una pastiglietta e si mastica facendo defluire il colorante in tutte le parti della bocca. Quindi si sciacqua abbondantemente. Il dente pulito non assume il colorante che invece viene assorbito dalla placca. Si pazzolano bene i denti per eliminare tutto il colorante e di coneguenza la placca. Questo lavoro si fa per una settimana tutte le sere prima di andare a dormire (il colorante colora in modo molto visibile anche le mucose per cui è meglio non uscire dopo il suo uso
).
La settimana seguente, sempre alla sera, prima si puliscono accuratamente i denti cercando di ricordare dove si annidava la placca e quindi terminate le manovre di igiene orale si utilizza la pastiglia rivelatrice di placca per controllare l'efficacia dello spazzolamento Chi è stato bravo non dovrebbe avere colorante sui denti. Chi ha il colorante sa dove deve insistere durante la pulizia.
Spero di essere stato chiaro, comunque a disposizione per dubbi o domande.
Il 99,99% delle malattie della bocca, dei denti e delle gengive è dovuto ai batteri !
Tutto il nostro corpo è rivestito da un tessuto che si chiama tessuto epiteliale (sia la pelle che le mucose).
Gli epitelii hanno la capacità di rigenerarsi negli strati più profondi "costruendo" nuove cellule che progressivamente crescono spostandosi sempre più in superficie dove alla fine muoiono staccandosi lasciando il posto a nuove cellule più govani.
Questo accade su tutte le parti del nostro organismo a contatto con l'esterno (occhio compreso)
L'unica parte del corpo che non è difesa da questo mecanismo rigenerativo-sostitutivo sono i denti che sono coperti da una lamina di smalto che in corrispondenza delle cuspidi (le punte del dente) ha uno spessore notevole di 2 - 3 mm e che si riduce progressivamente mano a mano che ci si avvicina al colletto del dente con uno spessore di pochi centesimi di mm.
Sostanzialmente possiamo considerare il dente un "corpo estraneo" rispetto agli epitelii.
Questo corpo estraneo presenta quindi la capacità di accumulare "sporcizia" che non viene ovviamente eliminata dal comune processo rigenerativo-sotitutivo presente dalle altre parti.
E' la placca batterica che produce la maggior parte dei danni.
La placca batterica è un sottilissimo film trasparente ed invisibile che ricopre le porzioni di dente che non sono sottoposte direttamente o indirettamente all' azione meccanica della masticazione. Questa azione di sfregamento meccanico durante la masticazione provoca l'asportazione delle placca che è chiamata atodetersione. Purtroppo l'autodetersione agisce solo sulle superfici che masticano e nelle dirette vicinanze.
La placca batterica è costituita da cellule morte sfaldatesi dalle mucose del cavo orale, residui alimentari e molti batteri.
Quando la placca si accumula in notevoli quantità forma quella "pappetta" bianca che si chiama patina ed è facilmente visibile.
La placca non allontanata con il meccanismo dell'autodetersione e dalle manovre di igiene orali, con il tempo, tende a calcificare grazie all'apporto degli ioni di calcio contenuti nella saliva formando una concrezione durissima chiamata tartaro".
Il tartaro una volta formatosi non è asportabile con le manovre di igiene orale e richiede lintervento del Dentista per essere eliminato manualmente o mediante ultasuoni che lo sgretolano senza danneggiare minimamente la superficie dentale (se fatto bene).
La popolazione microbica contenuta nella placca batterica ha notevolo capacità di fermentare gli zuccheri producendo discrete quantità di acido lattico a contatto con lo smalto determinandone prima una decalcificazione e quindi asportandolo completamente (tipo guscio d' uovo nel Viakal).
Una volta superato lo strato dello smalto questa cavità creatasi chiamata carie si sviluppa molto più celermente nella dentina sottostante che è molto più tenera in quanto meno calcificata. E' per questo motivo che il "buco" nello smalto è moooolto più piccolo del "buco" che si verifica nella dentina sottostante.
Dato che la zona del colletto del dente non è quasi mai sottoposta ad autodetersione il ristagno di placca provoca un' infiammazione e/o infezione della gengiva limitrofa. E se l'infezione si approfondisce può facilmente mangiarsi l'osso sottostante provocando la malattia parodontale, volgarmente nota come piorrea, che può provocare il tentennamento del dente fino alla sua perdita a causa della scomparsa dell'osso in cui e "piantato".
A questo punto ritengo che chiunque abbia resistito a leggere fino a qui senza addormentarsi sia convinto dell'importanza dell'allontanamento della placca batterica dalla superficie dei denti.
Lo stumento cardine e lo spazzolino da denti che purtroppo non è in grado di penetrare negli spazi tra un dente e l'atro. Ed è proprio nello spazio esistente tra un dente e l'altro che si sviluppa il maggior numero di carie dell'adulto; una carie anche difficilmente diagnosticabile in quanto coperta per lunghissimo tempo dal dente adiacente e quindi spesso invisibile fino alla comparsa dei sintomi rappresentati dal dolore causato della penetrazione batterica all'interno della polpa dentale (detta comunemente nervo). A questo punto vi sono solo due strade: La Terapia Canalare (nota come devitalizzadione), lunga e costosa oppure l'estazione che lascia un vuoto nocivo alla masticazione e che se si cerca di ripristinare protesicamente si spende veramente una fucilata pari a circa due Polarion.
Il rimedio a questi disastri è la prevenzione mediante l'uso del filo interdentale che permette una detersione degli spazi interprossimali tra un dente e l'atro.
Il filo deve essere di ottima qualita per passare facilmente il punto di contatto tra i denti senza sfilacciarsi lasciando fibre difficilissime da rimuovere. L'unico che conosco che abbia queste caratteristiche e l' AZ Glide che va utilizzato arrotolandene una discreta quantita sul dito medio di ciasuna mano. Quindi si tende il filo facendolo passare sul polpastrello del dito indice tenendolo in posizione unicamente grazie alla tensione del filo stesso. Assolutamente vietato l'uso del pollice che renderebbe ingombrante l'insieme impedendone l'uso sui denti più posteriori.
Una volta oltrepassato il punto di contatto (se presente) tra i due denti si fa scendere il filo con delicatezza ma con decisione al di sotto della papilla gengivale (quel triangolino di gengiva presnte tra un dente e l'altro) quanto più è possibile in modo da "raschiare" via la placca il pù profondamente possibile.
Le prime volte che si utilizza il filo interdentale le papille sanguinano spesso copiosamente.
Ciò è dovuto al fatto che la continua presenza di placca ha reso le gengive particolarmente infiammate e fragili. Proseguendo quotidianamente ad utilizzare il filo almeno alla sera, progressivamente il sanguinamento si riduce di pari passo alla riduzione dell'infiammazione gengivale.
Mi permetto di ricordare che in qualsiasi punto si verifichino sanguinamenti gengivali in seguito a manovre di igiene orale o peggio ancora spontaneamente significa che ci troviamo di frinte ad una gengiva ammalata per la presenza di placca batterica. La gengiva sana non sanguina mai ! Quindi dove vi è sanguinamento gengivale insistere sempre con le manovre di igiene orale e non fare come fa la maggior parte della popolazione che non "va a toccare" per evitare il sanguinamento.



Ed infine l'uso dello spazzolino.
La cosa più importante è il tempo di spazzolamento dei denti che va da un minimo di due minuti per chi è esperto e possiede manuaalità ai canonici tre minuti per tutti gli altri.
La media nazionale in italia è di 15 secondi. Tempo assolutamente insufficiente.
Il minimo è di due lavagi al giorno, mattina e sera. Vorrei ricordare che la "produzione" di placca batterica è più abbondante con il digiuno in quanto viene a mancare l'autodetersione da cibo.
La placca batterica è qualche cosa di particolarmente molle ed vischioso, attaccaticcio per cui è indispensabile un lungo tempo di spazzolamento per eliminarla mentre a tal fine la forza impressa tramite il manico dello spazzolino è ininfluente su questo aspetto ma estremamente deleteria per l'integrità dentale. Ma l'inconscio ci fa pensare che più forza utilizziamo prima facciamo. Nulla di meno vero.
Il movimento impresso dallo spazzolino deve essere gentile e delicato, parte dalla gengiva e si sposta lungo l'asse del dente fino alle cuspidi (le punte) e va ripetuto moltissime volte e deve essere assolutamente separato per l'arcata superiore e per quella inferiore.
Tutto li.
Quello che occorre ancora è concentrasi per farlo in modo corretto e delicato.
Assolutamente vietato spazzolare i denti con un movimento di vai e vieni orizzontale (e qundi perpendicolare all'asse dei denti) in quanto non ha alcuna efficiazia sulla pulizia. Inoltre le arcate dentarie sono curve e quel movimento è rettilineo per cui è un movimento "tangente" che scarica tutta la forza su un paio di denti soltanto che vengono massacrati mentre tutti gli altri non vengono assolutamente puliti.
L'effetto del dentifricio è assolutamente trascurabile se non per la capacità di mantenere lo "sporco" in soluzione dovuto ai principi tensioattivi in esso contenuti.
Il fluoro che contengono è assolutamente ininfluente in quanto per agire in modo efficace dovrebbe essere mantenuto in bocca per almeno un'oretta ed a concentrazioni molto superiori. Praticamente è un effetto placebo.
Un utile test-apprendimento e quello delle pastiglie rivelatrici di placca che si trovano per pochi spiccioli in farmacia. Si tratta di un colorante non tossico che ha la capacità di legarsi alla placca batterica per evidenziarla.
Si prende una pastiglietta e si mastica facendo defluire il colorante in tutte le parti della bocca. Quindi si sciacqua abbondantemente. Il dente pulito non assume il colorante che invece viene assorbito dalla placca. Si pazzolano bene i denti per eliminare tutto il colorante e di coneguenza la placca. Questo lavoro si fa per una settimana tutte le sere prima di andare a dormire (il colorante colora in modo molto visibile anche le mucose per cui è meglio non uscire dopo il suo uso

La settimana seguente, sempre alla sera, prima si puliscono accuratamente i denti cercando di ricordare dove si annidava la placca e quindi terminate le manovre di igiene orale si utilizza la pastiglia rivelatrice di placca per controllare l'efficacia dello spazzolamento Chi è stato bravo non dovrebbe avere colorante sui denti. Chi ha il colorante sa dove deve insistere durante la pulizia.
Spero di essere stato chiaro, comunque a disposizione per dubbi o domande.
La Salute non è altro che quel breve e transitorio periodo che intercorre tra una malattia e l'altra.
- dorgabri
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- Iscritto il: 24/02/2011, 15:01
Re: Modding spazzolino elettrico
Che papiro!
Stasera non mela va di leggere
...lo leggo domani perchè è molto interessante.
Io ho alcuni denti con colletti scoperti , e se per esempio finisce dell'acqua ghiacciata su di essi... Vedo le stelle.

Stasera non mela va di leggere


Io ho alcuni denti con colletti scoperti , e se per esempio finisce dell'acqua ghiacciata su di essi... Vedo le stelle.

Una Nitecore è per poco, una Fenix è per sempre...
- bonanino
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- Iscritto il: 24/02/2011, 18:31
- Località: dobbiaco (BZ)
Re: Modding spazzolino elettrico
Grazie doc. Oggi pomeriggio me lo leggo.
@ Torch65: intendevi di moddare un frullatore vero?
@ Torch65: intendevi di moddare un frullatore vero?
- bonanino
- Messaggi: 646
- Iscritto il: 24/02/2011, 18:31
- Località: dobbiaco (BZ)
Re: Modding spazzolino elettrico
Stavo pensando ad una sezione "CHIEDI AL TUO DOC".
- AntoLed
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- Iscritto il: 23/07/2011, 14:25
Re: Modding spazzolino elettrico
O_O quoto per la sezioni "chiedi al tuo DOC" 
mi è venuto mal di denti a legger tutto!!!! caspita!!!
Bonanino.. il video è spettacolare hahahahahah

mi è venuto mal di denti a legger tutto!!!! caspita!!!
Bonanino.. il video è spettacolare hahahahahah

- Hombregti
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- Iscritto il: 24/02/2011, 18:42
Re: Modding spazzolino elettrico
Complimenti Doc....me lo sono letto tutto e somo rimasto......a bocca aperta...lper rimanere in tema..
Come si chiamano quelle pastiglie per la placca?
Ho letto cose che nemmeno sapevo..grazie
Come si chiamano quelle pastiglie per la placca?
Ho letto cose che nemmeno sapevo..grazie
melior una facula hodie et cras
- dr.toto
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- Iscritto il: 24/02/2011, 23:45
- Località: Savona
Re: Modding spazzolino elettrico
Si chiamano semplicemente " pastiglie rilevatrici di placca ".
Si trovano a pochissimi spiccioli in qualsiasi farmacia.
Come ho già detto conviene usarle subito prima di andare a dormire in quanto per alcune ore colorano anche labbra, lingua ecc.
Esistono rosse, viola,blu ecc. ecc. ma il colore non ha importanza.
L'importante è che questi coloranti non aderiscono al dente pulito ma aderiscono vistosamente alla placca batterica evidenziandola con estrema facilità.
Una vota che si ha imparato a pulire bene i denti non è più necessario usarle se non ogni tanto per controllo.
Sono utilissime

Si trovano a pochissimi spiccioli in qualsiasi farmacia.
Come ho già detto conviene usarle subito prima di andare a dormire in quanto per alcune ore colorano anche labbra, lingua ecc.
Esistono rosse, viola,blu ecc. ecc. ma il colore non ha importanza.
L'importante è che questi coloranti non aderiscono al dente pulito ma aderiscono vistosamente alla placca batterica evidenziandola con estrema facilità.
Una vota che si ha imparato a pulire bene i denti non è più necessario usarle se non ogni tanto per controllo.
Sono utilissime


La Salute non è altro che quel breve e transitorio periodo che intercorre tra una malattia e l'altra.