
Le condizioni meteo erano buone, niente pioggia, buona temperatura (5-10°) aria pulita.
Alle 20 parcheggiamo la macchina nel solito posto, accorgendoci con noi in quota sale una bella nebbia, con una visibilità di circa 30 metri.
Dispiaciuti per la nebbia proseguiamo nel percorso, imbattendoci nella nuova segnaletica che è stata installata, insieme a una bella bacheca di legno.
Ci balena nella mente l'idea di appendere una mappa con i nostri percorsi e scrivere "CPFer in movimento" o "in tal data xxx è passato con 3'000 lumen".


Riprendiamo la camminata ed entriamo nel primo pezzo di bosco, dove la nebbia sembra quasi scomparsa.
Usciti dal bosco ci aspetta una camminata di circa 1 km, durante la quale ci sono diversi punti dove è possibile fare test sulle torce di tiro, da 170 a 300 metri. La nebbia si è molto attenuata e decidiamo di fare un test con delle thrower.
Tempo di raggiungere il punto da 200 metri, che dista pochi passi da dove eravamo, e scende una nebbia fittissima, da tagliare col coltello. Visibilità 15 metri

Proseguiamo la camminata, raggiungiamo il bacino dell'acqua dove mi fermo solitamente per bere della buona e fresca acqua, quando notiamo a pochi cm dalla fontanella una rana. Dopo qualche secondo di osservazione, vediamo che la zampa posteriore sinistra ha una strana posa. Probabilmente è morta per il freddo.
Inizia la vera salita e la quantità di nebbia aumenta ancora, e insieme alla pioggia scendono dei grossi fiocchi di neve. La prima neve di quest anno.
Terminata la salita, arriviamo a uno spiazzo dove si possono fare dei altri test, ma desistimo per la nebbia. Proseguiamo nella nebbia nel bosco, un po' dispiaciuti per la nebbia e per non aver visto alcun animale vivo.
Mentre siamo nel bosco P.P nota un filo di ragnatela che penzola verticalmente da un ramo, su cui sono attaccate alcuni cristalli di neve, che se illuminate con i nostri amati quadroni danno un effetto molto bello. Sembra un gioiello.
Con la tinta calda della Zebra SC600W è bellissima, e con la tinta fredda assume un aspetto un po' spettrale, sembra uscita da un film di tim burton.
Il bosco si interrompe e c'è uno spiazzo enorme in discesa, dove la nebbia sembra esseresene andata. Tempo di tirare fuori le torce dai foderi ed esclamare: "qui non c'è nebbia"... improvvisamente ci arriva addosso un nebbione con i fiocchi.
Sembra una scena del film Frankenstein Junior: "Poteva andare peggio" "E come?" "Poteva piovere". Difatti cito la frase e subito mi pento, timoroso di richiamare, oltre alla nebbia, un nubifragio. Ma continua a scendere una sottile pioggerella con grossi fiocchi di neve.
Guardo il mio marsupio e vedo che è bianco di neve.
Rientriamo nel bosco, dove la nebbia si dirada e scendono solo sporadici fiocchi di neve.
Usciti dal bosco decidiamo di fare un paio di prove, ma dopo 10 secondi la nebbia arriva fino a lì.
Proseguiamo in una nebbia che perfino io, che da 20 anni vivo nella terra padana, famosa per la nebbia, non ho mai visto.
Dopo un po' torniamo indietro, soffermandoci a guardare di nuvo il "filo di neve" per qualche momento.
Usciti dal bosco c'è un mio momento di smarrimento perché, ho ben presente dove mi trovo lungo il percorso, ma la nebbia è tamente fitta che non vedo un riferimento direzionale. Ovviamente P.P. ,conoscitore del luogo non si ferma nemmeno un secondo e prosegue. Gli vengo dietro e dopo 3 metri dalla nebbia emergono le forme familiari del percorso che avevamo fatto all'andata.
Arrivati al bacino dell'acqua, mi fermo ancora per bere in compagnia del silenzioso cadavere della rana.
Torniamo alla macchina e scendiamo dalla montagna. Durante la strada un piccolo quadrupede con la faccia felina si affaccia dal guard rail per poi tornare indietro nel bosco appena i fari lo illuminno, lasciandoci impresso lo sventolio della sua rossa e grande coda volpesca.
Ci salutiamo al parcheggio in paese a notte inoltrata.
L'unica domanda è... Quante SC600w comprerà P.P.?