P.P. ha scritto:Purtroppo non ho la sufficiente capacità per capir a fondo quanto da te espresso, lo ritengo
però molto esaustivo ma all'atto pratico le regole e gli assiomi intrinseci alla propagazione della
luce e le leggi relative le disconosco in toto

.
Se ci sono cose che non ti tornano sul mio post precedente puoi chiedere, se capisco la domanda provo a rispondere.
Mi pare di capire il tuo ragionamento ma forse sbaglio. La tua idea sembrerebbe essere che grazie al dedoming il fascio è più stretto, più luce arriva per esempio alla lente asferica e il tiro aumenta.
Se non è così allora ti chiedo scusa. Cmq questo non è assolutamente il caso. Se il dedoming facesse questo farebbe sicuramente aumentare l'output o i lumen otf in quanto ridurrebbe la luce che nelle asferiche si perde o che anche va sul riflettore. Il riflettore in allumino fa perdere un buon 15% di luce, meno luce arriva su di esse meglio è per l'output. Ma il dedoming non ha l'effetto di aumentare l'output. Il dedoming aumenta il tiro, ovvero aumenta l'intensità luminosa, essendo il tiro la radice del rapporto tra intensità in lux e 0.25. L'intensità è il flusso per angolo solido.
I vari collimatori (riflettori a parabola e lenti asferiche) sono in grado di variare l'angolo, collimando il fascio, quindi variano l'intensità. I collimatori non possono però variare la luminanza.
Nessun riflettore né lente asferica può farlo. La luminanza è l'intensità fratto la superficie, quindi cd/m^2 o nits, ovvero flusso fratto angolo per superficie.
Quello che un collimatore asferico o parabolico fa è variare l'angolo a spese della superficie di emissione, quindi il prodotto angolo per superficie rimane costante, la luminanza non varia.
Il tutorial che hai postato riporta la formula per calcolare il tiro teorico. Il tiro è l'intensità ottenuta come luminanza per superficie di emissione (I = L *A). La lente o il riflettore si sostituiscono al l die come superficie di emissione. E la cosa fondamentale è che ogni punto di questa superficie ha la stessa luminanza del die, perché la luminanza è una grandezza intrinseca al led.
L'unico modo per variare la luminanza è intervenire direttamente sul led con il dedoming. Nella scheda #10 della guida postata da P.P. c'è la formula per il tiro. In quella formula appare un 1.5^2 = 2.25 al denominatore. 1.5 è l'indice di rifrazione della cupola. Contribuisce a ridurre la luminanza. Il dedoming elimina quel fattore ma non fa raddoppiare il il tiro in quanto l'intensità cala, calando il flusso. L'effetto combinato è un aumento di tiro perché il 1.5^2 compensa la perdita di flusso.
Edit: Provo a riformulare brevemente i concetto fondamentale di questo post. L'intensità in cd è la cosa che ci interessa per il tiro. E' ottenuta come prodotto della luminanza (cd/m^2) per l'area della superficie di emissione. Il riflettore o la lente asferica illuminati dal led sono la superficie di emissione e questi in ogni punto hanno la stessa luminanza del die. I=L*A. Più è grande il riflettore maggiore sarà l' intensità in cd, maggiore il tiro. Il dedoming non cambia le dimensioni della lente asferica o del riflettore, quindi o modifica la luminanza oppure non ha nessun effetto sull'intensità e quindi sul tiro. Il dedoming infatti aumenta la luminanza.