Infatti...Ultimo Katun ha scritto:Quoto, ma che tristezza però per un sito italiano non parlare italiano.Hakyru ha scritto:Grande Delghi![]()
E le sue Iris sono a dir poco stupende
Case costruttrici italiane...
- dorgabri
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Re: Case costruttrici italiane...
Una Nitecore è per poco, una Fenix è per sempre...
-
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Re: Case costruttrici italiane...
Mah....forse sbaglio ma credo che la maggior parte della sua produzione vada all'estero; per questo il sito in inglese, credo.
Cos'è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai.
- Ultimo Katun
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Re: Case costruttrici italiane...
Certo, la lingua inglese è indispensabile, ma la lingua originale evidenzia l'orgoglio delle proprie origini e quindi la certezza di stare facendo il meglio (se ne sono orgoglioso sto dando anche tutto me stesso per dare valore al prodotto). Non per nulla, nonostante la maggior produzione vada all'estero, il sito della Ferrari è in Italiano.
- P.P.
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Re: Case costruttrici italiane...
Mi permetto un OT, se posso :
L'Inglese - a lato del valore che ha nel comprendersi con persone che lo usano
perchè è la loro lingua natia - sull'italiano in genere ha un fascino particolare,
giacchè in qualche modo allude sempre ad un certo " gradino " superiore in fatto
di avanzamento tecnico, cosa che non sempre si rivela esser vera. Sia nel gergo
dell'industria che in genere nei discorsi delle persone si assiste ad un'inglesizzazione
dello stesso Italiano, cosa che se da un lato crea a volte minor disagi nel confrontarsi
con i " canoni " della globalizzazione, dall'altro svuota la nostra lingua, toglie ricchezza
al nostro vocabolario quotidiano ed alla ricerca di un lessico personale. Quante volte
un gruppo musicale di successo straniero fa una canzone che a tutti piace, e poi
se la traduci risulta essere spaventosa ! Ugualmente per i termini tecnici : un termine
in Inglese attira l'attenzione, un termine Italiano detto da un italiano ad altri italiani
spesso viene visto con meno interesse, forse perchè al di là del concetto e dell'idea
molti vengono attratti dal bizantinismo di qualcosa di insolito sentito nei discorsi.
Le marche dei prodotti ad esempio attirano di più se sono in termini Inglish, soprattutto
se son prodotti tecnici.
Chiaramente, sarebbe assurdo italianizzare per forza termini di altre lingue che da
una vita tutti usano.... Se uno vi dicesse per esempio : << Dopo aver interloquito
informaticamente col calcolatore elettronico, sono andato a mangiare carne salata
di fronte alla pista delle monoposto a scoppio >> ( traduzione : << Dopo aver chattato
al Pc, ho mangiato del Kebab davanti alla pista dei Go Kart >>
).
Questa canzone, cantata da Celentano molti anni fa, pur avendo un testo che non
vuol dire niente sembra Inglese ; per molti - me compreso - è sempre sembrata in
" inglese " ! Click qui
Scusate gli OT a raffica

L'Inglese - a lato del valore che ha nel comprendersi con persone che lo usano
perchè è la loro lingua natia - sull'italiano in genere ha un fascino particolare,
giacchè in qualche modo allude sempre ad un certo " gradino " superiore in fatto
di avanzamento tecnico, cosa che non sempre si rivela esser vera. Sia nel gergo
dell'industria che in genere nei discorsi delle persone si assiste ad un'inglesizzazione
dello stesso Italiano, cosa che se da un lato crea a volte minor disagi nel confrontarsi
con i " canoni " della globalizzazione, dall'altro svuota la nostra lingua, toglie ricchezza
al nostro vocabolario quotidiano ed alla ricerca di un lessico personale. Quante volte
un gruppo musicale di successo straniero fa una canzone che a tutti piace, e poi
se la traduci risulta essere spaventosa ! Ugualmente per i termini tecnici : un termine
in Inglese attira l'attenzione, un termine Italiano detto da un italiano ad altri italiani
spesso viene visto con meno interesse, forse perchè al di là del concetto e dell'idea
molti vengono attratti dal bizantinismo di qualcosa di insolito sentito nei discorsi.
Le marche dei prodotti ad esempio attirano di più se sono in termini Inglish, soprattutto
se son prodotti tecnici.
Chiaramente, sarebbe assurdo italianizzare per forza termini di altre lingue che da
una vita tutti usano.... Se uno vi dicesse per esempio : << Dopo aver interloquito
informaticamente col calcolatore elettronico, sono andato a mangiare carne salata
di fronte alla pista delle monoposto a scoppio >> ( traduzione : << Dopo aver chattato
al Pc, ho mangiato del Kebab davanti alla pista dei Go Kart >>

Questa canzone, cantata da Celentano molti anni fa, pur avendo un testo che non
vuol dire niente sembra Inglese ; per molti - me compreso - è sempre sembrata in
" inglese " ! Click qui
Scusate gli OT a raffica


...Sentire la luce scorrere nelle proprie vene...
- dheim
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Re: Case costruttrici italiane...
continuo sull'OT...
al di la del fatto che l'inglese è una bellissima lingua (a mio parere, ma ovviamente sono gusti), che ha il pregio di saper essere molto diretta e adatta al linguaggio "tecnico" pur non perdendo necessariamente in profondità (credo che la maggior parte degli italiani siano convinti che si tratti di una lingua semplice e rozza solo perchè non la conoscono oltre un livello mooooolto basico), ha alcune caratteristiche che la rendono irrinunciabile per la comunicazione in rete (e non solo):
1) piaccia o no, gli yankees ci hanno invasi. prima con i carri armati e poi con la colonizzazione culturale. noi, buona parte del resto d'Europa (guarda caso, gli unici che resistono all'inglese più di noi sono i francesi, convintissimi di aver vinto la guerra perchè i tedeschi l'hanno persa - un po' come noi dopo la prima guerra mondiale!) e dell'Asia. ed il LORO inglese è diventato l'equivalente del latino dopo l'espansione romana (l'inglese "vero", quello british, suona quasi esotico, se ci pensate...), cioè la lingua "universale".
2) se anche non ci fossero state le circostanze storiche di cui sopra, l'inglese è una lingua con cui - a livelli bassissimi - quasi chiunque è in grado di comunicare concetti più o meno semplici dopo un minimo di istruzione scolastica. il fatto che qualsiasi straccio di calciatore o valletta con la terza media impari a parlare (più o meno) italiano in un paio di mesi fa pensare che in fondo in fondo questo sia applicabile anche alla nostra, ma sono ancora convinto che l'inglese sia un buon "esperanto naturale" per la comunicazione tra i popoli.
3) in ogni caso tutto il mondo lo usa. non a caso hanno iniziato a farlo anche russi e cinesi (ben al di la della sfera di influenza USA), da quando sono entrati nel mercato globale. quindi o si afferma "l'orgoglio delle proprie origini" (scusa la citazione, Ultimo, non è una presa in giro) e ci si rassegna a rivolgersi esclusivamente al mercato nazionale (cioè noi membri di cpfitalia!), come quei maledetti siti finlandesi che non usano l'inglese perchè tanto chi vuoi che cerchi materiale di gruppi musicali con testi in finnico (IO, per la miseria!
), o si entra in un circuito internazionale per competere con gli altri. e lo si fa in inglese. come noi cerchiamo torce e batterie in germania, in inghilterra o in turkmenistan, sarebbe carino se ogni tanto dall'estero qualcuno cercasse rarità sui siti italiani... ce ne sarebbe qualcuna in più "in casa" anche per noi!
al di la del fatto che l'inglese è una bellissima lingua (a mio parere, ma ovviamente sono gusti), che ha il pregio di saper essere molto diretta e adatta al linguaggio "tecnico" pur non perdendo necessariamente in profondità (credo che la maggior parte degli italiani siano convinti che si tratti di una lingua semplice e rozza solo perchè non la conoscono oltre un livello mooooolto basico), ha alcune caratteristiche che la rendono irrinunciabile per la comunicazione in rete (e non solo):
1) piaccia o no, gli yankees ci hanno invasi. prima con i carri armati e poi con la colonizzazione culturale. noi, buona parte del resto d'Europa (guarda caso, gli unici che resistono all'inglese più di noi sono i francesi, convintissimi di aver vinto la guerra perchè i tedeschi l'hanno persa - un po' come noi dopo la prima guerra mondiale!) e dell'Asia. ed il LORO inglese è diventato l'equivalente del latino dopo l'espansione romana (l'inglese "vero", quello british, suona quasi esotico, se ci pensate...), cioè la lingua "universale".
2) se anche non ci fossero state le circostanze storiche di cui sopra, l'inglese è una lingua con cui - a livelli bassissimi - quasi chiunque è in grado di comunicare concetti più o meno semplici dopo un minimo di istruzione scolastica. il fatto che qualsiasi straccio di calciatore o valletta con la terza media impari a parlare (più o meno) italiano in un paio di mesi fa pensare che in fondo in fondo questo sia applicabile anche alla nostra, ma sono ancora convinto che l'inglese sia un buon "esperanto naturale" per la comunicazione tra i popoli.
3) in ogni caso tutto il mondo lo usa. non a caso hanno iniziato a farlo anche russi e cinesi (ben al di la della sfera di influenza USA), da quando sono entrati nel mercato globale. quindi o si afferma "l'orgoglio delle proprie origini" (scusa la citazione, Ultimo, non è una presa in giro) e ci si rassegna a rivolgersi esclusivamente al mercato nazionale (cioè noi membri di cpfitalia!), come quei maledetti siti finlandesi che non usano l'inglese perchè tanto chi vuoi che cerchi materiale di gruppi musicali con testi in finnico (IO, per la miseria!

- Ultimo Katun
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Re: Case costruttrici italiane...
Capisco il tuo discorso. ma permettermi degli "appunti". Tu sottolinei l'alternativa nella lingua usata, o italiano od inglese (nella fattispecie) io invece ribadisco l'importanza della concomitanza delle lingue; ho scritto che l'inglese è oramai indispensabile, ma che sottolineare le proprie origini è segno di orgoglio e chi è orgoglioso di ciò che è e di ciò che fa, realizza meglio il prodotto. E' quindi una questione di strategia di marketing. Prestigiose case italiane presenti in maniera preponderante all'estero hanno però in sito in italiano (anche in italiano, non ci sarebbe bisogno di sottolinearlo) e questo perchè è proprio una questione di far eccellere il proprio prodotto sia per il prodotto in se, sia per il valore aggiunto che l'Italia può dare attraverso la sua storia fatta di scienziati, di artisti, ecc. (mi fermo qui altrimenti rischio di ripetere una celebre frase di quando c'era "lui"dheim ha scritto:continuo sull'OT...
........................
3) in ogni caso tutto il mondo lo usa. non a caso hanno iniziato a farlo anche russi e cinesi (ben al di la della sfera di influenza USA), da quando sono entrati nel mercato globale. quindi o si afferma "l'orgoglio delle proprie origini" (scusa la citazione, Ultimo, non è una presa in giro) e ci si rassegna a rivolgersi esclusivamente al mercato nazionale (cioè noi membri di cpfitalia!), come quei maledetti siti finlandesi che non usano l'inglese perchè tanto chi vuoi che cerchi materiale di gruppi musicali con testi in finnico (IO, per la miseria!), o si entra in un circuito internazionale per competere con gli altri. e lo si fa in inglese. come noi cerchiamo torce e batterie in germania, in inghilterra o in turkmenistan, sarebbe carino se ogni tanto dall'estero qualcuno cercasse rarità sui siti italiani... ce ne sarebbe qualcuna in più "in casa" anche per noi!

Teniamo conto anche che un sito Internet sui propri prodotti è un biglietto da visita, una presentazione che, se non contiene in maniera trasparente chi si è e cosa si fa vuol dire che ci si concentra di più non sul chi siamo ma sul cosa noi vogliamo far sapere su cosa siamo. Ora, a livello industriale, proporsi subito sul cosa siamo non sempre è una buona strategia di presentazione di se stessi perchè alcuni altri dicono: "dimmi chi sei e cosa fai, sarò io, poi, a dire cosa sei". Quindi una presentazione che sottolinei la propria origine in maniera trasparente, proponendo la propria produzione è una maniera migliore rispetto all'usare una lingua di presentazione adatta più alla comunicazione di una notizia che a trasmettere la percezione di un'esclusività a livello di qualità, di designer, ecc.
La Ferrari non ha il sito in Italiano perchè deve comunicare con italiani, ma perchè deve sottolineare la sua appartenenza d'elite, deve sottolineare le sue origini, anche in questo è la sua singolarità. Se nel Mondo chiedi quali sono le scarpe più di prestigio ti diranno le scarpe italiane, non diranno una marca in particolare e questo perchè l'identificazione dell'origine è più importante dell'identificazione di una marca. Certo, ci deve essere una storia, una tradizione alle spalle che indichi nella pubblica opinione un'origine di riferimento per un determinato prodotto, per cui si associa nell'immaginario collettivo una categoria di caratteristiche con un'origine, per cui la robustezza è tedesca, la raffinatezza è francese, abbiamo delle idee anche sui cinesi, vero!?
Quindi, nel caso specifico, l'identificazione delle torce, nella linea, nella fattura, nella cura dei particolari ed anche nella funzionalità, non possono che trovare un valore aggiunto-in-quanto-associato nel proclamare, sottolineare, rimarcare, l'origine italiana. Chiaramente anche con una pagina in inglese, e perchè no anche in francese (ai francesi fa piacere toccati nella "loro" fierezza), ed in tedesco (ai tedeschi invece stimola la competizione; se il prodotto è valido lo rispetteranno ed avere il rispetto dei tedeschi fa mercato).
- dheim
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- Iscritto il: 14/11/2011, 19:50
Re: Case costruttrici italiane...
hai assolutamente ragione, io mi riferivo ai siti senza una sezione in inglese, non volevo di certo dire che scrivere ANCHE nella propria lingua (e perchè no, anche in altre lingue diffuse come tedesco, spagnolo e francese) non sia giustissimo (e anche più comodo - per quanto possa fare lo snob con l'inglese è ovvio che se trovo qualcosa in italiano mi fa piacere!) 

- Ultimo Katun
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Re: Case costruttrici italiane...
Purtroppo non ho un capitale da investire, altrimenti l'idea di realizzare torce era venuta anche a me; oltretutto ci sono alcune caratteristiche meccaniche ed ottiche che ancora si possono implementare sulle torce senza aumento di complessità nel prodotto finale che neanche alla Surefire hanno mai pensato di adottare; mentre su altre, per altri usi, si possono utilizzare caratteristiche tecniche che pur complicando il progetto offrono maggiori capacità.
- dheim
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- Iscritto il: 14/11/2011, 19:50
Re: Case costruttrici italiane...
magari! e spero che tra le caratteristiche a cui alla SF non hanno mai pensato per migliorare le prestazioni ci possa essere anche qualche modello di LED con meno di 5-6 anni sul groppone!Ultimo Katun ha scritto:Purtroppo non ho un capitale da investire, altrimenti l'idea di realizzare torce era venuta anche a me; oltretutto ci sono alcune caratteristiche meccaniche ed ottiche che ancora si possono implementare sulle torce senza aumento di complessità nel prodotto finale che neanche alla Surefire hanno mai pensato di adottare; mentre su altre, per altri usi, si possono utilizzare caratteristiche tecniche che pur complicando il progetto offrono maggiori capacità.

scherzi a parte, è triste che in questo paese chi ha idee innovative non ha i fondi per realizzarle, e chi ha il capitale si preoccupa di tutto fuorchè di innovare.
tra l'altro, politici ed imprenditori italiani non fanno che ripetere quanto siamo i più fighi al mondo nel design e i più geniali nell'innovazione, eppure non c'è (quasi) azienda, per non parlare dello stato (ma è una partita persa) che investa uno straccio di risorse su questi settori... come facciamo poi a lamentarci della concorrenza cinese e indiana se pretendiamo di tirare avanti fabbricando tondini di ferro e bulloni?
anche per quanto riguarda le torce... qualche realtà artigianale e nulla più. possibile che a nessuno (con le risorse economiche per farlo) sia mai venuto in mente di creare prodotti industriali di qualità? perchè tutto quello che si dice sui ridotti costi di produzione dell'industria cinese è vero, ma non ci si può costantemente nascondere dietro questa scusa per negare il puro e semplice fatto che dalla Cina arrivano prodotti validissimi e spesso innovativi (senza generalizzare, parlo di torce e di marche serie, compresi nuovi produttori come sunwayman che di sicuro non sono colossi industriali), venduti a prezzi senz'altro ridotti rispetto ad alcune assurdità "occidentali" ma di sicuro non da concorrenza sleale... quello che manca è la visione strategica e la voglia di valorizzare la nostra supposta eccellenza.
per cambiare ambito e fare esempi concreti, quando vedo che una casa come la Lancia produce un nuovo modello fabbricandolo in Canada sul disegno di una vecchia Chrysler mi viene davvero il sospetto che prendano un po' tutti per il sedere la gente con la storia del prestigio e della classe superiore del made in Italy
- erehwyrevekool
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- Iscritto il: 27/04/2011, 12:50
Re: Case costruttrici italiane...
La SureFire ha quasi inventato la torcia, non può mica fare ttutto lei! Riguardo ai prezzi concorrenziali cinesi, provando a lavorare in una loro fabbrica con un loro salario si riuscirebbe a capire molto degli "assurdi prezzi occidentali" e delle diverse condizioni di lavoro. I forti debiti contratti dall'Italia negli anni e le alte tassazioni a cui sottopone noi e l'imprenditoria onesta (quella che paga) scoraggerebbe chiunque, il fallimento di molte piccole e medie imprese Italiane fa da deterrente e ferma anche i più impavidi. Credo che se ci fosse più amor di patria (non solo ai mondiali di calcio), l'Italia riuscirebbe a brillare ed eccellere come nessun altro stato al mondo!