
Ieri sera pioveva ed era abbastanza buio... e prendendo spunto da un messaggio dell'amico Patch - Click - mi son posto
l'interrogativo riguardante quale fonte di luce non potente potesse rischiarare umanamente bene un tragitto sconosciuto
per uscire appunto dal folto della " foresta " ( presenza di molti alberi, cespugli, dirupi, spezzoni di sentiero visibile ).
Con me ho preso una lampada a cherosene stile Dietz ( click qui ) e l'assortimento di sei frontali di cui due a due con ottica
diversa : con parabolina da tiro la Spark SD-6 e la Streamlight Sidewinder Compact II ; con ottica T.I.R. la Armytek Wizard
e la Petzl Strix VL ; con l'ottica " a tutta diffusione " la Spark SG-5 e la Zebralight H60.
Ho cominciato a muovermi con esse - una ad una - cercando di capire come fosse percepito l'ambiente ( visibilità entro i
15 metri di distanza vista la presena di molti alberi e di alti cespugli in ogni dove ).
Risultati... :
La lanterna a cherosene ( dà circa 30 Lumens a tutta diffusione ) permette di vedere a 180° attorno a sè l'ambiente
entro i 5 metri scarsi di distanza, ci sono degli artefatti nel fascio luminoso vista la presenza dei fili metallici che avvolgono
il vetro " a bottiglia ". Si vede parte del sentiero e la visibilità che si ottiene è sufficiente ma solo per capir se ci si sta
muovendo su una strada o se ci sono ostacoli dalla nostra persona a ca. 4 metri di distanza. Da sola permette di muoversi
ma non di orizzontarsi per capire cosa si ha attorno sulla media distanza.
Le lampade frontali " a tutta diffusione " ( incavo parabolico stile Zebra H602 ) permettono di muoversi discretamente bene per
aver visibilità sotto ai 15 metri di distanza - con ampio " grandangolo " attorno a sé visto il grado di diffusione della luce ( dai
100 ai 120+ gradi ) - ma bisogna tenerle pressoché sempre sopra ai 150 Lumens di potenza per poter ravvisare con buona
percezione i rilievi, le forme degli ostacoli e quanto c'è tra noi e i 10 metri disistanza. Sotto a questa potenza la luce si disperde
moltissimo e facendo un confronto - se fossimo in una stanza di casa - parrebbe di usare un livello poco più alto di un firefly.
Pertanto sotto a tale potenza è un pò difficile muoversi visto che l'effetto è simile a quello della lanterna : visibilità non oltre
i 5 metri circa di distanza, pochi riferimenti sulla " media distanza ".
Le lampade frontali con ottica classica ( parabolina ) o " T.I.R. " permettono - con circa un terzo di luce rispetto a quanto sopra
detto - di potersi destreggiare bene entro i 10 / 15 metri di distanza : La T.I.R. è ottica che privilegia la luce espansa a pochi metri
di distanza da noi e non nella media distanza ( mancanza di spot, fascio più omogeneo tra spill e spot ) mentre l'ottica a parabolina
permette di perdere luce dallo spill per guadagnarne nello spot ( comunque poco vivo viste le dimensioni delle parabole ) e pertanto
toccare senza problemi i 15+ metri di allungo con anche solo 40+ Lm. di potenza.
Il paesaggio in cui ci si è mossi è ad occhio più o meno questo - click -.
Pareri :
Ritengo che occorrano minimo 40 Lumens con ottica T.I.R. -o da tiro- ed almeno 120+ Lm. con ottica a tutta diffusione per potersi muovere
in un ambiente sconosciuto boschivo di notte e poter trovare senza problemi i sentieri ravvisando ad occhio i rilievi che ci conducono all'esterno.
Ho provato più volte a scender sotto a queste potenze ma praticamente l'occhio indugia e, camminando... il passo non trova riferimento sicuro
mentre avanza ( es. : con 20 Lumens ( tiro ) o 60 Lm. ( flood ) ). Parlo di un luogo sconosciuto... non di un posto che si sa a memoria.
Da notare che mentre pioveva a dirotto tutte le torce ( da tiro od a piena diffusione ) con tinta neutral white o warm rendevano praticamente
" inesistente " l'acqua che cadeva davanti agli occhi, mentre le torce cool white rendevano la presenza dell'acqua fastidiosa per via della vistosa
presenza di vivi riflessi ( da ciò era più impegnativo il riconoscimento delle distanze ) : un dettaglio non da poco che non avevo considerato.
Spero che queste osservazioni possano servire a qualcuno.
