La torcia ha i tre filtri colorati azionabili indipendentemente dalla posizione della
palpebra, la quale resta esterna ai meccanismi dei primi detti. Credo che i filtri
colorati rivestissero una doppia funzione : la prima di oscurare a gradi diversi la
luce che - anche se non potente - era comunque sempre monolivello e nel pieno
buio della notte anche i soli 15 / 20 Lumens sarebbero potute in date circostanze
risultare perfino troppo vivi ( in caso di uso in zone di combattimento ). Dunque
per non farsi vedere sulla distanza la palpebra tagliava il tiro e i tre filtri colorati
rendevano la luce appena più fioca ( lente verde ), fioca ( lente rossa ), appena
percepibile ( lente blu ) generando dunque dei " firefly " ante-litteram. Inoltre nel
periodo in cui non c'erano software, segnali criptati, caschetti di visione notturna
e guerra informatica... tra le truppe un semplice valido sistema di messaggistica
era fornito nel dare segnali luminosi sulla media distanza tramite una luce colorata
che corrispondeva ad un codice : " via libera " / " attenzione - sostare " / " proseguiamo " /
" copertura " ed altro ancora erano istruzioni date o via radio o via segnali del genere
( parlando della notte ) ; un pò come avveniva fino agli anni '60 / '70 presso le ferrovie,
con altri codici e istruzioni. Probabilmente quello che oggi vien definito " riconoscimento IFF "
(
Identification Friend or Foe - Click Qui - ) aveva già allora delle basi simili per idea a quanto
oggi si fa con altri mezzi. Oggi pure le torce tattiche e le " stealth " dei soldati hanno led
colorati ( RGB ) al posto dei filtri colorati.
Altri sistemi di oscurare la luce e modificare il fascio luminoso erano forniti da finestrelle ruotabili
davanti alla lente della torcia :
( Click Qui ).