EAGLETAC TX25C2 GIA' RESTITUITA - IMPRESSIONI VELOCI...
- P.P.
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Re: EAGLETAC TX25C2 GIA' RESTITUITA - IMPRESSIONI VELOCI...
In effetti la EC25 Cobra la trovo anche io indovinatisima.
...Sentire la luce scorrere nelle proprie vene...
- porcospino
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Re: EAGLETAC TX25C2 GIA' RESTITUITA - IMPRESSIONI VELOCI...
Questa discussione mi sta facendo venire un sacco di dubbi sulla temperatura di questa torcia.
Sia ieri sera che stasera, in ambiente chiuso con temperatura di circa 19-20 gradi, l'ho accesa al max e messa poggiata sul tavolo puntata sul soffitto. La alimento con una AW da 3100 mah.
Dopo circa 6 minuti, non solo la luminosità non è diminuita (come mai?), ma la temperatura non è per niente alta bensì appena tiepida. Insomma una situazione assolutamente differente da quella del grafico, con temperature sino a 60 gradi.
Poichè mi è venuto il dubbio che fosse passata al livello più basso senza che me ne fossi accorto, ho provato a ruotare la testa ed ho verificato che c'erano ancora i due livelli inferiori.
Secondo voi come si spiega?
Qualcosa che non va nella torcia? La nuova versione dell'XML2U2 riscalda meno? Devo fare prove diverse o cambiare batteria?
Attendo consigli degli esperti.
Sia ieri sera che stasera, in ambiente chiuso con temperatura di circa 19-20 gradi, l'ho accesa al max e messa poggiata sul tavolo puntata sul soffitto. La alimento con una AW da 3100 mah.
Dopo circa 6 minuti, non solo la luminosità non è diminuita (come mai?), ma la temperatura non è per niente alta bensì appena tiepida. Insomma una situazione assolutamente differente da quella del grafico, con temperature sino a 60 gradi.
Poichè mi è venuto il dubbio che fosse passata al livello più basso senza che me ne fossi accorto, ho provato a ruotare la testa ed ho verificato che c'erano ancora i due livelli inferiori.
Secondo voi come si spiega?
Qualcosa che non va nella torcia? La nuova versione dell'XML2U2 riscalda meno? Devo fare prove diverse o cambiare batteria?
Attendo consigli degli esperti.
- alessior100
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Re: EAGLETAC TX25C2 GIA' RESTITUITA - IMPRESSIONI VELOCI...
Potrebbe essere il nuovo led che scalda meno, oppure hanno migliorato il sistema di dissipazione interno
Ecco a voi la mia collezione: COLLECTION FLASHLIGHTS
- Budda
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Re: EAGLETAC TX25C2 GIA' RESTITUITA - IMPRESSIONI VELOCI...
oppure, cosa secondo me più probabile, non dissipa.
"Meno c'è, meno si rompe. Io sono un filosofo ultrafire" - "la miglior teoria è la pratica" Cit by AntoLed
- porcospino
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Re: EAGLETAC TX25C2 GIA' RESTITUITA - IMPRESSIONI VELOCI...
Budda, in che senso non dissipa? Se fosse come dici tu, non dovrebbe surriscaldarsi?
Mi spieghi meglio?
Mi spieghi meglio?
- Hakyru
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Re: EAGLETAC TX25C2 GIA' RESTITUITA - IMPRESSIONI VELOCI...
Non mi risulta affatto che la mia TX25C2 XM-L2 se usata in modalità turbo per parecchio tempo diventi così rovente.
- Budda
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Re: EAGLETAC TX25C2 GIA' RESTITUITA - IMPRESSIONI VELOCI...
tutte le poche nozioni che so sulla dissipazione provengono da un settore molto particolare e "precisino", la dissipazione dei processori & co.
possiamo assimilare i processori e i led poiché hanno entrambi una superficie ridotta ma dove si concentra il calore perché lì nasce e se non è portato via, lì resta. Giusto?
non è che i led che si scalda si brucia, solo che se a, ipotesi, 30° ha un'aspettativa di vita di decine di migliaia di ore, a 90° ne avrà una più corta, e così via.
il primo step è allontanare il calore dal led (che in questo universo si fa trasferendolo il calore dal corpo 1 a un corpo 2, che ha temperatura minore), il secondo è allontanare il calore dal corpo 2, che ha accumulato il calore preso led e cederlo a un corpo 3, esterno alla torcia.
il nemico principale nella dissipazione è l'aria perché essa è una sostanza con una pessima conducibilità termica, ossia un buon isolante. Quindi in una torcia molto curata dal punto di vista termico, tutto ciò che genera calore lo trasferisce per contatto (cioé poggia) su un altro corpo che deve avere una buona conducibilità termica per rubare velocemente una buona quantità di calore dal led. Questo sistema, corpo1 e corpo 2 funziona finché il corpo2 ha una temperatura più bassa del corpo 1. quando hanno la stessa temperatura non avviene più dissipazione perché il calore prodotto dal led (corpo1) non viene ceduto al corpo 2. quindi ci deve essere un corpo 3 che ruba il calore al corpo 2 lasciando quest ultimo il più possibile sotto la temperatura del corpo1.
se prendi una torcia con XML spinto a 1000 lumen e senza essere appoggiato al corpo torcia, la torcia non si scalda perché l'unico corpo con cui è a contatto il led è l'aria, che abbiamo detto prima essere un pessimo conduttore di calore. ma il led diventa rovente perché continua a scaldarsi senza trasferire il calore a nessun corpo.
se invece il led poggia su una bella superficie fatta di materiale che conduce bene il calore, e quindi è in grado di assorbirlo efficaciemente dal led, con un goccio di pasta termica (sempre per i motivi di cui sopra), hai una buona torcia con bella dissipazione

in questo caso il led raggiunge una temperatura decisamente alta quando la temperatura della zona "limitrofe" di alluminio ha circa la stessa temperatura del led.
è logico che se la zona limitrofe per un led è di mezzo metro cubo, il led sarà praticamente sempre più caldo dell'alluminio e ci sarà sempre un buon passaggio di calore tra i due corpi senza bisogno di un terzo corpo.
se invece, hai un quadrone normale in mano
la zona limitrofe impiega molto poco tempo ad andare "in temperatura" e quindi dopo un tot di secondi o minuti la dissipazione nei confronti del led viene praticamente meno. Ecco che abbiamo bisogno di un terzo corpo.
il terzo corpo è l'aria (mentre per i sub è l'acqua) e per massimizzare lo scambio termico (quindi scaldare l'aria abbassando la temperatura dell'alluminio, e rendendolo in grado di assorbire ancora altro calore dal led) è aumentare la superficie di contatto.
appunto gli "alettoni".
Inizio OT
nel mondo del pc questo è tutto spinto all'estremo,

quello che vedi montato è un dissipatore a doppia torre da 800 grammi di massa.

le alette sono sottilissime e ravvicinate, hanno un profilo aerodinamico per facilitare il passaggio d'aria, la base che fa da contatto col processore è rettificata con altissima precisione

e si aggiunge un filo di pasta termica per riempire eventuali bolle d'aria che si formano negli spazi di dimensione microscopica.
i tubi (heatsink) che portano dalla base fino alla fine delle alette sono fatti di rame trattato anticorrosione, costruiti per capillarizzazione sinterizzata e usano tecnologia vapor chill per massimizzare lo scambio termico tra base e alette.
cioé dentro sono cavi e contengono un liquido che evapora a temperature di poco superiori a quella ambiente, quindi quando il processore arriva ad esempio a 30° esso evapora (assorbendo un sacco di calore) e sale lungo il tubo cavo finché non trova un punto più freddo, lì condensa e cede il suo calore.

quando arrivi a questi livelli di accuratezza esecutiva e progettazione, il collo della bottiglia è dato da qualunque cosa non sia a livello delle altre. questo vale sia per i led che per i dissipatori.
Fine OT
uno può avere tutte le lamelle dell'universo ma se la torcia è d'estate, ferma (quindi senza passaggio di aria), e se il led non è accuratamente appoggiato (quindi con una buona base d'appoggio in termini di forma e dimensione) e con una buona pasta termica... la torcia rimane fredda perché il calore rimane a cuocere il led. in aggiunta al fatto che il led non è l'unico partecipe alla produzione di calore, infatti abbiamo la batteria e il circuito. se batteria e circuito sono di qualità il calore prodotto cala in virtù della loro maggior efficenza, ma anche se si scaldano di +10° rispetto alla t ambiente, contribuiscono a scaldare di 10° la superficie intorno al led, che potrà cedere 10° di meno rispetto a quelli che cede a una superficie a T ambiente.
per fare una roba fatta bene ci vorrebbe: led su basetta grande e di rame, buona pasta, heatsink di rame, lamelle fini e lunghe...


roba costosa, antiestetica, delicatissima e poco pratica.
Morale della storia. se comprate una buona torcia di marca con un driver che ha un'efficienza rispettabile, sappiate che se non scalda c'è qualcosa che non va.
certo, una zebralight SC600 scalderà sempre di più di una torcia con gli stessi led e circuito perché avrà un corpo 2 di dimensioni (e quindi di capacità termica) minore.
il modo migliore per raffreddare una torcia è quindi usarla sott'acqua, oppure accenderla con venti di velocità tornadesca, oppure tenere la testa in mano in modo da accorgersi di quanto sia calda, e porla a contatto con una superficie di circa 30° finemente dissipata per passaggio di un fluido (sangue)
spero di aver scritto un papiro vagamente comprensibile
possiamo assimilare i processori e i led poiché hanno entrambi una superficie ridotta ma dove si concentra il calore perché lì nasce e se non è portato via, lì resta. Giusto?
non è che i led che si scalda si brucia, solo che se a, ipotesi, 30° ha un'aspettativa di vita di decine di migliaia di ore, a 90° ne avrà una più corta, e così via.
il primo step è allontanare il calore dal led (che in questo universo si fa trasferendolo il calore dal corpo 1 a un corpo 2, che ha temperatura minore), il secondo è allontanare il calore dal corpo 2, che ha accumulato il calore preso led e cederlo a un corpo 3, esterno alla torcia.
il nemico principale nella dissipazione è l'aria perché essa è una sostanza con una pessima conducibilità termica, ossia un buon isolante. Quindi in una torcia molto curata dal punto di vista termico, tutto ciò che genera calore lo trasferisce per contatto (cioé poggia) su un altro corpo che deve avere una buona conducibilità termica per rubare velocemente una buona quantità di calore dal led. Questo sistema, corpo1 e corpo 2 funziona finché il corpo2 ha una temperatura più bassa del corpo 1. quando hanno la stessa temperatura non avviene più dissipazione perché il calore prodotto dal led (corpo1) non viene ceduto al corpo 2. quindi ci deve essere un corpo 3 che ruba il calore al corpo 2 lasciando quest ultimo il più possibile sotto la temperatura del corpo1.
se prendi una torcia con XML spinto a 1000 lumen e senza essere appoggiato al corpo torcia, la torcia non si scalda perché l'unico corpo con cui è a contatto il led è l'aria, che abbiamo detto prima essere un pessimo conduttore di calore. ma il led diventa rovente perché continua a scaldarsi senza trasferire il calore a nessun corpo.
se invece il led poggia su una bella superficie fatta di materiale che conduce bene il calore, e quindi è in grado di assorbirlo efficaciemente dal led, con un goccio di pasta termica (sempre per i motivi di cui sopra), hai una buona torcia con bella dissipazione
in questo caso il led raggiunge una temperatura decisamente alta quando la temperatura della zona "limitrofe" di alluminio ha circa la stessa temperatura del led.
è logico che se la zona limitrofe per un led è di mezzo metro cubo, il led sarà praticamente sempre più caldo dell'alluminio e ci sarà sempre un buon passaggio di calore tra i due corpi senza bisogno di un terzo corpo.
se invece, hai un quadrone normale in mano

il terzo corpo è l'aria (mentre per i sub è l'acqua) e per massimizzare lo scambio termico (quindi scaldare l'aria abbassando la temperatura dell'alluminio, e rendendolo in grado di assorbire ancora altro calore dal led) è aumentare la superficie di contatto.
appunto gli "alettoni".
Inizio OT



nel mondo del pc questo è tutto spinto all'estremo,

quello che vedi montato è un dissipatore a doppia torre da 800 grammi di massa.

le alette sono sottilissime e ravvicinate, hanno un profilo aerodinamico per facilitare il passaggio d'aria, la base che fa da contatto col processore è rettificata con altissima precisione

e si aggiunge un filo di pasta termica per riempire eventuali bolle d'aria che si formano negli spazi di dimensione microscopica.
i tubi (heatsink) che portano dalla base fino alla fine delle alette sono fatti di rame trattato anticorrosione, costruiti per capillarizzazione sinterizzata e usano tecnologia vapor chill per massimizzare lo scambio termico tra base e alette.
cioé dentro sono cavi e contengono un liquido che evapora a temperature di poco superiori a quella ambiente, quindi quando il processore arriva ad esempio a 30° esso evapora (assorbendo un sacco di calore) e sale lungo il tubo cavo finché non trova un punto più freddo, lì condensa e cede il suo calore.

quando arrivi a questi livelli di accuratezza esecutiva e progettazione, il collo della bottiglia è dato da qualunque cosa non sia a livello delle altre. questo vale sia per i led che per i dissipatori.
Fine OT



uno può avere tutte le lamelle dell'universo ma se la torcia è d'estate, ferma (quindi senza passaggio di aria), e se il led non è accuratamente appoggiato (quindi con una buona base d'appoggio in termini di forma e dimensione) e con una buona pasta termica... la torcia rimane fredda perché il calore rimane a cuocere il led. in aggiunta al fatto che il led non è l'unico partecipe alla produzione di calore, infatti abbiamo la batteria e il circuito. se batteria e circuito sono di qualità il calore prodotto cala in virtù della loro maggior efficenza, ma anche se si scaldano di +10° rispetto alla t ambiente, contribuiscono a scaldare di 10° la superficie intorno al led, che potrà cedere 10° di meno rispetto a quelli che cede a una superficie a T ambiente.
per fare una roba fatta bene ci vorrebbe: led su basetta grande e di rame, buona pasta, heatsink di rame, lamelle fini e lunghe...
roba costosa, antiestetica, delicatissima e poco pratica.
Morale della storia. se comprate una buona torcia di marca con un driver che ha un'efficienza rispettabile, sappiate che se non scalda c'è qualcosa che non va.
certo, una zebralight SC600 scalderà sempre di più di una torcia con gli stessi led e circuito perché avrà un corpo 2 di dimensioni (e quindi di capacità termica) minore.
il modo migliore per raffreddare una torcia è quindi usarla sott'acqua, oppure accenderla con venti di velocità tornadesca, oppure tenere la testa in mano in modo da accorgersi di quanto sia calda, e porla a contatto con una superficie di circa 30° finemente dissipata per passaggio di un fluido (sangue)



spero di aver scritto un papiro vagamente comprensibile

"Meno c'è, meno si rompe. Io sono un filosofo ultrafire" - "la miglior teoria è la pratica" Cit by AntoLed
- porcospino
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Re: EAGLETAC TX25C2 GIA' RESTITUITA - IMPRESSIONI VELOCI...
Dunque:
- la TX25C2 scalda tantissimo, fino a 60 gradi = fa schifo, puoi perfino ustionarti
- la TX25C2 non scalda tantissimo = fa schifo lo stesso, non dissipa e si può cuocere il led
Ok, ho deciso:
- mi piace da morire come estetica
- è piccolissima e tira assai, pur scomparendo nel palmo di una mano
- la uso come capita e quando mi serve, cercando di non esagerare col turbo
- se si scassa pazienza: sai intanto quante altre scimmiette saranno nate?

- la TX25C2 scalda tantissimo, fino a 60 gradi = fa schifo, puoi perfino ustionarti
- la TX25C2 non scalda tantissimo = fa schifo lo stesso, non dissipa e si può cuocere il led






Ok, ho deciso:
- mi piace da morire come estetica
- è piccolissima e tira assai, pur scomparendo nel palmo di una mano
- la uso come capita e quando mi serve, cercando di non esagerare col turbo
- se si scassa pazienza: sai intanto quante altre scimmiette saranno nate?

- P.P.
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Re: EAGLETAC TX25C2 GIA' RESTITUITA - IMPRESSIONI VELOCI...
porcospino ha scritto:Dunque:
- la TX25C2 scalda tantissimo, fino a 60 gradi = fa schifo, puoi perfino ustionarti
- la TX25C2 non scalda tantissimo = fa schifo lo stesso, non dissipa e si può cuocere il led
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No... Budda ha spiegato egregiamente la questione ; nel caso della Eagletac TX25C2
probabilmente essa ha ottima cessione di calore ( scalda tanto ) ma ugualmente esigua
superfice metallo su cui radiare ( ergo = scalda tanto velocemente ) ; ciò indica che è
una buona torcia ma che non va usata molto al livello " turbo ". Se avesse molto più
metallo attorno alla testa + alette dissipatrici funzionerebbe come ora ma la temperatura
esterna del metallo sarebbe inferiore di tot gradi per tutte le ragioni sopra dette ( più
superfice radiante = più dissipazione di calore = meno calore sull'esterno della testa a
parità di cessione termica dalla zona del led ).
...Sentire la luce scorrere nelle proprie vene...
- Budda
- Messaggi: 9805
- Iscritto il: 24/02/2011, 22:25
Re: EAGLETAC TX25C2 GIA' RESTITUITA - IMPRESSIONI VELOCI...
non mi ricordo chi fosse ad aver fatto questo paragone sul forum.
tutte le macchine, chi più chi meno, superano i 130 km/h. però il limite di 130 è un compromesso tra tanti fattori: consumo, affidabilità (calore, usura), tenuta di strada ecc.
però una bella BMW a 180km/h e una smart a 180 km/h hanno delle caratteristiche diverse, una è una macchina sportiva, l'altra una bara
in linea di massima si dovrebbe sempre usare la velocità di crocera più bassa possibile e quando c'è necessità ci si può spingere fino a dove tira il motore (ovviamente con tutti i rischi del caso legati alla macchina e al codice della strada).
lo stesso con il led, non si dovrebbe mai partire dal turbo ma da livelli più bassi fino a vedere dove va bene il livello con l'occhiometro e il turbo deve essere considerato appunto una roba momentanea.
tutte le macchine, chi più chi meno, superano i 130 km/h. però il limite di 130 è un compromesso tra tanti fattori: consumo, affidabilità (calore, usura), tenuta di strada ecc.
però una bella BMW a 180km/h e una smart a 180 km/h hanno delle caratteristiche diverse, una è una macchina sportiva, l'altra una bara

in linea di massima si dovrebbe sempre usare la velocità di crocera più bassa possibile e quando c'è necessità ci si può spingere fino a dove tira il motore (ovviamente con tutti i rischi del caso legati alla macchina e al codice della strada).
lo stesso con il led, non si dovrebbe mai partire dal turbo ma da livelli più bassi fino a vedere dove va bene il livello con l'occhiometro e il turbo deve essere considerato appunto una roba momentanea.
"Meno c'è, meno si rompe. Io sono un filosofo ultrafire" - "la miglior teoria è la pratica" Cit by AntoLed