P.P. ha scritto:
L'unica proprietà realmente valida della luce rossa ( diciamo a livello chimico per l'occhio ) dovrebbe
esser il fatto che essa, se fioca, non intacca la rodopsina : essa entra in gioco dopo 20 - 30 minuti e fa
lavorare meglio i bastoncelli ( percezione nero / bianco ) piuttosto che i coni ( colori ) così permettendo
all'occhio di mantenere con tale sostanza una percettività alta, in aggiunta con la presenza della luce che
fa scorgere meglio i dettagli al suolo entro pochi metri. Inoltre la luce rossa offre un contrasto ed una
tridimensionalità ottima, sebbene monocromatica, dell'ambiente, rispetto ai colori verde ( accettabile

)
o blu / violetta ( pessima perché appiattisce tutto e la tridimensionalità cessa proprio di esistere

).
https://www.cpfitaliaforum.it/viewtopic. ... gb#p158879
https://it.wikipedia.org/wiki/Fotorecettore
Zebralight ha la H502 con due varianti a luce "
Photo red " e " Red " : la prima è di una intensità più fredda,
la seconda più arancione ( preferibile se la si usa per illuminare ambienti, piuttosto che camere di sviluppo ).
Se si fa attività notturna a lungo termine ( per più di una o due ore continuative ) e si dispone di un set RGB
si noterà che la luce rossa ha realmente dei pregi, anche a livello
stealth ( si diventa molto meno visibili sulla
distanza ).