Sopravvivere in zone estremamente calde in mancanza di acqua

Le vostre escursioni e i vostri viaggi con al fianco le vostre fedeli torce.
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gintonik
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Sopravvivere in zone estremamente calde in mancanza di acqua

Messaggio da gintonik » 11/09/2012, 21:43

Noi in Italia siamo piuttosto fortunati perché perdersi nella nostra penisola è relativamente difficile e il nostro territorio è ricco di rigogliosa vegetazione e di acqua, ma non in tutto il mondo è così ci sono zone in cui sopravvivenza significa una lotta continua con la natura e spesso può essere una sfida letale. Ma se ci trovassimo fuori dagli italici confini?
Ipotizziamo per un attimo di essere altrove per turismo oppure lavoro e trovarci in difficoltà per un guasto al nostro mezzo di locomozione o di essere rimasti senza benzina durante un'escursione.

Niente panico e ragioniamo... innanzitutto cerchiamo tutto quello che può esserci utile tra gli oggetti in nostro possesso.
Se possibile evitiamo di esporci direttamente al sole mettendoci in una zona d'ombra (in quanto l'auto sotto al sole si arroventerà ben presto), poi facciamo il punto della situazione sulle nostre scorte di acqua per capire se ci basta per tornare indietro al punto più vicino frequentato da persone.
Limitiamo al minimo l'attività fisica che aumenta la temperatura corporea e di conseguenza la sudorazione e quindi la perdita di liquidi preziosi.

Attenzione: non bevete l'acqua del radiatore perché l'antigelo vi ucciderà in breve tempo.

Cerchiamo di tenere fresca la testa per evitare colpi di sole (grave malessere che necessita di intervento medico) l'ideale sarebbe un ombrello ma può andar bene anche con qualche riparo di fortuna tipo un ramo di qualche pianta/albero in modo da tenere fresco il cuoio capelluto e il cervello che c'è sotto.
Usate un ramoscello anche per coprire la terra o il sasso dove vi sedete perché bisogna ridurre al minimo gli scambi termici tra i luoghi in cui vi trovate e il vostro corpo (non sedetevi mai quindi su qualcosa di caldo).
In alternativa anche un tappetino dell'auto può andar bene in entrambi i casi.
Non correte ma muovetevi lentamente, evitate di viaggiare nelle ore calde, trovate una zona il più fresca possibile dove riposare e attendete che il sole vada calando.
L'ideale sarebbe viaggiare di notte e nelle prime ore del mattino (dopo aver ben chiara la direzione da prendere) con l'ausilio di una torcia.
Se siamo in una zona molto assolata cercate di non esporre, per quanto possibile, il corpo al sole quindi ripeto copriamo la testa, il collo, le braccia e le mani.
L'abbigliamento aiuta a mantenere l'acqua del corpo a contatto con esso rallentando la velocità di evaporazione e la necessità di ulteriore sudorazione, prolungando l'effetto di raffreddamento.
Se possiamo scegliere tra gli eventuali vestiti che avete a seguito optate per i colori chiari (il bianco è ovviamente il migliore) e capi leggeri.
Senza dimenticare però le escursioni termiche notturne, quindi portate anche qualcosa di un po più pesante da indossare come extra nelle ore notturne.
L'indumento pesante può essere usato per fare ombra e proteggere la testa dal sole oppure per sedersi senza stare a contatto diretto col suolo (in alternativa al ramo o al tappetino), tutto dipende da ciò che avete a disposizione.

E' molto probabile, se non prendiate precauzioni per non avere i raggi del sole che vi picchiano direttamente sulla testa, che dopo aver camminato per un bel po a un certo punto inizierete a sognare ad occhi aperti (allucinazioni).
E' cosa saggia in caso di escursione, ma anche in altre occasioni, portare con se una abbondante scorta di acqua.
Ma di quanta acqua abbiamo bisogno?
Requisito normale per fare lieve lavoro fisico, che è paragonabile al trekking in una zona desertica, quando fa caldo è di circa 4-6 litri di acqua al giorno.
Anche l'ingestione di cibo richiede acqua per la digestione, quindi nel caso di situazioni di emergenza mangiate solo il cibo sufficiente per mantenere entro ristretti limiti di normalità la vostra energia.

L'alcool ovviamente accelera la disidratazione e ostacola il normale giudizio, figuriamoci se è il caso di bere alcoolici in momenti critici.

Anche il fumo aumenta il tasso di disidratazione quindi abbandonate il tabacco, ma portare l'accendino con voi che può essere utile per appiccare un un fuoco per segnalazione di soccorso durante la notte e un segnale di fumo di giorno.

Tornando alla sudorazione vale la pena ricordare che il corpo con essa si libera del calore in eccesso e tenta di mantenere la temperatura normale, ma ovviamente il corpo così perde acqua e si disidrata, l'acqua persa deve quindi essere sostituita.
Bere acqua a intervalli regolari aiuta l'organismo a rimanere freddo e riduce la sudorazione. Anche quando l'approvvigionamento di acqua è bassa, sorseggiando acqua costantemente manterrà attivo il vostro dispositivo di raffreddamento del corpo e ridurrà la perdita di acqua attraverso la sudorazione.
Allo stesso scopo bisogna respirare lentamente attraverso il naso, non con la bocca, perché ogni goccia d'acqua conservata all'interno del vostro corpo, tra cui l'umidità evaporata attraverso la bocca, vi darà qualche minuto prezioso in più di vita.

La necessità di bere acqua aumentare con l'altitudine. Durante i primi giorni di esposizione ad alta quota, è consigliabile un aumento di carboidrati, se disponibili, per ridurre al minimo l'idratazione ipo e il mal di montagna.

Camminando sotto al sole in una zona torride aumenterà notevolmente la quantità di sodio perso nel sudore. La necessità di extra sale (fonte di sodio) dipende dalla gravità della perdita sudore e il grado di acclimatazione. La sopravvivere in ambienti desertici in genere richiede la sostituzione del sale perso. La quantità di sodio necessaria, deve essere fornita attraverso il cibo, le bevande, e sale come aggiunti agli alimenti. Non è consigliabile l'uso di pastiglie di sale. Basterebbe portare con se circa tre grammi di sale da tavola nello zaino di sopravvivenza, quantità sufficiente per salare il cibo, e alcuni extra per la sostituzione di sodio in caso di necessità.
Quando la perdita di sudore è alto, è giustificata la sostituzione elettrolitica attraverso il consumo elevato di carboidrati da zuccheri o amidi. Se per caso avete lo zucchero e il sale con voi, mescolate un cucchiaino di sale e sei cucchiaini di zucchero in un litro di acqua e sorseggiate durante le ore più calde della giornata. Fate questo in aggiunta alla normale assunzione di acqua.
Se nella vostra disavventura siete fortunati nell'avere vicino un dell'acqua, restate in quel punto fino a quando vi siete orientati per bene e avete scelto con estremo raziocinio sul da farsi. Non vi preoccupate per il cibo e per la fame. Si può andare avanti senza cibo per molti giorni o addirittura settimane. Se siete a conoscenza della direzione in cui vi sono delle case/stazioni di servizio o simili e avete qualche contenitore per trasportare una sufficiente quantità di acqua sufficiente per raggiungere quella posizione, preparate tutto (vestiti, acqua e qualsiasi altra attrezzatura utile) e incamminatevi.

Se non avete l'acqua e non è immediatamente disponibile, dovrete cercarla. L'ideale sarebbe effettuare la sua ricerca seguendo la rotta nella direzione conosciuta verso la civiltà. Se non si riesce a trovare l'acqua, dobbiamo sperare di troverete aiuto o soccorso prima di disidratarci.

Avere una mappa a seguito ovviamente può aiutarci enormemente, alcune mappe particolareggiate portano anche i punti sono ubicati gli abbeveratoi per il bestiame.
Durante il viaggio è buona norma memorizzare tutti i cartelli stradali che si incontrano per avere eventuali informazioni e/o punti di riferimento in caso di necessità.
Oltre alla eventuale mappa farebbe molto comodo anche una bussola, perché in caso di stress o panico è facile perdere l'orientamento.

Come si può trovare l'acqua se non si conosce la sua ubicazione?
Possono essere utili orme di animali che devono anche essi bere per sopravvivere, in caso di tracce su zone collinari è preferibile puntare verso il basso, per l'eventuale senso di scorrimento dell'acqua.
Se trovate tracce del passaggi di uomini, sia esse orme che lattine usate guardate bene in giro potrebbe esserci qualcosa di utilizzabile per dissetarci (a volte i trekker si disfano di materiale pesante ritenuto superfluo oppure sotterrano scorte di acqua sotto cumuli di pietre per la prossima escursione).

Anche gli uccelli sono da tenere d'occhio, molte specie girano in cerchio sulle pozze d'acqua prima di atterrare, oppure fate attenzione di sera al tramonto le anatre ad esempio preferiscono dormire galleggiando sull'acqua. Fate attenzione quindi ai vari richiami degli uccelli.
Anche qui avere un oggetto a seguito come binocolo può aiutare, con cui cercare all'orizzonte eventuali macchie verdi che crescono solo in vicinanza di acqua, se li trovate a volte c'è bisogno di scavare un po, anche qui una pala può aiutare.

Molte piante sono come delle vere e proprie botti d'acqua, tipo molti cactus che contengono una buona fonte di liquido. La tua migliore fra tutti è il cactus Viznaga (anche comunemente noto come il Barrel Cactus).

Attenzione però non mangiate la polpa, ma masticare solo al fine di succhiarne il succo che contiene l'acqua che serve, poi sputare fuori la polpa, non ingoiatela altrimenti soffrirete di un gran mal di pancia. È necessario però ovviamente prima tagliare la parte superiore del cactus per arrivare al cuore della pianta, in questo caso vi farebbe comodo un bel coltello.
In caso ne siate sprovvisti potete utilizzare una roccia per romperlo. purtroppo la quantità di acqua contenuta in uno di esso non è sufficiente per tenerci in vita per molto tempo.
Tenere un machete nella nostra attrezzatura può essere estremamente utile per sopravvivere.

Può sembrare un'esagerazione ma anche la rugiada mattutina che si accumula sulle foglie delle piante, se presenti, può esserci un po di aiuto nella lotta alla sopravvivenza, in caso di spine usate un pezzo di stoffa per tamponare e attirare l'acqua dopo di che asportatela e strizzatela verso la vostra labbra, ciò eviterà che la vostra bocca si secchi. Ogni goccia conta e può fare la differenza.

Guardatevi intorno se vi sono colline o alture, la pioggia che cade forma delle solchi nel terreno e anche nella roccia col passare del tempo. Buona parte di essa evapora o viene assorbita ma una parte scende fino a confluire da qualche parte nella valle alla base dei rilievi, a volte capita anche che si formino delle pozze o piscine, cercatele.
Se non ne trovate seguite il senso del percorso fatto dai rivoli, avventuratevi in lontananza però solo se essi vanno in direzione dove ritenete di dover proseguire per andare verso la civiltà conosciuta.
Viaggiate sempre all'ombra, se siete in un canyon camminate dal lato ombreggiato.
Se scorgete delle fessure nella roccia, attività di animali e crescita di piante nella vicinanza di un crepaccio è possibile che nelle vicinanze ci sia dell'acqua.
Dopo una pioggia l'acqua può durare nel terreno con condizioni favorevoli anche per giorno o settimane.
Se trovate l'acqua in un crepaccio ma essa non è raggiungibile o non si dispone di un contenitore per tenere l'acqua, inseritevi un pezzo di stoffa del vostro abbigliamento nella fessura al fine di assorbire l'acqua, poi spremetela in bocca.
Avere a seguito qualche bandana tra l'attrezzatura da viaggio è l'ideale.
Fate attenzione però perché dove c'è l'acqua, ci sono anche creature, non sempre amichevoli tra cui ragni, scorpioni e serpenti.

Se disponiamo di acqua sporca e non abbiamo dei filtri per purificarla possiamo tentare di farla evaporare per catturane il vapore per condensarlo. Possiamo utilizzare lo stesso calore del sole scavando (dove non vi sia ombra) una pozza larga poco profonda (in modo che scaldi prima) che comunichi con la nostra fonte di acqua attraverso un piccolo foro o canaletto e poi utilizzare un telo di plastica per catturarne la condensa in qualche contenitore.

Ricordatevi che bisogna bere poco e spesso, quel tanto che basta per placare la sete, anche per aiutare a mantenere bassa la temperatura corporea.
Razionare troppo l'acqua difatti ci farà disidratare compromettendo i processi logici e fiaccando la resistenza fisica, due fattori fondamentali se vogliamo uscire indenni da situazione estreme dove occorrono mente lucida e forza.
E' bene sapere che ci sono tre tipi principali di disidratazione:
1. Ipotonica o iponatriemia, una perdita di elettroliti, sodio in particolare.
2. Ipertonica o hypernatremica, che è in primo luogo una perdita di acqua.
3. Isotonica o isonatremica, una perdita uguale di acqua e di elettroliti.

In zone desertiche durante il movimento, il corpo perde circa 1-2 litri di acqua al giorno sotto forma di sudore. Se non si sostituisce l'acqua persa si hanno tra le 24 e 48 ore prima che la disidratazione prende il sopravvento. La morte seguirà poco dopo.

Per verificare il livello di disidratazione, può servire monitorare la frequenza e il colore della vostra urina. Tenendo conto che la vescica si riempe, almeno ogni 3-5 ore, e l'urina è leggermente colorata o incolore, non siamo disidratata. Invece, se l'urina è profondamente colorato e la minzione si verifica solo dopo molte molte ore, questo implica che l'assunzione di acqua può non essere sufficiente a mantenere una corretta idratazione.

Fare attenzione a ciò che si mangia perché se si consuma cibo o acqua cattiva, o si assorbono contaminanti attraverso la pelle, e iniziamo a vomitare o abbiamo un esordio di diarrea, è sintomo indicativo di uno squilibrio del sistema e la disidratazione aumenterà molto più velocemente. La perdita di acqua attraverso il vomito e soprattutto la diarrea in condizioni desertiche si può uccidere in 48 ore o meno.

La sabbia del deserto fino a circa un pollice di profondità è abbastanza priva di germi a causa delle altre temperature indotte dal sole e del bombardamento dei raggi UV che uccidono i germi. Quindi se siete a corto di acqua, utilizzare la sabbia più pulita possibile che riuscite a trovare (magari setacciandola), lo steso sistema può essere usato anche per pulirsi le mani dopo aver toccato qualcosa di sporco, il tutto finalizzato al risparmio di acqua.

Nella disidratazione ipotonica, l'acqua si sposta dallo spazio intravascolare a quello extravascolare, esasperando la deplezione del volume intravascolare. Possono verificarsi complicanze neurologiche negli stati ipotonici e ipertonici. La disidratazione ipotonica può portare a crisi epilettiche, mentre quella ipertonica può portare a un edema cerebrale.

Se non si dispone di acqua con voi, e se non trovate l'acqua, vi disidraterete, e se qualcuno non viene a cercarti, e se non vi trova in tempo, non avrete via di scampo.
Sono decisamente troppi "se", non lasciare che la vostra sopravvivenza sia così in forse ma siate sempre preparati.
La vie c'est fantastique pourquoi tu te la WinZip?
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Re: R: Sopravvivere in zone estremamente calde in mancanza d

Messaggio da Pomp92 » 12/09/2012, 0:43

Wow grazie mille Gintonic! Domani me lo leggo per bene, mi interessa!

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Re: Sopravvivere in zone estremamente calde in mancanza di a

Messaggio da P.P. » 12/09/2012, 8:27

Bellissima disamina !
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Re: Sopravvivere in zone estremamente calde in mancanza di a

Messaggio da P.P. » 13/09/2012, 8:15

[color=#800000]La Guida[/color] ha scritto:Non vi preoccupate per il cibo e per la fame. Si può andare avanti senza cibo per molti giorni o addirittura settimane.
MMMmm....questa frase non l'ho molto capita :mrgreen:
...Sentire la luce scorrere nelle proprie vene...

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Re: Sopravvivere in zone estremamente calde in mancanza di a

Messaggio da Mr.Merlo » 13/09/2012, 12:26

P.P. ha scritto:
[color=#800000]La Guida[/color] ha scritto:Non vi preoccupate per il cibo e per la fame. Si può andare avanti senza cibo per molti giorni o addirittura settimane.
MMMmm....questa frase non l'ho molto capita :mrgreen:
Mmmmmmm ho mangi ciò che produci o vivi di preghiere.... a parte gli scherzi una persona in sana costituzione potrebbe reggere per 1 settimana buona senza mangiare
... Nitecore MT40
... Armytek Predator V2.0 ... SMO >Defunta<
... JetBeam PC10
... ThruNite Ti
... 4/7 Quark 123*2
... Catapult v3
... Led Lenser P7
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Re: Sopravvivere in zone estremamente calde in mancanza di a

Messaggio da P.P. » 13/09/2012, 13:38

Proprio senza mangiar nulla ? Mi sa che già al secondo giorno
io senza dolci vedrei gnomi verdi ovunque :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: .
...Sentire la luce scorrere nelle proprie vene...

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Hombregti
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Re: Sopravvivere in zone estremamente calde in mancanza di a

Messaggio da Hombregti » 07/10/2012, 20:35

Ottime considerazioni.
Io nel patrol tengo sempre 2 borraccie in alluminio da 1.5l sempre piene e con acqua di una settimana al max. Questo perchè bevo tanto e perchè l'acqua su un mezzo di 23 anni non fa mai male.
Quest'estate andando al mare mi sono imbattuto in un incidente in autostrada.niente di grave ma l'autostrada è rimasta bloccata per due ore e mi era venuta una sete tremenda,non avevo una goccia d'acqua in macchina ed è stato pesante...da li ogni volta che mi muovo almeno due litei di acqua li ho con me...
melior una facula hodie et cras

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