gintonik ha scritto:ecco alcune tecniche che possono aiutare a come mantenere un falò sotto controllo
Bravo Gintonik, bel topic !
Fin da piccolo son stato terribilmente attratto dal fuoco e, senza esser
piromane, proprio per la varia sperimentazione fatta in montagna sui
diversi tipi di accensione e sugli effetti che un falò o una piccola
esplosione può creare, mi son imbattuto nelle trasformazioni di questa
allegra manifestazione ; non giravo mai senza fiammiferi

.
Nel fare un falò è necessario che sopra la zona dove brucerà il fuoco
non ci siano rami di pianta sennò si danneggia l'albero e si rischia che
anche a distanza di 5 o più metri di altezza lo stesso prenda fuoco se
si è in stagione secca e si alza il vento ; sarebbe meglio bagnar - quando
possibile - la zona attorno al falò con dei secchi d'acqua se si sta su un
terreno ricco di foglie : ciò risparmia da molti incomodi. Mai incendiare
della legna con benzina od olio esausto : se vi va bene prenderete solo
uno spavento, nel peggiore dei casi il fuoco non si riesce più a domare,
oppure l'esplosione manda una bella fiammata a decine di metri dal
punto d'accensione (
se vi investe la fiammata... ). Al più bagnate di
alcool denaturato ( = non esplosivo ) il punto di innesco con carta o
stracci possibilmente non di tessuto sintetico ( che fanno fumo nero
denso e fastidiosissimo ). Non usate gomma nell'accendere l'innesco,
state sottovento così non respirerete fumo ; i rametti umidi si gonfiano
di gas e se scoppiettano lanciano anche a distanza di un metro
faville e piccole braci : se una vi entrasse nell'occhio direste addio a
molte diottrie. Non accendete falò in vicinanza delle tende : precauzione
importante che serve ad evitare spiacevolissimi incidenti. Abbiate sempre
accanto a voi un bastone lungo circa 2 metri da usare quale verga per
spostare braci e quant'altro, per meglio generare la combustione. Non
accendete fuochi in terreni o boschi privati nè dove ci siano nidi di
animali per non intossicarli di fumo.
Se accendete un falò in zona aperta fatelo solo quando il cielo è scuro
o se c'è nebbia : ci sono regole / leggi che la protezione civile ha steso
e se un privato le snobba rischia di pagar molte migliaia di Euro di multa
qualora l'elicottero si alzi in volo e vada a scovare chi sta fuocheggiando

:
Alla tarda sera o durante i nebbioni ciò non capita.
Altra cosa... se potete... aspettate prima di un temporale a far falò se
si bruciano sterpaglie : l'odore forte e il continuo far gas degli steli mezzi
umidi crea non pochi fastidi a chi abita vicino ed ha la casa con le finestre
aperte : in più nessuno sta ad osservare per due ore filate un falò che
sembra sempre spegnersi ma in realtà brucia lentamente fino alla fine : ecco
che se sta per piovere il rischio diminuisce e nessuno ha le finestre socchiuse.
Se avete un'area predisposta a ciò ( es. : piccoli muri di pietra ) non avrete
problemi a creare un piccolo fuochetto in sicurezza.
Uno tra i migliori modi per fare un falò o un fuoco in stile "
Giovane Marmotta "
può esser il seguente :
1) Prendete dal bosco circa 20 Kg. di rami secchi di grandi dimensioni e circa
5 Kg. aventi piccolo diametro ( 1 cm circa ) + altrettanti di rametti finissimi ( 0,2 - 1 cm ).
2) Scelta una zona idonea, raccogliete delle pietre e create un " letto " di 1 metro
circa di diametro dove la legna brucerà al suolo. Prendete un bastone lungo circa
2 metri che vi servirà per muovere a distanza la legna che brucia.
3) Disponete la legna sul letto di pietre in tal modo :
strato basso : pochi rami
grossi ;
strato medio : rametti finissimi sotto ai rametti medi ;
strato alto :
rami grossi. Mettete alla base dove ci sono i rametti più fini un cartoccio di stracci o
carta ( eventualmente inzuppato con alcool denaturato ) e accendetelo con un
fiammifero : lasciate spazio di modo che possa essere pescata aria. Non lanciate
direttamente sul fuoco nessun liquido combustibile nè esplosivo. Il fiammidero,
diversamente dall'accendino, aumenta la fiamma se disposto orizzontalmente e
potete allungarlo senza far continua pressione con le dita come invece occorre
fare con l'accendino. Pian piano il fuoco prenderà confidenza con la carta, coi
rami sottili, coi medi e dopo circa 5 minuti con quelli grossi. A questo punto gestite
la combustione senza esagerar nell'aggiungere legna, perchè più fuoco c'è e più
fumo si alzerà almeno inizialmente. Non lasciate bruciare il falò abbandonandolo a sè :
prima di andar via spegnetelo
con cura.
Inutile tentare di accendere legna bagnata o vecchia ( farinosa ) : fareste un buco
nell'acqua e l'esile fiamma non darebbe mai calore. La miglior legna da bruciare è
quella secca ma giovane di taglio ( in Luna calante ), possibilmente di Faggio e non
di Pino ( che arde veloce e dà molte calorie, ma si consuma molto prima ).
Se potete bagnate l'area attorno qualora ci siano foglie secche : in un minuto una svista
può crear un incendio.

Non servono estintori od altro se le cose le si fa con coscienza di causa

. Il Falò
è una esperienza magica, ma voi dovrete esser i signori che Lo reggono.