Ricordo tre sogni in particolare, ora sfumati dal tempo.
Nel primo sogno mi trovo in una zona ben conosciuta, c'è un pericolo imminente all'orizzonte,
è tardo pomeriggio e le persone del mio paese si dirigono a gruppi verso differenti direzioni per
sfuggire " ad un qualcosa di grosso " ( si sa che entro poche ore cadrà rovinosamente sulla
zona abitativa ma non so se si tratti di guerra, bombe od altro ). Tutti racimolano il possibile
e partono salutando casa ed averi. Per la notte si entra in un luogo che sembra al sicuro e che
dà buona visibilità sulla vallata : lì ci si nasconde e - calata la notte - uso una piccola torcia
1xAA per camminare tra le molte persone che dormono già a terra in sacchi a pelo o letti di
fortuna. Si conclude il sogno che mi addormento ( nel sogno ).
Nel secondo mi trovo in una zona conosciuta mesi dopo dove quel pericolo sopra citato si è
probabilmente abbattuto : case in rovina e poca gente in giro che cerca di fare raccolta di
quanto possibile per ripararsi dal freddo con quel poco che si ha a disposizione, in quel mentre
so che ho perso diversi amici. Servono tanti cellophane e plastiche per poter creare riparo alle
finestre rotte o dei poncho fai-da-te posticci. Attorno ci sono molte case disabitate. Ognuno
ha con sè qualche oggetto che serba gelosamente e che - da non perdere - può servirgli
comunque anche in caso di una fuga immediata. Cerchiamo di costruire un carretto con assi
di legno dove mettiamo quello che serve prelevato spesso dalle rovine ove più nessuno abita.
Rovisto nel mio piccolo zainetto e con me ho un coltellino svizzero, una torcia e qualche oggetto
che ricorda la vita passata << quando si stava bene >>. Rimpiango molto quelle cose che non
si hanno più e che prima sembravano scontate.
Il terzo sogno riguarda una visita che con cinque o sei persone si fa ad una sorta di vecchia
stazione dei treni in disuso da tempo, ci sono vagoni merci e il tutto è in abbandono. C'è una
galleria buia e lì si sa che nel tempo sono state stivate ( da noi o da altri ) delle casse con
materiali utili per protrarre quella vita di sopravvivenza. Non si sa quanto è lunga la galleria
e dentro dopo pochi metri non si vede nulla. Accendo una torcia e con altre tre si cammina
cercando di fare il meno possibile rumore. Troviamo una cassa ed a fatica cerchiamo di portarla
fuori ma nel mentre da lontano altri interessati a quelle provviste si avvicinano e in qualche maniera
nasce un diverbio ; poi non ricordo più nulla a riguardo.
Tutti i sogni sono a colori e non esistono " elementi fantasiosi " : non ci son sassi parlanti né gnomi
danzanti

ma " meccanicamente " quanto vissuto si presenta come la normale realtà.