In questa pagina la recensione del nuovo caricabatterie Xtar VP2
Molti già conosceranno il modello VP1 noto per essere tra i primi charger munito di display dove viene visualizzata la tensione, il VP2 è un evoluzione di esso.
Rispetto al VP1 c'è la possibilità di usarlo come Power Bank ma ci sono anche numerosi altri miglioramenti.
Il VP2 è più grande e può caricare anche i formati 22650/25500 /26650 (il VP1 non li supportava)
Si può scegliere tra 3 voltaggi di carica 3.0/3.2V, 3.6V/3.7V, 3.8V Li-ion LifePO Li-ion 4.2V - Li-ion 4.35V
Il cavo accendisigari che sul VP1 poteva essere opzionale a seconda della confezione ora sul VP2 è sempre di serie.
E' più facile spegnere il display rispetto al VP1 (premere il tasto per 1,5 secondi anzichè 5)
C'è anche un terzo algoritmo di carica (TC) mentre il VP1 usava solo CC.CV
La terminazione della carica viene effettuata con correnti ancora più basse rispetto al VP1.
L'uscita USB può fornire ora fino a 1A contro gli 0,5A del VP1
Come ulteriore protezione il VP2 controlla la temperatura (IC temperature monitor) per prevenire eventuali surriscaldamenti.
La pagina ufficiale di riferimento per il modello VP2 è questa
http://www.xtarlight.com/05-chanpin/p-0 ... 301&style=
Le due immagini seguenti sono tratte dal sito Xtar e illustrano il prodotto e le sue caratteristiche.
Il VP2 mi è stato inviato da Xtar con corriere espresso.
Il caricabatterie era dentro una scatola di cartone che era poi nastrata in modo totale, l'apertura è stata difficoltosa, alla fine ho perso la pazienza e ho sventrato la scatola con le forbici
La confezione mi è capitata leggermente rovinata nella stampa sul lato frontale, ma essendo una pre-produzione è normale ci possa essere qualche piccolo inconveniente.
Ecco il lato posteriore della confezione
Di seguito due dettagli sempre del lato posteriore.
Qui una vista laterale dove sono mostrati i formati batteria supportati.
Ecco il contenuto della confezione.
Sotto al caricabatterie il manuale cartaceo, la garanzia e una descrizione sulle batterie al litio e i loro usi.
Ecco l'alimentatore separato che contraddistingue molti charger della Xtar, se vi infastidisce che sia separato ricordate che però permette di tenere il calore lontano dalle batterie.
Ecco un dettaglio dell'alimentatore.
Qui invece il bel cavetto auto, ottimo per caricare le batterie allacciandosi alla presa accendisigari della vostra automobile o camper.
Il cavo auto è come quello visto sugli altri modelli Xtar, buona fattura e cavo robusto con spirale centrale.
Ecco il caricabatterie
Nella parte anteriore, è presente la porta USB per caricare delle periferiche tramite una batteria inserita nel charger.
Notare lo switch, per caricare le classiche 18650 spostarlo sulla parte centrale (3,6V) che è la posizione di default
Nel foro "Input" si inserisce il cavetto auto oppure la presa dell'alimentatore di corrente.
Di seguito una vista della parte inferiore del VP2
Per poter ospitare i formati batteria più grandi il VP2 ha gli slot molto grandi, le molle sono chiaramente più robuste rispetto ad esempio al modello WP2 II ma sono comunque scorrevoli senza sforzo e non necessitano di alcuna lubrificazione.
Un dettaglio delle molle
Per dare un idea delle dimensioni del VP2 lo ho messo a confronto con il modello WP2II
(chi è interessato al WP2 può trovare la mia recensione qui https://www.cpfitaliaforum.it/phpbb/view ... =22&t=7595)
Notare quanto è più grande il VP2, questo è necessario per ospitare le grandi batterie formato 22650/25500 /26650
Quando si collega il charger alla rete elettrica le due spie diventano verdi anche se non vi è inserita alcuna batteria.
Se si inserisce una o due batterie i led diventano rossi durante la carica, diventano verdi a carica effettuata o se la batteria inserita risulta già carica.
Al centro del display notare la velocità di carica che può essere scelta tra 0,25 - 0,50 o 1A
Ai lati viene visualizzata la tensione di carica - 3,60V è quella che si usa per caricare le nostre 18650 (sia che siano 18650 date dal costruttore come 3,6V o 3,7V)
La velocità di carica può essere variata premendo il tasto centrale, questo tasto se premuto per 1,5 secondi spegne anche il display (utile se il display vi disturba durante la notte)
Di seguito un esempio di uso (immagine tratta dal sito Xtar)
Come detto prima la tensione di carica si può cambiare spostanto lo switch posto nella parte posteriore.
Di seguito un esempio di uso (immagine tratta dal sito Xtar)
Nelle foto successive le tre tensioni mostrate sul display
Qui mostro qualche foto del manuale cartaceo fornito con il caricabatterie VP2
Nella foto seguente qualche info sul display e viene indicato anche il tasto CC (Charge Current) che modifica la velocità di carica.
Di seguito altri estratti dal manuale del VP2
Di seguito le info per usare il VP2 come Power Bank, Xtar raccomanda di usare una batteria di almeno capacità 2000 mA o superiore, e di inserirla nel canale 1 (il sinistro)
La funzione Power Bank può essere usata in caso di necessità per caricare un telefono cellulare o altre periferiche dotate di porta USB, basta disporre di una batteria al litio.
Ricordo che come sul modello WP2 per questo scopo può essere usato solo lo slot sinistro
una volta inserita la batteria e collegata la periferica premere il tasto centrale per far partire la carica.
Per verificarne l'uso ho provato a ricaricare una ricetrasmittente Polmar PMR446 - la carica è avvenuta senza alcun problema.
Sempre per provare il funzionamento del VP2 ho dato una "rinfrescata" ad alcune batterie Eagletac 18650
Nell'immagine seguente due Eagletac 2500 mA in carica, notare i differenti voltaggi, una batteria era infatti più carica dell'altra.
Sono riuscito a catturare il breve attimo in cui il VP2 fa l'autotest, notare il display.
Nella foto seguente ancora le Eagletac 2500 in carica, notare che una è a 4,19V mentre l'altra sta per terminare la carica (4,20V)
Nella foto successiva vedete infatti che una ha terminato la carica (spia verde) l'altra ancora in carica (spia rossa)
Il display è ben visibile anche guardandolo lateralmente (angolo di 120°)
Come il VP1 e il WP2 anche questo modello è in grado di far "ripartire" batterie che sono andate in sottoscarica, in tal caso per qualche secondo il display mostra il basso voltaggio in cui si trovavano come potete vedere in questa immagine ufficiale.
Come tutti i charger "seri" anche il VP2 protegge se stesso e le batterie nel caso esse vengano inserite al contrario, in tal caso per prevenire danni la carica non avviene (Reverse polarity protection)
Si possono ricaricare contemporaneamente anche 2 batterie di formato diverso purchè tra i formati supportati, di seguito una AmpMax 3100 e una AW 16340 in carica
In conclusione questo Xtar VP2 si è rivelato una ottima evoluzione del noto VP1, per il momento non posso dire di aver riscontrato nessun difetto, la qualità costruttiva è eccellente.
Non so dirvi il prezzo al pubblico ma verrà sicuramente reso noto a breve, la commercializzazione dovrebbe avvenire al massimo entro il 25 maggio 2014.
Come tutti i caricabatterie Xtar in mio possesso anche il VP2 mi ha lasciato una ottima impressione.