Da un paio di settimane sto testando il prototipo di BT20, il nuovo sistema di illuminazione appositamente pensato per l'uso in bicicletta, ed è venuto il momento di condividere le mie impressioni a riguardo. Conosciamo Fenix per torce e lampade frontali ad uso tattico, escursionismo, ricerca, speleologia e altre attività all'aria aperta; la BT20 segna l'ingresso dell'azienda in un nuovo segmento di mercato, quello del ciclismo, mountain-biking e ciclo-turismo. Una bella sfida davvero, vediamo quindi insieme il risultato del lavoro di Fenix.
In tutta la sua bellezza:
Nella confezione troviamo:
- la lampada BT20
- 3 anelli di gomma di differente diametro per l'attacco della BT20 su barre di diversa sezione
- il pacco batterie per 2 celle 18650, con custodia di nylon dotata di due cinghie di chiusura con velcro
- una prolunga del cavo di alimentazione per il collegamento della BT20 al pacco batterie
- un supporto di plastica con cinghie di nylon per l'attacco della BT20 ad un caschetto
Dotazione molto completa, non c'è che dire.
Come accessorio acquistabile a parte vi è il pacco batterie per 4 celle AA.
Il pacco batterie sembra correttamente progettato per una tenuta stagna. Un o-ring ben piazzato e il sistema di chiusura a vite ispirano fiducia. Tutti i contatti sono delegati a molle, che dovrebbero quindi poter alloggiare i più diversi tipi di 18650.
Un segnale ben visibile aiuta ad inserire correttamente le batterie:
Un accorgimento ben pensato: non è possibile chiudere il pacco batterie dalla parte sbagliata, il tappo è fatto per essere chiuso in un solo verso.
Prima impressione: questa BT20 è… piccola!
Vedendo le foto di anteprima, prive di riferimenti dimensionali, mi aspettavo dimensioni almeno doppie. Interessante, una prima sorpresa positiva per quanto mi riguarda.
Maneggiandola un po', la sensazione è di un oggetto compatto e solido, ben realizzato e dal design curato. Molto bene!
La finitura superficiale è particolare e molto bella, inoltre sembra piuttosto resistente ai graffi. L'uso delle due tonalità è un tocco estetico molto gradevole e originale.
Il corpo è connesso ad un supporto che rende possibile ruotare la torcia nell'asse orizzontale, fornendo un livello ottimale di resistenza alla rotazione ed eccellente fluidità. Si può stringere, allentare o rimuovere con un cacciavite a croce.
La peculiarità forse più interessante della BT20 è il brevettato "dual distance beam system", una novità di indubbio interesse. In pratica la distribuzione luminosa del fascio è progettata per offrire una doppia componente di luminosità: una proiettata in profondità e l'altra orientata verso la parte inferiore, il tutto nel contesto di uno spill molto largo e luminoso che è leggermente spostato nell'asse verticale affinché illumini al meglio il terreno. Gli ingegneri di Fenix hanno potuto arrivare a questo risultato ponendo una lente di fresnel nella parte superiore del vetro e conformando il riflettore con una geometria particolare, oltre a conferire una finitura OP selettiva nella parte del riflettore più vicina al led.
Due immagini della casa madre:
Il particolare sistema ottico della BT20 con sezione OP circolare in prossimità del led e lente di fresnel:
Questa è un beamshot "analizzato" graficamente per mostrare la geometria molto particolare del fascio della BT20, dedicato agli appassionati dei muri bianchi
Si nota lo spot decentrato e il lobo luminoso secondario, nell'uso reale molto più intenso perché più vicino al terreno, data l'inclinazione della BT20.
Nell'uso devo dire che… funziona alla grande! Il fascio della BT20 è quanto di meglio si possa desiderare per l'uso ciclistico. Lascio che le foto mostrino tutto ciò.
Fenix BT20 HIGH (non TURBO):
Fenix TK41 HIGH (non TURBO):
Petzl NAO flood 70% + spot 70%:
Zebralight SC51W H1 (livello massimo):
Zebralight H501W HIGH:
Il tasto posto sulla parte superiore della torcia è comodo da operare. A voler essere pignoli, la sua escursione limitata non fornisce un feedback particolarmente marcato utilizzando guanti grossi. Una caratteristica invece davvero apprezzabile è la comunicazione dello stato di carica delle batterie tramite luminescenza colorata del tasto stesso:
- fino al raggiungimento della metà dell'autonomia l'indicatore rimane verde
- tra il 50% e il 20% di autonomia residua l'indicatore diviene rosso
- sotto la soglia del 20% l'indicatore è rosso e lampeggia.
Una funzione davvero utile e molto ben implementata!
C'è però un problema, notato solo grazie alla fatalità di aver portato le batterie verso la fine dell'autonomia: ad un certo calo di tensione, la BT20 risponde passando (intelligentemente) alla modalità di luminosità inferiore, ma dal momento che la sequenza delle modalità d'uso procede in un solo senso (LOW-MID-HIGH-TURBO) risulta difficile passare ad una modalità più bassa di quella in uso, perché la BT20 potrebbe non lasciare il tempo di cliccare tra un livello e l'altro passando per la modalità che le batterie non riescono più a sostenere. Si rischia per la velocità richiesta di fare doppi click troppo veloci, interpretabili dalla UI con l'accesso alla modalità di lampeggiamento. Questo problema fastidioso è dovuto all'architettura della UI, la medesima di alcune delle più recenti torce Fenix dotate di un singolo switch elettronico.
La potenza non manca alla BT20, questo è certo. Queste le modalità d'uso disponibili:
Low – 100 lumen - 21 ore di autonomia
Mid – 300 Lumen - 6.5 ore di autonomia
High – 450 lumen - 4 ore di autonomia
Turbo – 750 lumen - 2 ore di autonomia
Flash – 300 lumen - 21+ di autonomia
Beamshot dei diversi livelli (ricordo che sostengo l'inutilità di queste foto, ma so che piacciono quindi le metto ugualmente):
Faccio 10km di strada in notturna ogni giorno, la BT20 garantisce un'autonomia di diverse settimane lavorative al livello più basso, che è più che sufficiente anche sul sentiero completamente buio che percorro per tornare a casa. La buona autonomia non smentisce la rinomata efficienza delle elettroniche Fenix.
La mia opinione personale è che la spaziatura dei livelli non sia ideale. In particolare, il livello LOW è troppo elevato, mentre la differenza tra MID e HIGH è davvero scarsa. Una spaziatura del tipo 30 - 100 - 300 - 750 sarebbe stata preferibile e avrebbe fornito un livello minimo ampiamente sufficiente per farsi notare in strade ben illuminate, modalità che attualmente manca. Così com'è ora, i due livelli intermedi sono davvero troppo simili tra loro, tanto valeva rimuoverne uno dei due.
La modalità "flash" alterna un lampeggio di media velocità (circa 2Hz) ad uno strobo veloce, del tipo "tattico". Devo ammettere di non comprendere la scelta: se il lampeggio più lento può essere interessante per essere molto visibili (ma è comunque più luminoso del necessario a tale scopo) lo strobo è davvero il modo più efficace di infastidire gli altri guidatori. Spero che questa modalità venga modificata nella versione finale della BT20.
La tinta del mio esemplare è un cool white migliore della media, ma per questa applicazione votata all'uso in contesto outdoor sarebbe a mio avviso stato preferibile un led in tinta neutral white, più vicino ai 4000k. Ne avrebbe giovato il contrasto, la percezione della profondità, la ricchezza dei colori naturali e la facilità di distinguere tra superfici differenti: tutte cose importanti mentre si è lanciati in velocità su un sentiero sconnesso. Con il cool white l'erba non è poi molto diversa dalla terra e il ritorno di luce dovuto al rimbalzo sulle particelle di umidità nell'aria è maggiore… a questi livelli di potenza un piccolo sacrificio di lumen a vantaggio della tinta sarebbe stata una scelta saggia. Peccato.
In sintesi, la BT20 offre scelte progettuali innovative e caratteristiche tecniche davvero entusiasmanti, con una qualità costruttiva elevata (degna del nome Fenix), il tutto accompagnato da qualche aspetto migliorabile che però non ne pregiudica troppo pesantemente l'uso. Consiglierei la BT20 senza remore, è uno strumento di alto livello che non deluderà i ciclisti più esigenti.