[Recensione] MECARMY PT16

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[Recensione] MECARMY PT16

Messaggio da Alien » 23/01/2016, 20:57

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Spinto dalla curiosità di questa minuscola 3 XP-G2 non ho resistito all’acquisto una volta divenuta disponibile da LameLancette.
Solo una piccola parentesi a tal proposito: consegna a un giorno di distanza dall’ordine, imballaggio a prova di bomba e anche omaggio di una liquirizia.
Il prezzo non dista poi molto da quello offerto dagli store cinesi, ma la velocità della consegna e l’eventuale gestione dei resi/guasti veramente vale la differenza.

Ovviamente quello che tutti vogliono sapere immediatamente è: veramente questa cosa minuscola spara 1000 lumen?
La risposta è no. Ne spara tanti ma ai 1000 non ci arriva, almeno secondo le mie misurazioni e confronti che vedremo però nel seguito.

Ma partiamo dall’inizio:
la Macarmy PT16 si distingue dal resto del gruppo perchè è una minuscola torcia dotata di una testa con 3 led XP-G2 Cool White, di una ricarica integrata con micro usb per la batteria 16340 che utilizza per alimentarsi e di un output promesso in modalità turbo di ben 1000 lumen.

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Queste le specifiche dichiarate.
LED:3 CREE XP-G2
Reflector:SMO
Max Output:1000 lumens
Max Run Time:20 h
Max Beam Distance:140m
Battery:16340 lithum ion
Length:67mm/2.638in
Head Size:28.8mm/1.134in
Body Size: 25.4mm/1in
Weight:40g/1.411oz
Accessories:Manual, Battery,O-ring, Lanyard

Giunge in una bella scatola con chiusura magnetica di uno sportello superiore che mette in mostra la torcia nella sua confezione di plastica trasparente.
In dotazione c’è la batteria ricaricabile 16340 da 650mAh, tre oring di ricambio e un lanyard oltre al foglietto delle istruzioni.

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COSTRUZIONE

Una volta estratta dalla scatola la PT16 rivela una lunghezza veramente minuscola ancor più esaltata dalla testa sovradimensionata.
La torcia sta ben comoda nel taschino dei jeans senza problemi cosa che fino ad ora ben poche torce dall’elevato output erano state in grado di fare (penso alla 4Sevens Mini e alla Zebralight SC31/SC32).

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Partiamo l’esame dal pezzo forte: una grossa testa sormontata da un aggressivo bezel in acciaio che contiene i 3 led XP-G2 nascosti da tre lenti di tipo tir che assicurano una ottima pulizia e uniformità del fascio in uscita.

Sono presenti delle alettature per cercare di smaltire il calore che si sprigiona in un oggetto così piccolo con tanta potenza a disposizione interrotte da una parte piatta con il pulsante di accensione in metallo perfettamente a filo.
A questo punto dovrebbe esserci il corpo, che c’è ma è talmente corto che praticamente si passa al bezel (decisamente prominente) senza quasi accorgersi della sua presenza se non fosse per la bella zigrinatura romboidale.

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il bezel, dicevo, ha dimensioni veramente importanti e una forma che permette un perfetto tailstand; è presente un piccolo buco per infilare un lanyard che viene anche fornito in dotazione.
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Svitando il bezel si accede allo spazio dedicato alla batteria e quindi possiamo estrarre la piccola 16340 ricaricabile in dotazione dalla capacità di 650mAh.
Notiamo a questo punto che non ci sono molle al negativo ma un normalissima placca fissa mentre una stretta e lunga molla sta al polo positivo. è evidente così che non sia presente alcun meccanismo fisico di protezione dall’inversione di polarità.

Il bezel si avvita sul corpo tramite dei filetti abbastanza sottili dotati addirittura di un doppio oring e per compiere l’operazione è necessario spingere con forza tra loro le due parti affinchè il primo oring entri nel suo alloggiamento e permetta al filetto di fare presa.
Si nota come lo spessore del corpo sia decisamente buono per una torcia così piccola. sicuramente non è la parte più debole della torcia.

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Ma il bezel non è la sola parte che si svita perché altrimenti non avremmo l’altra particolarità di questa torcia, cioè la ricarica tramite usb.
Svitiamo quindi la testa dal corpo e scopriamo la presa micro usb (orami utilizzata dalla quasi totalità di smartphone e tablet) a cui attaccare il cavo (questo NON in dotazione) per ricaricare la batteria, operazione che dovrebbe impegnare circa 90 minuti per una batteria completamente scarica.
Lo stato di carica è chiaramente visibile nella parte alta del corpo che, oltre al contatto necessario a portare corrente al circuito della testa, presenta una superficie di plastica semitrasparente sotto il quale un led di colore rosso ci segnala che la carica è in corso, per poi mutare in verde una volta terminata.
In questa parte della torcia il filetto è uguale a quello del bezel come dimensioni ma presenta un unico oring di protezione.

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Batteria in carica

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Batteria carica

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CONFRONTO DIMENSIONALE

Da destra: Nitecore EC11, Olight S10R, MECARMY PT16, batteria 16340

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Da destra: Olight S10R, MECARMY PT16, Nitecore EC11

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INTERFACCIA D'USO

L’accensione della torcia avviene tramite una pressione prolungata del pulsante che dopo un flash al livello Turbo, si piazza al livello basso. A seguire una breve pressione permette di cliclare tra i quattro livelli a disposizione (Low, Mid, High e Turbo e così via)
Una pressione altrettanto prolungata causerà lo spegnimento.
Dopo almeno tre minuti consecutivi di utilizzo di un livello questo viene memorizzato per ritrovarlo come primo disponibile alla successiva riaccensione.
Con una breve pressione si provoca il momentary on al livello Turbo, mentre una doppia pressione da qualsiasi stato in cui si trovi la torcia (anche spenta) accenderà lo strobo.

Il pulsante presenta una corsa molto breve e una forma piatta che non ne rende immediata l’individuazione alla cieca, tanto più che le parti piatte sulla testa sono due e simmetriche ma l’accensione si trova soltanto in una delle due.

RUNTIME
La casa dichiara i seguenti dati:

Turbo : 35 minuti - 1000 lumen
High : 60 minuti - 420 lumen
Mid : 4 ore - 100 lumen
Low: 20 ore - 5 lumena

Rilevazioni fatte con la torcia sottoposta a raffreddamento tramite ventole.

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Le dichiarazioni non sono molto lontane dalle realtà per i primi due livelli che ho testato.
Il turbo dopo i primi 3 minuti ha uno step-down a poco meno del 70% dell’ output iniziale che mantiene per circa mezz’ora. Quindi ci sono gli ultimi 10 minuti di autonomia al 10% circa e quindi prosegue a un livello molto basso per un periodo che non ho misurato.

Il livello medio invece raggiunge i 60 minuti promessi ma con un calo dal minuto 39 in poi.
Inizialmente però la regolazione è perfettamente piatta, quindi possiamo affermare che la torcia fa il proprio dovere di mantenere il livello per i primi 39 minuti mentre per i restanti 21 evita che si resti al buio improvvisamente.


OUTPUT
L’output massimo dichiarato è di 1000 lumen (anche se non si sa se ANSI, OTF o led lumen) ma subito mi è parso un po’ sovrastimato facendo una rapida valutazione ad occhio.
Però prima di mettere in dubbio i dati dichiarati da un costruttore voglio avere qualche controprova per cui ho recuperato dalla sua scatola la Nitecore EC11 che viene dichiarata 900 lumen con batteria 18350 e l’ho messa a confronto con la PT16 sia tramite una misurazione di celing bounce, sia una valutazione a vista tramite foto dell’illuminazione di un oggetto durante le misurazioni appena citate, sia con una misurazione in una “light box” fatta in casa.
Tutti questi test hanno rivelato a mio parere che i dati dichiarati sono tutti molto ottimistici tanto da non riuscire a capire quali possano essere quelli reali.
Forse 750 lumen OTF sarebbe il valore più corretto.

Il fascio è molto pulito e non si nota affatto che sia generato da tre led anziché da uno solo, il colore è di un bel bianco senza cadute verso il giallo-verdognolo o verso l’azzurro, decisamente gradevole (per quanto sia comunque un cool white).
La spaziatura dei livelli è ben fatta anche se non mi sarebbe dispiaciuto avere anche un livello ancora più basso da utilizzare in casa di notte.
Quello che però trovo un difetto (o una mia incapacità nell’utilizzare correttamente la torcia oppure un difetto costruttivo del mio modello) è che l’accensione passi attraverso il momentary on del Turbo.
Ciò significa che qualsiasi modello abbiamo in memoria comunque all’accensione si avrà un flash del turbo e quindi il passaggio al livello desiderato, cosa che non è proprio il massimo se si desidera passare inosservati.

CONFRONTO CON NITECORE EC11, MECARMY PT16 e OLIGHT S10R

Ho preso due torce da mettere a confronto, una, la Nitecore EC11, che si presenta come una delle più potenti mono 16340 presenti sul mercato e la Olight S10R che invece presenta un sistema di ricarica proprio quindi che è assimilabile alla PT16 come appetibilità per i “torciobabbani”

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Per dare un'idea dei dati dichiarati ho scattato una serie di foto con l'illuminazione da ceiling bounce delle tre torce.
A voi il giudizio.

1000 lumen
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900 lumen
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420 lumen
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400 lumen
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300 lumen
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160 lumen
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100lumen
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85 lumen
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70 lumen
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CONCLUSIONI

PRO
Ricarica Usb
Dimensioni minuscole
Colore gradevole
Notevole luminosità

CONTRO
Accensione con passaggio obbligato dal turbo
Riscaldamento elevato ai livelli più alti
Prezzo

Ne parliamo QUI

Segnalo QUI un bel modding fatto dal topolina96 per alloggiare una 18350
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Re: [Recensione] MECARMY PT16

Messaggio da Alien » 07/04/2016, 9:17

P.P. ha scritto:
Innanzitutto ringrazio Alien per la sua cortesia nel prestarmi la MecArmy PT16 usata l'altra sera in due prove-beamshot all'aperto :ok: .



Rece di Alien qui ( click qui ).


Non avendo mai provato alcuna torcia EDC con tripla lente T.I.R. mi è da subito parsa interessante questa
idea che, oltre a dare gran luce ( stimata non molto inferiore ai 1.000 Led Lm. ) fornisce una geometria di fascio
luminoso chiaramente diversa dalle classiche soluzioni a cui siamo abituati ( in primis la parabola ellissoidale ).

Dunque mi sarebbe piaciuto confrontarla con una torcia avente molti meno Lumens ma eguale tiro, o una torcia
sì con parabola T.I.R. ... ma avente un solo led.

Ecco allora tre candidate che, riunite assieme... posson dare il via alla prova detta... :


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Paragone dimensionale con, da sinistra a destra... : Lumintop ED10, MecArmy PT10, Armytek Wizard 870 lm.,
The Montblanc Flashlight Gallina



Qui notiamo le differenti ottiche... :

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Se usiamo una lente nera da saldatore... vedremo ( per le due diverse concezioni di ottica - parabola classica o T.I.R. - ) l'area
illuminata nelle lenti o superficie riflettente :


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Come tiro abbiamo ( da una rilevazione spiccia fatta col luxmetro ) 2.500 CD per la Wizard, 3.500 CD per la PT16 e 4.500 CD per la ED10.



Ecco il teatro delle prove di scatto :


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Control Shot


Livelli basso ed alto della ED10 con XP-G R5 ( 30 / 300 Lm. con 16340 Li-Ion ) :


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Livelli medi ed alti della PT10 con tre XP-G2 ( 100 / 420 / 1.000 Lm. con una 16340 Li-Ion ) :


Mid :100 lumen
High : 420 lumen
Turbo : 1.000 lumen


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L'ultima immagine non rende appieno l'apertura dello spill che, di fatto, è al suolo pressoché di 170+ gradi di ampiezza :o .


Qui uno scatto della Wizard al Turbo :

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Sopra si nota la molta luce scaricata a terra nelle vicinanze ma l'apertura laterale di molto inferiore al suolo
rispetto alla MecArmy. Di fatto la PT16 ha - per gradi - doppia apertura rispetto alla ED10 ed una volta e mezza
quella della Wizard :segreto: .


Tanto a dare l'idea della differenza basta notare queste due immagini :


MecArmy :


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Spill a terra, torcia sul cavalletto


Lumintop ED10 :

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Spill a terra, torcia sul cavalletto



Questi dati ci forniscono uno spunto per ragionare sulla rispettiva geometria di fascio luminoso ;
anche se la potenza di lumen è diversa tra torcia e torcia ( 300 / 870 / 1.000 ) ed il tiro risulta
simile tra ED10 e PT10 la tripla lente T.I.R. si comporta come un diffusore e rimanda a terra uno spill
vivissimo che parte dal punto ove si poggiano le scarpe e prosegue molto regolamente in avanti, cosa
che la parabola classica non ammette se non con l'intervento di un vetro frosted, del Magic Tape
oppure di un diffusore satinato semitrasparente applicato al bezel. La lente T.I.R. con superficie
sfaccettata della Wizard ha un effetto simile ma scarica la luce più a mezza strada che non
allargandola così lateralmente come le tre lenti T.I.R. della PT16. Mi ha molto sorpreso questo
aspetto, ovvero avere una torcia flood che comunque senza diffusori ammette uno spill ampio
a 180° al suolo.


Sommariamente della PT10 V.1 non amo molto il tasto che reputo molto difficile da rintracciare al buio,
la U.I. è particolare e pertanto può piacere o meno ( assenza di memoria, Turbo di Default come
inizio ).


:anim_32:
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