Gerber Bear Grylls Ultimate Knife

[mefistofele86]

Scusate l'OT... ma posso chiederti cosa vuol dire My .02 ....?

Significa "my two cents" ovvero "i miei due centesimi" ovvero "la mia modesta opinione"

[zolfanello]

Grazie mefi... questa non l'avevo proprio mai sentita...

[gintonik]

TV è sinonimo di fiction che sta ovviamente al polo opposto della realtà

il "survival" è una filosofia di vita, quello che non si può negare a certi personaggi è di portare in evidenza (anche se spesso in modo discutibile) questa disciplina

la qualità di un prodotto legato a nomi dello spettacolo non è mai stato sinonimo di indiscutibile qualità, però i fan di sicuro apprezzeranno... magari questi oggetti non saranno mai "stressati" e verranno tenuti in un cassetto, magari no

chi ne capisce giudicherà in maniera idonea il prodotto senza denigrarlo perché credo che esso abbia il suo "target" specifico

Alcune foto di Bear Grylls in azione, per far capire il soggetto a chi eventualmente non lo conoscesse ancora...

[inse]

Non guardate il video, dopo aver mangiato ; )

http://www.youtube.com/watch?v=QuB3kr3ckYE

[LVV83]

Il coltello della Greber non è bruttissimo anche se con quei colori mi sembra un po' tamarro ,questo però non toglie il fatto che non svolga il suo lavoro.
E' praticamente identico al Prodigy della Gerber,stessa lama e penso stesso acciaio e qua c'è un test :
Prodigy 1
Prodigy 2

[bonanino]

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2-oR4K4s ... ure=relmfu[/youtube]

Non ho capito bene cosa dice, pero dalla foto mi sembra di capire che la qualita nn sia ottima.

[LVV83]

questo prodigy come lo reputi?

Mah,a mio parere non è male,certo poi dipende l'uso che si deve fare,l'acciaio non è dei migliori ma si difende.Per la qualità rapporto prezzo secondo me è buono.

[N@blu]

detto questo non voglio sviare la bontà del coltello ma a 80 euro si trova veramente molto molto di meglio.

nomi cognomi e ..qualche link...grazie

[Budda]

Buck, mora, nordici in generale...

[chenko]

Anche io penso sia importante argomentare la propria approvazione come il proprio dissenso.
In questo caso sono totalmente d'accordo con Budda.
Innanzitutto la categoria di coltelli "survival" esiste, ma anche no.

Comunemente, anche per necessità di etichettare dei prodotti nel mercato, si intendono i coltelli "survival" quei coltelli molto robusti e facilmente portabili che possono essere stressati oltre l'uso consono per lo strumento coltello senza cedere, con la prerogativa cioè di sostituire in emergenza alcuni strumenti più adeguati in diverse applicazioni.
Ci sono delle caratteristiche in questo coltello che a mio avviso non ne fanno un buon coltello "survival", come la seghettatura e l'acciaio inox, e sospetto che anche la tempra non sia delle più curate. La resilienza di questo acciaio non è elevata, a maggior ragione se la tempra non è molto curata (costerebbe probabilmente di più se fosse curata decentemente). La copertura nera poi a cosa serve nello specifico? Si tratta di un acciaio inossidabile!

C'è poi chi considera, altrettanto giustamente, che il "survival knife" è quello che hai con te quando serve, cioè il proprio coltello da escursione -qualunque esso sia- diventa il "survival knife" nell'emergenza.
Anche qui, la seghettatura del filo, la tenuta del filo probabilmente mediocre (per acciaio e tempra), il ramo di guardia superiore e il pronunciato incavo per indice non sono caratteristiche che cercherei in un coltello da escursione.

Sotto a questa cifra si trovano i Mora, i più robusti Hultafors, i Condor (bushlore, rodan etc...), il golok corto della MilTec, mentre attorno a quella cifra ci sono Gli Esee, gli Ontario, alcuni Kabar.